Maurizio Blondet 23.09.2019
Tre titoli, ché non ho il tempo di tradurre:
I generali israeliani si precipitano a Mosca
“24 ore dopo aver abbattuto l’Il-20, il capo supremo dell’aviazione israeliana, generale Amikam Norkin, ha annunciato di correre in volo a Mosca con una delegazione per spiegare “Le conclusioni dell’inchiesta di Tsahal” e “le informazioni precedenti la missione”. Il che lascia trasparire, diciamo, un insolito nervosismo dei militari di Sion (che mai hanno giustificato con altre potenze le loro azioni criminali) e un certo sforzo di non lasciar degradare le relazioni con Mosca.
“La delegazione militare israeliana a Mosca è stata gettata fuori in 21 minuti 21
...The Russians then abruptly interrupted. They told Israel that Israeli fighter jets “sneakily shadowed” the much larger Russian aircraft to use it as radar cover for Israeli missile launches. They said the Israelis did this on purpose; then threw the Israelis out of the meeting after a grand total of . . . . 21 minutes.
The Israeli military members described the meeting as “tense and very threatening.”
Incontro teso e molto minaccioso..
La Russia chiude il Mediterraneo orientale al traffico marittimo e aereo
Mosca ha annunciato che nell’ampia zona (attorno a Cipro, le coste del Libano e della Siria) nessuna nave o aereo devono entrare fino a mercoledì perché vi sono in corso esercitazioni militari. Di fatto, si pensa che navi e ricognitori russi stiano passando al pettine fine la zona dove è caduto l’Iliushin, per recuperare i corpi dei loro piloti ed ogni altro residuo in vista di una seria indagine : hanno infatti accusato i caccia israeliani di essersi “nascosti” dietro lo Il-20. Gli ebrei accusano la contreaerea siriana di incapacità (chutzpah accolto come offesa gravissima, dato che è addestrata dai russi).
Gli aerei israeliani devono cessare fino a mercoledì i loro tipici svoli in violazione degli spazi aerei e siriani. Ma sono stati presi di sorpresa anche gli americani, che hanno nella zona del Golfo la portaerei Truman (6 mila uomini d’equipaggio e 9 squadriglie di caccia-bombardieri) con la sua squadra d’appoggio, comprendente incrociatori lanciamissili.
F-16 israeliani intercettati nel cielo del Libano da aerei da caccia russi che li hanno forzati a rientrare in Israele.
Si ritiene che i caccia israeliani abbiano voluto mettere alla prova le intenzioni russe, volando sul Libano però sopra i 19 mila piedi, dove il traffico civile è permesso (a quella quota si è comunque facile preda della contraerea siriana)
I due F-16 israeliani si sono visti affrontare da due Su-34, caccia-bombardieri di armamento decisamente superiore. Che li hanno intercettati nei cieli del Libano – ed è forse la prima volta in anni che i russi lo fanno – costringendoli a tornare indietro.
Gli israeliani hanno guadagnato dalla loro bravata – ira dei russi e una interdizione dallo spazio aereo libano-siriano che rende molto rischiosi i loro svolazzi e puntate offensive contro obiettivi nel territorio della Siria.
Per dirla con un motto d’attualità, la pacchia è finita.
Aerei cargo russi stanno arrivando alla base aerea di Latakia praticamente non -stop.
Russian Air Force cargo planes are arriving almost non-stop into Latakia air base and covert Intelligence reports what they are delivering.
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