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mercoledì 31 gennaio 2018

Enrico Verga - MODESTA PROPOSTA ALLA PLUTOCRAZIA: SCHIAVISMO, PERCHE? NO?

Un lettore raccapricciato mi gira un  articolo apparso su 24  Ore qualche giorno fa:
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Reintrodurre la schiavitù è o no un’opzione per la società moderna?
scritto da Enrico Verga il 26 Gennaio 2018
L’autore, Enrico Verga,  dati i “fattori che stanno radicalmente cambiando il rapporto uomo-lavoro”, propone di “reintrodurre nell’economia moderna tale soluzione contrattuale”: il contratto di schiavitù.
“La schiavitù è spesso vista con un’accezione negativa, riconosce, tuttavia, la sua abolizione “è piuttosto recente”, e fu adottata da paesi democratici come gli Stati americani.
Di più: Con nomi differenti esiste e prolifera ancora in una buona parte del mondo.   Il guaio è che oggi, “Più o meno qualsiasi rapporto di lavoro esuli dallo schema del contratto di impiego in un’azienda capitalistica a fronte di un salario”,  sarebbe dalla legislazione corrente a rischio di essere dichiarato   lavoro schiavistico.   Questa legislazione passatista ostacola “uno dei grandi successi della società moderna, capitalista e liberista (in pratica i discendenti di Friedman), che è “l’esternalizzazione dei costi spinta all’estremo”, costi che vengono “ di fatto, scaricate spesso sui budget statali”.  Il  mercato  ha già  instaurato nuovi tipi di rapporto, lungo il “ virtuoso percorso di emancipazione dell’individuo dall’azienda”...

Giorgio Cremaschi - << Se non c'è lo stato, l'economia selvaggia a prendere il potere.">>

VIDEO. Giorgio Cremaschi: L'Italia si comporta da colonia. E i lavoratori ne pagano il prezzo

"Ci possiamo girare quanto ci pare ma in Italia le multinazionali, i fondi, si comportano come cavallette: vengono consumano e se ne vanno".  Intervenendo alla trasmissione l'Aria che tira, Giorgio Cremaschi candidato alle prossime elezioni del 4 marzo per "Potere al popolo" nei collegi di Napoli e Bologna, ha commentato la chiusura dello stabilimento dell'Ideal Standard, sottolineato come tutto questo non sia possibile farlo in paesi come la Germania. "Ci provi in Germania. Marchionne andò in Germania e voleva la Opel, presentò un piano simile a quello che qui sembra chissà che cosa. Tutti dissero in coro: qui Marchionne non viene perché distrugge la fabbrica"...

Matteo RenziPD è il più odiato d'Italia?...Aveva promesso la rivoluzione. E invece: raccomandazioni, conflitti d'interesse, rapporti con i poteri forti

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Aveva promesso la rivoluzione. E invece hanno prevalso i vecchi metodi: raccomandazioni, conflitti d'interesse, rapporti con i poteri forti. Così l'ex golden boy affonda nei sondaggi. Insieme al Pd. Diagnosi di una parabola.

di Emiliano Fittipaldi

Quando Matteo Renzi ha mostrato alle telecamere di Matrix l’estratto conto da 15.859 euro per dimostrare che non si è arricchito durante il premierato, alcuni suoi collaboratori si sono messi le mani davanti agli occhi. «Non sono un traffichino», ha aggiunto il segretario del Pd sventolando i fogli. «Se vuoi fare soldi vai nelle banche d’affari, non fai politica».
L’excusatio non petita ha mostrato con chiarezza, a poco più di un mese dalle elezioni del 4 marzo, qual è il timore maggiore di Renzi: quello di essere ormai percepito da una fetta crescente dell’opinione pubblica come un “traffichino” appunto, il capo di una banda intenta, più che a governare il Paese, a curare i propri interessi e quelli degli amici degli amici. E così, nonostante le precisazioni e i distinguo, se negli ultimi rilevamenti il partito è precipitato intorno a un terrificante 22 per cento (ben sotto la quota della non-vittoria che nel 2013 costò a Pier Luigi Bersani la poltrona al Nazareno), anche il consenso personale di Renzi è sceso a un misero 23 per cento. E il sondaggista Nicola Piepoli sostiene che oltre due terzi degli italiani non lo vogliono vedere neanche dipinto....

Silvia Bianchi - Sul Rosatellum?...si salvi chi può...!...provateci e commentate!

Silvia Bianchi  glistatigenerali.com) – 

Le polemiche sulla composizione delle liste elettorali hanno fatto sorgere anche nell’animo dei più distratti un inquietante interrogativo: come funziona davvero il Rosatellum (bis)?
Nella cabina elettorale ciascuno di noi si troverà davanti una scheda (due per i più anziani, che votano anche per il Senato) come quella qui sopra: una serie di riquadri sovrastati da un nome, divisi in riquadri più piccoli contenenti un simbolo e un breve elenco di nomi. Come raccapezzarsi?
Ogni riquadro grande rappresenta un partito o una coalizione di partiti che sostengono insieme un candidato uninominale (il nome in alto) e presentano ciascuno una lista bloccata di candidati da eleggere con il proporzionale (l’elenco di nomi accanto al simbolo del partito): un terzo dei seggi è infatti attribuito con il primo metodo (viene eletto nel collegio il candidato che prende almeno un voto in più di ciascun avversario), due terzi con il secondo (i seggi che spettano a ciascun partito sono in proporzione alla percentuale di voti ottenuti)...

Jonas E.Alexis x M. Blondet - Gli agenti del Nuovo Ordine Mondiale tutti odiano Putin, la loro “bestia nera”

 Risultati immagini per foto di Putin

   

di  Jonas E. Alexis
Quali agenti del nuovo ordine mondiale non ti diranno peste e corna di
Vladimir Putin e della Russia?
Sapete  perché gli agenti del Nuovo Ordine Mondiale e della sovrastruttura
neocon odiano la Russia e i suoi leader, in particolare Vladimir Putin?
Sapete perché semplicemente non sopportano il fatto che la Russia sta
sfidando molti dei principi perniciosi che costituiscono l’ideologia del
Nuovo Ordine Mondiale?
La risposta è abbastanza semplice. Vladimir Putin è stato eletto nel 2000, e
dopo quasi diciotto anni, cosa ha prodotto? Verifica  questi risultati che
seguono:...

martedì 30 gennaio 2018

Maurizio Blondet - EUROPEI SEMPRE OBBEDIENTI A SEMPRE NUOVE SANZIONI DEL “DEEP STATE”



“Abbiamo passato ore ed ore al telefono per assicurarci che nessuno, all’epoca Hollande e (Matteo) Renzi, non lasciasse. Non volevano altre sanzioni contro la Russia. Aveva ripercussioni su di loro. In grosso [ho detto loro]: “Dovete farlo!”.
Così ha parlato Joe Biden, il vicepresidente di Obama, in una  conversazione al globalista Council on Foreign Relations. Per fortuna, ha aggiunto, “Merkel era abbastanza  forte all’epoca per sostenerci. Anche se a malincuore, non piaceva nemmeno a  lei”.  Era il luglio 2017.   Obama impose nuove sanzioni, la Confindustria di Berlino provò ad eccepire  che erano in violazione del diritto internazionale, dato il loro “carattere extraterritoriale”.   Niente: “Dovete farlo!”, e  loro l’hanno fatto....

Cinquant’anni fa la foto da Saigon e la guerra del Vietnam degli USA.



PS: Per ricordare e non dimenticare come le "guerre di invasioni" degli Stati Uniti d'America portavano e continuano a portare, la democrazia nel mondo. 

umberto marabese   

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Quell’immagine di ferocia da parte degli alleati USA, convinse moltissimi americani che quella guerra così lontana da casa era un’assurdità. Ci vollero anni prima del disimpegno, ma «Saigon Execution» di Eddie Adams fu una scintilla. È entrata nella storia del giornalismo di guerra con il nome di «Saigon Execution». Sono passati cinquant’anni da quella mattina dell’1 febbraio 1968. I sudvietnamiti e gli alleati americani erano stati presi di sorpresa dall’Offensiva del Tet, lanciata il 30 gennaio, all’inizio delle feste per il Capodanno lunare. I Viet Cong si erano materializzati come fantasmi dietro le linee, prendendo d’assalto anche l’ambasciata degli Stati Uniti a Saigon, combattendo casa per casa nell’antica capitale imperiale di Hue. Ma all’improvviso, la ferocia dell’incursione nordvietnamita fu rovesciata nella percezione dei cittadini americani che guardavano dalle loro case lontane i telegiornali di guerra. E fu a causa di quella foto: «Saigon Execution» (qui l’approfondimento «30 aprile 1975: a Saigon la sconfitta dell’Occidente» sul blog Poche Storie di Corriere)...

Manlio Dinucci - "Dibattere di Unione Europea e euro, ma non di NATO, significa truffare gli elettori"

Dibattere di Unione Europea e euro, ma non di NATO, significa truffare gli elettori

Manlio Dinucci: "Questo è lo scenario in cui si inserisce la sempre più pericolosa escalation Usa/Nato in Europa contro la Russia, presentata come il nemico che ci minaccia da Est."



di Manlio Dinucci* - il manifesto, 30 gennaio 2018

Il presidente Trump è sbarcato dall’elicottero al Forum economico mondiale di Davos. Qui, preceduto dai suonatori di ottoni dell’orchestra di Friburgo, ha annunciato che «il mondo sta assistendo alla rinascita di una forte e prosperosa America», grazie alle riduzioni di tasse e riforme attuate dalla sua amministrazione in base al principio «America First», ossia quello di mettere l’America al primo posto. 
Ciò «non significa America da sola: quando gli Stati uniti crescono, cresce tutto il mondo». Ma, ha aggiunto, «non possiamo avere un commercio libero e aperto se alcuni paesi sfruttano il sistema a spese di altri».

Chiaro il riferimento soprattutto alla Cina e alla Russia, accusate di «distorcere i mercati globali» attraverso «sussidi industriali e una pervasiva pianificazione economica a guida statale»....

“Sicuro è morto”: editoriale di Marco Travaglio

Risultati immagini per foto di fassino e renzi insieme
 di Marco Travaglio da Il Fatto Quotidiano del 30 gennaio – 
Salve, sono un elettore del Piemonte e sento dire che ci mancherà tanto Fassino, dirottato in Emilia. Tranquilli, non vedevamo l’ora di liberarcene, e massima solidarietà ai compagni di Ferrara. Ma non fai in tempo a festeggiare, che a Torino ti ritrovi il più alto tasso di boschismo dopo Bolzano: il Pd piazza Marino, quello che non voleva parlare di Etruria in commissione Banche, e pure la Fregolent, che scrisse la mozione anti-Visco sotto dettatura della Boschi. Aridatece Fassino, anzi no: esageroma nèn.
Salve, sono un elettore della Lombardia e ho sempre combattuto la Lega. Volevo votare M5S. Ma a Varese mi piazzano Paragone, ex direttore della Padania, contro Bossi che l’aveva nominato direttore della Padania. Allora mi butto su FI, ma lì c’è la Votino, la portavoce di Maroni. Vado sul Pd, che però mi candida il manager Mor (ex Grande Fratello, ex corteggiatore di Uomini e Donne) e tre ex berlusconiani: Capelli, Bernardo e Alli, già braccio destro di Formigoni e imputato per abuso d’ufficio. Qualcuno può avere pietà di me?...

Le grottesche sanzioni contro la Russia: dopo il danno arriva ora la beffa!

Le grottesche sanzioni contro la Russia: dopo il danno arriva ora la beffa!


Nel silenzio generale... il 22 gennaio scorso è arrivato nel porto di Boston il primo carico di gas liquefatto russo della Gazprom destinato al mercato americano.



Il Simplicissimus*

Quando si pensa alla gran scena del mondo si immagina una tragedia, un dramma. Insomma una rappresentazione piena di rumore e di furore, ma queste sono solo le terribili conseguenze sulla platea mentre impera qualcosa che somiglia un po’ al vaudeville, un po’ al teatro dell’arte e per certi versi alla commedia dell’assurdo.

Negli ultimi due anni abbiamo assistito alle grottesche sanzioni contro Mosca, non solo di per sé scandalosamente ingiuste, ma anche caricate da un chiaro interesse americano a castrare l’Europa del gas russo per sostituirlo con quello Usa, considerato quasi un sottoprodotto del petrolio estratto con il fracking visto che è relativamente poco usato nel Paese e costa troppo per imporsi sul mercato. I petrolieri della fratturazione, indebitati fino alla radice dei capelli, non hanno alcuna voglia o possibilità di fare altri costosi investimenti per recuperare  questo gas senza uno sbocco di mercato certo....

lunedì 29 gennaio 2018

E' l'Armata Rossa ad entrare a Auschwitz-Birkenau. Ci vuole memoria per sconfiggere la madre di tutte le fake news

E' l'Armata Rossa ad entrare a Auschwitz-Birkenau. Ci vuole memoria per sconfiggere la madre di tutte le fake news

di Lorenzo Ferrazzano


Settantatré anni fa l'Armata Rossa faceva il suo ingresso nei campi di Auschwitz-Birkenau mettendo fine alla prigionia di 7.000 sopravvissuti, miracolati. In questi campi, nei pressi della cittadina polacca di O?wi?cim, morirono un milione e mezzo di esseri umani tra ebrei, polacchi,italiani, ungheresi, sovietici, rom, omosessuali e prigionieri politici. 

Sentiamo dentro di noi che Auschwitz abbia provocato una faglia  incolmabile nella storia dell'umanità e da qui è sembrato necessario tracciare una linea di confine tra un "prima" e un "dopo" Auschwitz. Questo confine sembra rappresentare una voragine tale per cui tutto ciò che è successo prima ma soprattutto ciò che è successo dopo perda di significato rispetto ad Auschwitz. Questa linea ci tiene costretti a sottovalutare i nostri genocidi, avvenuti dopo il 27 gennaio del '45, come se questo confine temporale immobilizzi le nostre coscienze...

Luigi Di Maio - Presentazione dei candidati del MoVimento 5 Stelle nei collegi uninominali

Presentazione dei candidati del MoVimento 5 Stelle nei collegi uninominali

di Luigi Di Maio
Oggi è un giorno importante per il MoVimento 5 Stelle e per l'Italia. Oggi presentiamo i nostri candidati nei collegi uninominali per le elezioni politiche del 4 marzo. Sono le persone di buona volontà, uomini e donne, a cui abbiamo aperto le porte del MoVimento, e che si sono messi a disposizione del nostro Paese. Hanno deciso di partecipare e hanno scelto il MoVimento 5 Stelle per cambiare l'Italia.
Non sono semplicemente persone competenti, ma super competenti. Sono cittadini che hanno una storia, che hanno portato avanti delle battaglie per il loro territorio. Sono professionisti, imprenditori, professori, campioni dello sport e del sociale, medici, rappresentanti di associazioni, militari, giornalisti, ricercatori. Il meglio dell'Italia. La rappresentano nella sua interezza. Sono persone che troppo spesso e troppo a lungo sono state tenute ai margini della cosa pubblica perché i partiti si sono presi tutto e hanno sempre riempito tutti i posti con i loro uomini d'apparato. Questo tempo è finito....

Elezioni, il Pd in Sicilia candida gli ex di Lombardo e Cuffaro. E poi la figlia di Cardinale e del sindaco di Forza Italia



PS: Licio Gelli non avrebbe osato immaginare una fine migliore per il vecchio Partito Comunista!  Il  PD degli orrori! Ma come si fa a votare questi personaggi? O sei un mafioso o un corruttore o un assenteista della Regione Sicilia.
umberto marabese
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Non c'è solo il triplice candidatura di Maria Elena Boschi ad avvelenare gli animi dei dem sull'isola. A surriscaldare il clima sono anche gli altri nomi inseriti dal Nazareno nelle liste per il prossimo 4 marzo. Politici cresciuti nll'Udc e nell'Mpa e quella che l'ex governatore condannato per favoreggiamento alla mafia definiva come "una sua amica". Ma anche l'erede dell'ex primo cittadino di Agrigento, condannato per abuso e falso.


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https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/01/29/elezioni-il-pd-in-sicilia-candida-gli-ex-di-lombardo-e-cuffaro-e-poi-la-figlia-di-cardinale-e-del-sindaco-di-forza-italia/4123564/
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Elezioni, il giorno del deposito delle liste. Dal ritorno di Bossi al giallo Razzi: “Candidato all’estero? Voglio l’Abruzzo” – CRONACA ORA PER ORA

Ripescato il Senatur. Salvini: "Riconoscente anche se mi dà del cretino tre giorni su sette". Il senatore abruzzese che emigrò in Svizzera fa il difficile e rivendica il vecchio seggio. Il centrodestra conferma Luigi Cesaro, indagato per voto di scambio, e Michele Iorio, l'ex presidente del Molise appena condannato per abuso di ufficio. La Lega a Bologna schiera Gianni Tonelli, segretario del Sap e strenuo difensore dei poliziotti condannati per la morte di Federico Aldrovandi.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/01/29/elezioni-il-giorno-del-deposito-delle-liste-dal-ritorno-di-bossi-al-giallo-razzi-candidato-allestero-voglio-labruzzo-cronaca-ora-per-ora/4123604/

“Ma mi faccia il piacere”: editoriale di Marco Travaglio

di Marco Travaglio da Il Fatto Quotidiano del 29 gennaio –
 Bongiorno sintassi. “Credo che si sia un certo razzismo nei confronti di Salvini. Lui ha nitidezza di idee, ma da sinistra lo considerano un rozzo, come se solo loro possono avere idee limpide” (Giulia Bongiorno, avvocato, ex Pdl, ex Fli, ora Lega Nord, Sky, 27.1). Di Maio, è lei?
Sempre lucido. “Se ho provato le canne? No, mai. Ubriacato? A volte capita, tra amici. Ma sono sempre rimasto lucido” (Luigi Di Maio, candidato premier M5S, Un giorno da Pecora, Radio1, 16.1). Peccato, erano due ottimi alibi.
Arnesi. “Berlusconi lima il programma: ‘Ecco come ridurre il debito’” (il Giornale, 28.1). Il debito ovviamente è quello di Mediaset, la lima invece serve a Dell’Utri.
Non ho l’età. “Dal cilindro di Silvio 100 nuove proposte. Scintille con Salvini sull’età della pensione” (La Stampa, 28.1). La sua....

domenica 28 gennaio 2018

Il Giornale.it/Luca Rromano - "Il Pd pagava il pizzo al clan degli Spada"



PS: Queste...notizie(?) pesantissime...io non le tengo in ...nessuna considerazione, tanto meno se rivolte contro un Partito che certamente non è nelle mie idee, anzi, tutt'altro. Io dico basta!, bisogna avere le prove e non  nascondersi dietro ad un ...condizionale...o...ad un pentito senza...alcuna identità....!
umberto marabese
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La mafia a Ostia non risparmia nessuno. Nemmeno la sede del Partito Democratico. Che, secondo il racconto di un pentito, pagava il pizzo al clan Spada.
Che, secondo il racconto di un pentito, pagava il pizzo al clan Spada. La rivelazione, contenuta nell'ordinanza di 750 pagine che ha portato in cella 32 affiliati al clan mafioso di Ostia, è stata resa agli inquirenti nel gennaio 2016 dal collaboratore di giustizia Michael Cardoni. "Anche la sede del Pd in via Antonio Forni pagava il pizzo a mio zio", ha dichiarato spiegando il sistema criminale legato a estorsioni, usura, business del racket e traffico di droga.
Sulla vicenda il commissario dem Stefano Esposito ha affermato: "Devo dire che non mi stupirei se il clima di intimidazione che ho respirato fin dal primo minuto fosse stato subito anche dai miei compagni di partito. Questo non giustifica nulla, bisogna sempre denunciare, è l' unico modo per liberare Ostia. Aggiungo che bisognerebbe anche approfondire la vicenda delle sedicenti associazioni antimafia, da me denunciate nel 2015".
La sede del circolo del Pd è stata sfrattata nel 2015 per morosità.---

Prof. James Petras e Robin Eastman-Abaya - L'epidemia di oppioidi in America: uccidere un milione di lavoratori: il trionfo del capitale

Risultati immagini per Oxy-ContinCreare un 'Shithole' domestico

introduzione
Il legame tra capitalismo e droghe risale alla metà del 19 ° secolo, quando l'impero britannico costrinse il loro surplus di colture di oppio dalle loro colonie dell'Asia meridionale al mercato cinese creando una massiccia domanda da parte di milioni di tossicodipendenti. Il governo cinese, che aveva vietato l'uso e la vendita di oppio, era allarmato dal crescente caos sociale creato dalla dipendenza di massa ed è andato in guerra con le potenze occidentali per arrestare il diluvio di droga. La loro sconfitta per mano degli inglesi e dei loro alleati cinesi del narcotraffico ha aperto la Cina allo sfruttamento e al saccheggio massivo per il prossimo secolo. I tossicodipendenti cinesi dall'oppio erano un enorme ostacolo all'organizzazione della resistenza nazionale. In sostanza...

Maurizio Blondet - No, i greci non sono ancora usciti da EuroMauthausen

No, i greci non sono ancora usciti da EuroMauthausen

    

Klaus Regling,  l’economista di Lubecca che è il direttore esecutivo del Meccanismo di Stabilità (dopo essere stato al FMI  e all’Associazione delle Banche Tedesche)  ha fatto l’annuncio tutto contento: la Grecia ha avuto  il suo primo anno di crescita  nel 2017. Il primo dopo nove anni! E dell’1,3 per cento!
L’uomo che non è privo di cuore s’è quasi commosso:  ecco un altro successo della politica europea di riequilibrio dei bilanci consigliata dalla severa, ma giusta ed umana  teoria germanica. Torna a fiorir la rosa.  “Con questa ritrovata crescita che il governo di Syriza intende finanziarsi a prezzi convenienti sui mercati”, ha  scritto 24 Ore, ossia ad indebitarsi come tutti gli altri – avendo riconquistato la fiducia  dei Mercati. Oh che gioia.  Fino ad adesso ha ricevuto “aiuti” (ossia denaro  che non è  mai entrato, ma è andato a pagare le banche franco-tedesche creditrici)  per 240 miliardi.  L’ultima tranche, 86 miliardi, se esegue  le 956 condizioni (pardon azioni prioritarie) imposte sempre dai creditori: altre   privatizzazioni, “concorrenza”  nel settore strategico dell’energia, tagli agli statali…..

exAspiranteDucettodi RignanoSull'Arno:"...ho scelto solo fedelissimi..."...i maligni li chiamano leccaculo...!



La composizione di queste liste elettorali è ancora una volta il frutto dell’ennesima legge elettorale imperfetta. Di fatto è solo la sintesi di un’esigenza che pone come obiettivo primario l’elezione dei prescelti. Una ulteriore mortificazione della partecipazione democratica degli elettori. Liste senza coraggio. Pavide. Senza sguardo sul futuro, senza energia. L’esempio illuminante dell’espressione “mercato delle vacche”. Il Pd, proprio ieri notte, ha dato un esempio illuminante dell’espressione “mercato delle vacche” scadendo al livello più infimo al quale può scendere una formazione politica. Capilista nel listino bloccato di un collegio, e poi in un altro collegio, in un altro e in un altro ancora, per paura di non essere eletti, pensando che almeno in uno su quattro il seggio scatterà. Naturalmente il bulletto di Rignano sull’Arno che ha stilato le liste lo ha fatto con criteri estremamente oggettivi: ha scelto solo i suoi fedelissimi (i maligni li chiamano leccaculo, ma quelli sono maligni). Un senso di disgusto. Un potere così aggressivo, intimamente corrotto e distante dalla società non s’era mai visto prima. Si continua a inseguire il potere, tralasciando un valore sempre più raro: il dovere. Il dovere è un patto sacro con te stesso. È non sputarsi in faccia la mattina davanti allo specchio...

Dai "poderi"...all'..."orticello"...RenziPd semina solo i suoi intimi-amic/che!

Alessandro Sallusti: “Il Pd è morto: ora è diventato un orticello privato di Renzi”

Alessandro Sallusti: “Il Pd è morto: ora è diventato un orticello privato di Renzi”

(Alessandro Sallusti per il Giornale) – Matteo Renzi ha fatto piazza pulita di dissenzienti, scettici, critici e possibili concorrenti. Nelle liste del Pd alle elezioni politiche ci saranno di fatto solo renziani doc, senza guardare in faccia a nessuno, neppure a notabili del peso di Franceschini, Orlando e Gentiloni stesso che correranno sì,  ma senza … Continua a leggere 
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Luigi Bisignani: “Preferenze perdute”

Luigi Bisignani: “Preferenze perdute”

(Luigi Bisignani per Il Tempo) – Speriamo che gli elettori si dimentichino presto lo spettacolo indecente che soprattutto i tre principali partiti, Movimento 5 Stelle, Pd e Forza Italia, hanno offerto nella preparazione delle liste elettorali. Un vergognoso regolamento di conti fatto di inconfessabili promesse. Per Grillo, Renzi e Berlusconi una settimana da cancellare, da cui … Continua a leggere 


L' Huffpost:"La notte del Pd Lacrime, rabbia, suppliche e litigi per le liste: così Renzi si è fatto il partito di Renzi".



Alessandro De AngelisVicedirettore, L'Huffpost



PS: Dalla...notte dei lunghi coltelli... alla notte dei ...candidati-eletti del RenziPD...!
...di chi stiamo parlando?...dittatoriDemocratici, direi!
umberto marabese
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La notte che trasforma il Pd. Anzi, la notte del Pd. Alle cinque di mattina Andrea Orlando è distrutto. Chiede, con voce tesa: "Si possono almeno avere le fotocopie delle liste? Fateci almeno sapere dove ci avete messo. Un'ora di tempo e riprendiamo". Emanuele Fiano ha l'incarico di rispondere che non c'è tempo...                                             continua a leggere.. .                                   http://www.huffingtonpost.it/2018/01/27/la-notte-del-pd_a_23345451/
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Le esclusioni di Renzi raggiungono anche le aree di Gentiloni, Delrio e Minniti. Il no Cuperlo fa ripescare De Vincenti

"La squadra migliore, non sottovalutateci". Renzi illustra le liste Pd: "Ricambio fisiologico"

sabato 27 gennaio 2018

Giuseppe Masala- Trump l'eretico...

Trump. Illustrazione tratta dal New York Times.

Trump. Illustrazione tratta dal New York Times.

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È davvero emblematico e impressionante ascoltare le grida di sgomento di tanti economisti per i dazi imposti da Trump. Ecco tutti i dogmi infranti. 

27 gennaio 2018    Giuseppe Masala

È davvero emblematico e impressionante ascoltare le grida di sgomento di tanti economisti per i dazi sulle lavatrici e sui pannelli solari imposti da Donald Trump. Sembra quasi che l'economia sia diventata una "scienza dogmatica" (scusate l'ossimoro).

Nel caso specifico sembra che Trump abbia trasgredito le regole scolpite nella pietra da Dio sul Monte Sinai. Eppure, in quelle regole - non a caso, evidentemente Dio è saggio - non c'è alcuna norma o teoria economica. Dunque non c'è neanche la teoria dei vantaggi comparati di David Ricardo che impone la libera circolazione delle merci. Quello del vecchio economista inglese è un punto di vista come altri presenti in economia e come tutti i punti di vista è passibile di essere messo in discussione.

Se gli economisti teorici studiassero meglio la Storia ricorderebbero che la teoria dei vantaggi comparati è stata infranta anche negli Accordi di Bretton Woods (redatti peraltro da signori economisti del calibro di John Maynard Keynes)....