Fu regista della più colossale svendita di beni di Stato mai fatta nel mondo occidentale e seconda in assoluto solo alla svendita dei beni dell'ex URSS. Non è un Santo di Stato.
di Felice Fortunaci.
http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=126508&typeb=0&in-morte-di-#carloazegliociampi-1920-2016---biografia-non-autorizzata
di Felice Fortunaci.
E' morto Carlo Azeglio Ciampi, figura controversa e decisiva della fase di transizione e impoverimento dell'Italia. Oggi e nei prossimi giorni verrà incensato dai corifei della stampa di regime come un Padre della Patria. Forse le cose non stanno così.
Fortunato beneficiario dell'infame arresto del Governatore dellaBanca d'Italia Paolo Baffi e del Direttore generale Sarcinelli che lo elevarono fino alla massima carica della banca centrale.
Divenne Presidente del Consiglio nella fase più tragica e oscura della storia italiana repubblicana: l'epoca della trattativa Stato-Mafia sui corpi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il suo ministro Giovanni Conso tolse il 41Bis a centinaia di mafiosi in circostanze sospette proprio all'ombra di quella trattativa. Ovviamente Ciampi era all'oscuro di tutto, o almeno non abbiamo elementi per porre in dubbio la sua assoluta non conoscenza dei fatti. Il giudizio su un simile Presidente del Consiglio inconsapevole è evidente.....
Regista della più colossale svendita di beni di Stato mai fatta nel mondo occidentale e seconda in assoluto solo alla svendita dei beni dell'ex URSS.
Ha puntato tutta la sua azione politica sull'assunto che solo l'Unione Europea poteva salvarci da noi stessi. I dati sul surplus commerciale della Germania oggi ci chiariscono che se l'Europa ci ha salvati da noi stessi non ci ha certo salvati dalla Germania.
Ha raggiunto le massime cariche dello Stato - Ministro del Tesoro, Presidente del Consiglio dei Ministri e Presidente della Repubblica - senza mai aver partecipato nemmeno alle elezioni del suo condominio. È stato pioniere di una prassi sempre più ingombrante, di cui gli è grato erede anche l'attuale premier.
Oggi ci diranno che era un santo, anzi, lo proclameranno Santo di Stato. Secondo noi non lo era: ha commesso errori gravissimi, fino a prova contraria in buona fede, ma piangiamo ancora oggi le conseguenze delle sue scelte.----------
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