Fayez al Sarraj dovrà prendersi Tripoli una fazione alla volta. È questo l’obiettivo dell’Onu e
del primo ministro del governo di unità nazionale voluto dalle Nazioni Unite che ha raggiunto l’ex capitale libica:
trasformare la sua immagine da quella di un leader imposto dalla
comunità internazionale a quella di un personaggio centrale della vita
politica libica. E per farlo cercherà di dialogare e portare dalla sua
parte il maggior numero possibile di fazioni che si contendono la città.
“In questo momento – dice a Ilfattoquotidiano.it Gabriele Iacovino,
capo degli analisti del Centro Studi Internazionali (Cesi) – al Sarraj
ha uno scarsissimo appoggio interno. Possiamo dire che, in questo
momento, è più popolare a Roma o Parigi che a Tripoli”.
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