PS: Pidiessini" vi ricordate quando avete tappezzato l'Italia di questi manifesti^ "PierferdinandoCasini: Il
umberto marabese
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Una demolizione perfetta di tutte le fandonie mediatiche sul ruolo del minore economista della nostra epoca nel 'salvataggio' dell'Italia. Quasi un profilo criminale. di Alessandro Greco.
Non so quante volte ho sentito dire la frase che ho deciso di usare come titolo di questo articolo.
Dal conoscente, al tizio al bar, all'amico (sic!) passando naturalmente ai personaggi più o meno noti.
Per citarne uno, Casini, il 22 feb 2013 twittò:
PierferdinandoCasini: Il @SenatoreMonti ha agito per gli italiani, ha salvato il Paese e allontanato lo spettro default.http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Kg16lbxTmWA . #votoUDC
Questo "salvataggio" dalla catastrofe "dietro l'angolo" è considerato vero dalla stragrande maggioranza degli italiani (sempre meno, almeno intorno a me).
Ma in buona sostanza "da cosa" e "come" ci ha salvati il Senatore a vita?
Facciamo un passo indietro.
È l'autunno del 2011, al Governo c'è Silvio Berlusconi, eletto dal popolo italiano (attenzione, non è un dettaglio)....
È l'autunno del 2011, al Governo c'è Silvio Berlusconi, eletto dal popolo italiano (attenzione, non è un dettaglio)....
Premessa necessaria: se pensate che io sia berlusconiano, chiudete qui e andate alla festa dell'Unità.
A me come intellettuale, concedetemi il termine, interessano i fatti e se li scrivo su ilgiornale.it è perché qui mi hanno concesso spazio.
Se scrivo cose errate, segnalatemele e correggerò volentieri.
A me come intellettuale, concedetemi il termine, interessano i fatti e se li scrivo su ilgiornale.it è perché qui mi hanno concesso spazio.
Se scrivo cose errate, segnalatemele e correggerò volentieri.
Se, invece, fate parte di quella categoria di grandi pensatori secondo i quali conta solo dove scrivi, e non cosa scrivi, chiudete questa finestra e resteremo sconosciuti come prima.
Ulteriore premessa: se è vero quanto illustrerò di seguito sullo stato di salute della non ancora moribonda economia italiana alla vigilia di quel fatidico novembre 2011 e dell'avvento del governo tecnico che ne determinerà l'inesorabile crollo, il futuro del Paese era stato già minato nel 1992 con l'adesione al Trattato di Maastricht e l'accettazione dei pesanti vincoli in esso sanciti, per essere poi definitivamente compromesso nel 1996, con l'accelerazione verso l'unione monetaria e la fissazione del cambio fra leVALUTE dei paesi che sarebbero poi confluiti nell'eurozona (per approfondire).
In questo contesto, un'analisi storica obiettiva non può che portare a riconoscere la assoluta omogeneità, sulle questioni politiche essenziali e di fondo, delle due coalizioni alternatesi in quel periodo al governo dell'Italia, omogeneità solo dissimulata attraverso i litigi e gli insulti dei rappresentanti delle due coalizioni. Omogeneità discendente dall'accettazione di un "vincolo esterno", quello dei Trattati europei, che ha reso le nostre istituzioni nazionali mere esecutrici di decisioni prese altrove, dalle burocrazie europee, imposte dalle lobby, decisioni fondate su ideologie elaborate al di fuori dei nostri centri politici e culturali ed assolutamente antitetiche al modello economico sociale delineato nella nostra Costituzione (per approfondire)
È pur vero che in tale contesto, i passi avanti determinanti nel processo di europeizzazione/globalizzazione (e di sospensione della Costituzione) sono stati effettuati da governi targati centro-sinistra, o governi tecnici riferibili comunque a quell'area, popolata da "banchieri" capaci di agire "al riparo dal processo elettorale".
(A pagina 40-41 di questo libroFederico Rampini chiede a Mario Monti: "Perché la Commissione europea ha accettato di diventare il capro espiatorio su cui scaricare l'impopolarità dei sacrifici?"
Risposta di Monti: "Perché, tutto sommato, alle istituzioni europee interessava che i Paesi facessero politiche di risanamento. E hanno accettato l'onere dell'impopolarità ESSENDO PIU' LONTANE, PIU' AL RIPARO, DAL PROCESSO ELETTORALE. Solo che questo un po' per volta ha reso grigia e poi nera l'immagine dell'Europa presso i cittadini".)
Il cavaliere di Arcore, infatti, allorquando la sua popolarità veniva minacciata dagli scandali giudiziari, si mostrava non troppo solerte nell'adozione sfacciata di misure economiche che ne avrebbero potuto compromettere la popolarità. Tant'è che nell'agosto del 2011 il tentennamento nell'ottemperare alle richieste "pinochettiane" contenute nella famosa lettera della BCE, determinò l'escalation che porterà al panico da spread ed alle sue dimissioni: per la macelleria sociale è più adatto un sobrio signore in Loden che un pregiudicato dai facili costumi. Ma su questo tornerò più avanti.
Proseguiamo.
Piazziamo qualche paletto al fine di capire come stava andando il Paese con Silvio Berlusconi e come ci ha salvato Mario Monti.
Berlusconi lascia il 12 novembre 2011.Quando si dimette abbiamo il quadro seguente:
- La disoccupazione è intorno all'8%
- La disoccupazione giovanile è al 29%
- Il rapporto Debito/PIL è al 119% circa
- Il tasso di crescita del PIL è dello 0,4%
- Le città sono tappezzate di questi manifesti
Tre giorni prima, il 9 novembre 2011, lo spread, di cui fino ad allora quasi nessuno aveva sentito parlare, dopo essere salito continuamente nelle settimane precedenti, toccò il suo top storico chiudendo a 552 (dopo aver raggiunto 574)
La stampa italiana ed internazionale attribuisce la causa della salita dello spread alla scarsa credibilità internazionale di Berlusconi che a casa sua dà festini con escort, probabilmente anche minorenni, frequenta Putin, fa cù-cù alla Merkel etc. etc.
Il Sole 24 ore spara un titolo che resterà nella storia: FATE PRESTO(a cacciare Berlusconi, si intende).
Il Sole 24 ore spara un titolo che resterà nella storia: FATE PRESTO(a cacciare Berlusconi, si intende).
E così avvenne.
Berlusconi abbiamo detto salì al colle da Napolitano il 12 novembre 2011.
Con lo spread puntato alla tempia si dimise.
Con lo spread puntato alla tempia si dimise.
Per amore di verità, a mio avviso lo fece anche e soprattutto per tutelare i suoi interessi personali, nello specifico le sue aziende, da un imponente attacco speculativo (da parte di chi?)
Ecco alcuni titoli dei quotidiani del 10 novembre 2011:
Ecco alcuni titoli dei quotidiani del 10 novembre 2011:
ancora:
Altri titoli sul crollo delle aziende del cavaliere li trovate qui.
Ma restiamo ai dati del Paese.
Berlusconi si dimette con il quadro economico che avete appena letto, e deve farlo presto perché l'Italia è sull'orlo del fallimento e potrebbe essere commissariata dalla Troika.
Il Professor Monti viene nominato Senatore a vita dal Presidente Napolitano il 9 novembre 2011 e presta giuramento come Presidente del Consiglio il 16 novembre 2011, sempre del 2011.
La stampa italiana, all'unisono, accoglie il Professor Monti come un dio sceso in terra, tornato appositamente per salvare il paese dal baratro verso cui il Governo Berlusconi IV lo stava spingendo.
La stampa italiana, all'unisono, accoglie il Professor Monti come un dio sceso in terra, tornato appositamente per salvare il paese dal baratro verso cui il Governo Berlusconi IV lo stava spingendo.
L'Unità titola "LA LIBERAZIONE"
Monti con l'appoggio di quasi tutto il parlamento, le eccezioni sono davvero pochissime, incomincia la sua opera di "risanamento dei conti pubblici", opera fatta di tasse, tagli, aumenti di benzina e imposte, e sacrifici di ogni genere che gli italiani devono sopportare per evitare il peggio, la catastrofe, il terzo mondo ad un passo.
Indimenticabile il pianto di Elsa Fornero all'annuncio della "riforma" delle pensioni.
Riforma successivamente giudicata incostituzionale.
Riforma successivamente giudicata incostituzionale.
La stampa internazionale loda il Professor Monti.
The Economist definì l'azione del governo di Mario Monti «impressionante» e aggiunse «in tre mesi ha salvato l'Italia dalla catastrofe».La rivista ritrae Monti in toga che raddrizza una colonna sulla cui cima oscilla, pericolosamente, l'Italia.
The Economist definì l'azione del governo di Mario Monti «impressionante» e aggiunse «in tre mesi ha salvato l'Italia dalla catastrofe».La rivista ritrae Monti in toga che raddrizza una colonna sulla cui cima oscilla, pericolosamente, l'Italia.
Mario Monti ha svolto alla perfezione il suo compito: Ha salvato il paese.
Il Professore acclamato ha ricevuto il plauso da parte di tutti i media nazionali e dichiara che "Evitato il tracollo, l'italia crescerà dal 2013"
Il 21 dicembre 2012, dopo poco più di un anno, Monti si dimette.
E allora osserviamo questo "salvataggio".
Ricordiamo com'era messa l'Italia quando Monti l'ha presa?
Ricordiamo com'era messa l'Italia quando Monti l'ha presa?
- Disoccupazione intorno all'8%
- Disoccupazione giovanile al 29%
- Rapporto Debito/PIL al 119% circa %
- Tasso di crescita del PIL dello 0,4%
Ecco il risanamento di un anno di Mario Monti, alla data delle sue dimissioni:
- Disoccupazione passa dall'8% all'11,4%
- Disoccupazione giovanile passa dal 29% al 38%
- Rapporto Debito/PIL passa dal 119% al 126,5%
- Tasso di crescita del PIL passa dal +0,4% al - 2,4%
Un salvataggio in piena regola, no?
Il Sole 24 Ore a Marzo 2013 titola: Istat conferma il crollo del Pil italiano: -2,4% nel 2012
Ma è il 2012, Monti ha detto che l'Italia ripartirà nel 2013.
La vedete l'Italia come riparte nel 2013?
Oddio. a me pare proprio di no.
Nel 2008 il c'è stato il crac della Lehman Brothers che ha avuto conseguenze devastanti per tutte le economie principali.
L'Italia, come gli altri paesi, prese una cantonata pazzesca, ma il grafico mostra, inequivocabilmente, che stava risalendo la china.
Poi, è arrivato Mario Monti a "salvarla" dal default dietro l'angolo.
Lo vedete il salvataggio?
Lo vedete il salvataggio?
Il PIl italiano cede di circa 4 punti in un anno. Un disastro simile al crollo del 2008.
La domanda nasce spontanea: cosa è successo?
È successo che le politiche imposte da Monti hanno distrutto la domanda interna col solo scopo di ripianare la bilancia commerciale squilibrata dall'euro.
(Il perché ho provato a spiegarlo a Beppe Servegnini qui. Se preferite l'impatto visivo, fate clic qui. Se avete voglia di capire ancora meglio il perché l'euro strangola l'economia italiana allora potete fare clic qui , qui e qui. Se non volete capire nulla, è un problema vostro.)
In questo senso l'austerità funziona. L'Italia compra prodotti tedeschi perché l'euro li rende convenienti e l'unico modo (restando nell'euro) per far sì che l'italiano la smetta di acquistare prodotti esteri è fare in modo che la smetta di acquistare prodotti. Come? Così:
Il passaggio di questa intervista che Monti rilascia alla CNN dura un minuto, ma se non avete voglia di ascoltarlo sul sito del Governo c'è la trascrizione. Eccola:
Dice, testuale: stiamo effettivamente distruggendo la domanda interna attraverso il consolidamento fiscale.
Non so se abbiate chiara la portata di questa dichiarazione di un Premier che in un rigo viola non so quanti articoli della Costituzione.
Ma quindi? Monti è stato nominato premier perché i fondamentali economici del paese erano messi maluccio, il default era a un passo e in un anno ha peggiorato forse irrimediabilmente la situazione e viene celebrato come il salvatore della patria? Non può essere andata così, direte voi.
E invece mi dispiace, è andata proprio così. Altro discorso è il come ve la hanno raccontata.
L'Italia a un passo dal default è una gigantesca fregnaccia e a dirlo non sono io: lo certifica l'Unione Europea nel suo "Fiscal Sustainability Report".
Lo trovate qui.
Lo trovate qui.
L'Italia non aveva problemi di liquidità a breve, vedi grafico:
e nel lungo periodo era quella messa meglio di tutte, Germania e Francia comprese!
La logica del FATE PRESTO aveva tutto un altro scopo, e ora lo vedrete.
L'austerità, i tagli, e la pressione fiscale al 55% hanno avuto un solo preciso scopo: quello di risanare le banche tedesche e francesi che si erano esposte in modo sconsiderato verso la Grecia.
Ce lo dice in modo incontestabile Il Sole 24 ore, qui
E questo grafico illustra alla perfezione cosa è successo:
Prima dell'arrivo del Professore le banche italiane erano esposte verso la Grecia per appena 6,86 miliardi di euro e lo Stato italiano perZERO miliardi, mentre le banche tedesche avevano crediti per 45 miliardi di euro e quelle francesi per quasi 80!
A settembre 2014 le banche francesi sono rientrate di quasi tutta la somma, quelle tedesche di oltre 30 miliardi. E chi si è accollato i debiti?
Indovinate un po'?
Risposta esatta! Noi.
Indovinate un po'?
Risposta esatta! Noi.
Lo Stato italiano che era esposto 0 (zero) verso la Grecia ora è esposto per 40 miliardi!
40 miliardi che sono serviti non a salvare la Grecia ma a salvare le banche tedesche e francesi.
Altro che "catastrofe imminente" e "fate presto!"
Altro che "catastrofe imminente" e "fate presto!"
Quando Francia e Germania hanno capito che la Grecia non avrebbe mai potuto restituire il denaro che incautamente le proprie banche le avevano prestato c'è stato un colossale trasferimento di crediti dal bilancio delle banche a quello degli Stati.
Ecco cosa sono i "Fondi salva Stati": sono fondi salva banche.
Eravamo messi così male che abbiamo sganciato finora 60 miliardi, di cui più di 40 nell'anno di Monti il Salvatore.
Naturalmente se da buoni piddini non vi fidate di quanto sopra, magari potreste fidarvi di lui:
A questo e solo a questo scopo sono servite "le riforme" del Governo di Mario Monti e a questo è servito il successivo Governo Letta, e la linea è la stessa identica con Renzi: salvare l'Euro.
Ecco qui, ve lo dice pure lei:
Salvare l'Euro.
Degli europei non frega nulla a nessuno.
A questo punto al diversamente informato resta solo una cartuccia che è quella dello spread:
"Ok, Alessandro, forse è andata proprio così, ma che Monti abbia fatto calare lo spread è un fatto. E grazie a Monti abbiamo risparmiato un sacco di interessi sui titoli di Stato"
Aiutiamoci con un bel grafico.
Da agosto 2011 lo spread sale, sale, sale e raggiunge il top storico di 552 punti del 9 novembre (giorno in cui il Professor Monti viene nominato senatore a vita).
Lo spread oscilla ma resta sempre altissimo, poi scende, poi risale quasi ai livelli del 9 novembre e poi dal 2012 comincia a scendere, fino a 278 punti.
Accidenti, è vero. Non appena Monti diventa Presidente del Consiglio lo spread cala vistosamente.
Quindi dai, non ha salvato il paese ma ha avuto senza dubbio un effetto positivo: ha fatto scendere lo spread.
Ma siamo sicuri sia merito del loden e della voce robotica?Qualcuno di voi crede davvero che gli interessi sui Titoli di Stato di un paese dipendano dai vizi privati di un Presidente del Consiglio?
Ma siamo sicuri sia merito del loden e della voce robotica?Qualcuno di voi crede davvero che gli interessi sui Titoli di Stato di un paese dipendano dai vizi privati di un Presidente del Consiglio?
Io credo dipendano da quanto un paese è solvibile, e cioè in grado di ripagare quei titoli con gli interessi. In buona sostanza, se mi reco in banca a chiedere un prestito di 30.000 € e guadagno 10.000 € al mese, è molto probabile che io sia solvibile, anche se la sera frequento le escort.
Se, invece, non ho un reddito, difficilmente rimborserò quel prestito, anzi, non me lo concederanno.
L'Italia, come abbiamo visto, non aveva alcun problema di solvibilità.
E allora? Perché lo spread cala quando Berlusconi si dimette e arriva Monti?
Ma prima di rispondere a questa domanda, perché non puntate l'occhio a quello che succede allo spread a luglio 2012?
Sorpresa! 537 punti! Che sarà successo? Fabrizio Corona ha immortalato il Professor Monti a mignotte? Monti ha spedito un sms alla Merkel con scritto "Non è vero che sei una culona, sei solo un po' rotondetta, ma a me piaci così"!?
Insomma, lo spread è tornato ai livelli di quando c'era lo sconsiderato Berlusconi eppure al Governo c'è il Professore in Loden. Perché lo spread sale?
Aiutiamoci con un altro grafico.
Et voilà!
Eccolo là, l'unico uomo che ha il potere di far calare lo spread.
Eccolo là, l'unico uomo che ha il potere di far calare lo spread.
Confrontate i due grafici.
Lo spread scende una prima volta quando la BCE acquistaTITOLI DI STATO, scende dal top storico quando Draghi, a dicembre 2011, lancia l'operazione LTRO e poi scende nuovamente quando Draghi, stanco della speculazione sull'euro dichiara:"Whatever it Takes to Save the Euro". Ve lo devo tradurre?
Questi sono i fatti. Per le opinioni vi rimando ai giornalisti.
Come da titolo: Monti ha salvato *il* Paese. Sta a voi capire quale.
[grazie a @gr_grim per alcuni utilissimi grafici]
Alessandro Greco - twitter
ARTICOLO CORRELATO DEL 10 NOVEMBRE 2011:
Pino Cabras: Monti siamo pronti.
Pino Cabras: Monti siamo pronti.
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