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mercoledì 21 gennaio 2015

Dmitry Kalinichenko - SCACCO MATTO DI PUTIN: se hai dei dollari cambiali in fretta...



Vladimir Putin

SCACCO MATTO DI PUTIN: se hai dei dollari cambiali in fretta...

L'articolo di economia che state per leggere, anzi che dovete assolutamente leggere non è mio.
Infatti l'unico merito del sottoscritto sarà quello di tradurlo, dallo spagnolo all'italiano, per renderlo fruibile a chi non fosse hispanohablante. Vi assicuro che non dormirete sonni tranquilli questa notte dopo aver letto quanto segue.
L'articolo è di Juan Aguilar, direttore  di la spia digitale ed è arrivato in Ecuador attraverso la pubblicazione su la barra spaziatrice, giornale di inchiesta on-line.

Il titolo originale è: LO SCACCO MATTO DI PUTIN
Di fronte agli accadimenti nel piano economico internazionale, crediamo opportuno mettere a disposizione del lettore la visione magistrale che l'analista russo Dmitry Kalinichenko ha esposto in un recente articolo che trattava della guerra economica che è esplosa tra Russia ( insieme ai BRICS) e gli Stati Uniti d'America ( e i suoi alleati).
Come sappiamo il petrolio è caduto sotto i 70$ al barile per la prima volta dal giugno del 2010. Solo durante il giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti d'America il prezzo è caduto del 6% in 24 ore. Il prezzo del crudo si è ridotto di più del 25% negli ultimi 50 giorni di negoziazioni. Le persone sono felici che la benzina abbia calato di prezzo pero quello che c'è dietro è MOLTO PREOCCUPANTE! Il portal Business Insider attribuisce la recente caduta del prezzo del petrolio, tra le altre cose, a un eccesso dell'offerta globale. Però questo è quello che la Banca Centrale Federale (FED) degli Stati Uniti d'America (USA) vuole farci credere.
Con la fine della seconda guerra mondiale, il petroldollaro rimpiazzò il modello standard dei prezzi basato sul cambio in oro negli Stati Uniti d'America. Il problema è che, attualmente, gli USA, hanno un debito schiacciante, e non possono tornare al modello standard dei prezzi basati sull'oro.
Fino a poco tempo fa, se una nazione voleva comprare crudo(petrolio) doveva comprare dollari alla FED per finalizzare la negoziazione. Se si produce una destabilizzazione, sia nel prezzo del petrolio o nel valore del dollaro, tutti e due ne saranno fortemente danneggiati.
Da due anni la Cina ha iniziato a comprare petrolio in Iran pagandolo in ORO. L'India ha seguito il suo esempio e così anche la Russia. I giorni del petroldollaro sono contati; per tanto, anche il potere del dollaro lo è. I BRICS stanno negoziando la forma di pagamento in oro e tutti abbandoneranno il dollaro nello stesso momento. Se la FED crolla, l'olocausto economico che risulterà, porterà gli USA ad essere una nazione difficilmente riconoscibile nell'arco di poco tempo e sopratutto, le ricchezze del Paese scompariranno da un giorno all'altro......

In questo contesto, si inserisce l'articolo di Kalinichenko, che inizia con il farci vedere che le critiche occidentali contro Putin tradizionalmente si centrano sul fatto che lavorò nel KGB. Inoltre, le critiche, aggiungono che è un uomo austero, autoritario e capace di sotterfugi; molto nello stile dei corrotti dirigenti occidentali, secondo i quali Putin é il colpevole di tutto. Senza dubbio, curiosamente, nessuno critica Putin di non essere intelligente.Ogni attacco contro Putin è sempre accompagnato da un riconoscimento della sua capacità di analisi critica e della sua sveltezza nel prendere decisioni politiche ed economiche chiare e misurate. I mezzi di comunicazione occidentali di continuo paragonano queste sue capacità con quelle di uno scaltro giocatore di scacchi. L'evoluzione recente dell'economia USA e dell'occidente in generale, porta alla conclusione che, per lo meno in questa parte del giudizio su Putin, i mezzi di informazione occidentali abbiano ragione.
Nonostante il delirio trionfante di Fox News e della CNN, fino ad oggi, l'economia 
dell'Occidente, capeggiata dagli USA, è caduta nella trappola di Putin. La possibilità che l'Occidente si rialzi dall'attuale crisi economica strutturale non si vede da nessuna parte. Anzi, più l'Occidente cerca di di sfuggire a questo gioco , più si stringe il cappio.

Cos'è veramente tragico della situazione dell'Occidente e degli USA?
L'ultima volta che il governo di Reagan, insieme al resto dell'Occidente, ridusse il prezzo del petrolio, riuscirono nell'intento e provocarono il collasso dell'URSS.Per quanto può sembrare strano, la realtà è che ora Putin vende petrolio e gas russo solo in cambio di oro fisico.- Nel 1971, il presidente statunitense Richard Nixon, chiuse la "finestra dell'oro", ponendo fine al cambio dollaro/oro, garantito dall'anno 1944 con gli accordi di Bretton Woods.C'è un altro punto interessante nella "partita" di Putin: l'uranio che la Russia vende sempre a cambio di dollari.


Perché tutti i mezzi di comunicazione occidentali e gli economisti non parlano di questo aspetto, come se fosse un importante segreto militare? 
Cercheremo di carpire l'essenza dei fatti attuali solo dal punto di vista economico, tralasciando gli aspetti morali e la geopolitica, proprio nella maniera utilizzata da Kalinichenko.

Dopo essersi reso conto del suo fallimento in Ucraina, l'Occidente, capitanato dagli USA ha messo in agenda l'obiettivo di distruggere l'economia russa attraverso la caduta del prezzo del petrolio e, di conseguenza del gas, una delle principali fonti di guadagno nel bilancio russo e la principale fonte delle riserve d'oro.

La storia questa volta però sembra non ripetersi. In questo momento, l'Occidente deve affrontare Putin, un judoka e giocatore di scacchi, che sa utilizzare la forza dell'avversario per utilizzarla contro di lui e contrattaccare con un  minimo della propria forza e delle proprie risorse. La politica reale di Putin non é diretta alla spettacolarizzazione ma semmai all'efficienza. Molte poche persone capiscono quello Putin sta facendo in questo momento e quasi nessuno può prevedere quello che farà in futuro.
Putin non lo grida a squarciagola a tutto il mondo e ovviamente, nel frattempo, continua ad accettare dollari come un mezzo provvisorio di pagamento. Quasi subito però cambia tutti i proventi della vendita di petrolio e gas in dollari, per oro fisico. Per capire questo basta vedere la dinamica della crescita nella struttura della riserva d'oro della Russia e compararla con gli introiti in moneta russa provenienti dalla vendita di petrolio e gas dello stesso periodo.


Nel terzo trimestre del presente anno, l'acquisto di oro fisico da parte della Russia ha segnato un massimo storico, un livello record. Nel terzo trimestre di questo anno la Russia ha comprato l'incredibile quantità di 55 tonnellate d'oro. Questo è più di quello che hanno comprato (secondo le cifre ufficiali) le banche centrali di tutto il Mondo sommate!



In totale , le banche centrali di tutto il mondo hanno comprato nel terzo trimestre del 2014, 93 tonnellate di metallo prezioso. E' stato il quindicesimo trimestre consecutivo di  acquisto netto di oro delle banche centrali. Delle 93 tonnellate di acquisti in oro delle banche centrali di tutto il mondo, 55 tonnellate sono Russe.

Poco tempo fa gli esperti britannici arrivarono alla stessa conclusione che venne pubblicate pochi anni fa in un Dictamen del USGS che diceva quanto segue: l'Europa non può sopravvivere senza le risorse energetiche provenienti dalla Russia. Che tradotto significa: il mondo non può sopravvivere se l'equilibrio dell'offerta energetica mondiale dipende dalle risorse provenienti dal petrolio e dal gas Russo.
Per tanto tutto l'ordine economico mondiale costruito in base all'egemonia del petroldollaro si trova in una situazione catastrofica. Se l'Occidente non può sopravvivere senza le provvigioni di petrolio e gas russe non può dunque evitare che il petrolio e gas della Russia gli sia venduto solo in cambio di oro fisico.

La Russia può inoltre trarre vantaggio dall'attuale prezzo dell'oro, spinto al ribasso, con o senza volerlo, proprio dall'Occidente. Cioè: il prezzo dell'oro è stato ridotto artificialmente dalla FED con il fine di gonfiare altrettanto artificialmente, attraverso la manipolazione del mercato, il potere d'acquisto del dollaro statunitense. 
Dato interessante è l'abolizione del reparto speciale FSE (Exchange Stabilization Fund) da parte governo degli Stati Uniti,  - reparto che aveva il compito di ridurre i prezzi di oro al fine di stabilizzare il tasso di cambio del dollaro USA.
Nel mondo finanziario è ormai assunto come dogma il fatto che l'oro sia l'antidollaro.

- Nel 2014, il presidente russo, Vladimir Putin, aprì una "finestra dell'oro", senza prestare attenzione a quello che pensano e dicono da Washington.
Adesso è l'Occidente che deve realizzare degli sforzi e dedicare risorse per fermare il cambio oro con petrolio per, in questo modo, da una parte distorcere la realtà economica esistente a favore del dollaro statunitense, e dall'altro, tentare di distruggere l'economia russa che non vuole giocare nel ruolo di vassallo obbediente dell'Occidente.
In questo momento, gli attivi come oro e petrolio sono stati indeboliti artificialmente e si trovano eccessivamente svalorizzati rispetto al dollaro statunitense.
Qual'è la conseguenza di questo enorme sforzo economico da parte dell'Occidente? Putin vende risorse energetiche russe in cambio di dollari artificialmente "gonfiati" e immediatamente compra oro, il cui prezzo è artificialmente ribassato di fronte allo stesso dollaro. Tutto questo grazie ai sopracitati sforzi dell'Occidente!

Dunque, in cambio di petrolio, gas e uranio di Russia, l'occidente paga dollari statunitensi, il cui valore è "gonfiato" artificialmente di fronte al petrolio, e la stessa Russia compra oro, il cui prezzo è ridotto artificialmente dallo stesso Occidente. Putin utilizza il dollaro solo per acquistare l'oro fisico dall'Occidente.
Questo è realmente una brillante tattica economica di Putin che pone l'Occidente, guidato dagli USA, nella posizione di un serpente aggressivo che divora se stessa mangiandosi la coda.
L'idea di questa trappola economica contro l'Occidente probabilmente non è stata di Putin. La cosa più probabile è che l'idea sia stata del suo consigliere in temi economici, l'accademicoGlaziev.
Proprio per questo motivo, Glaziev, funzionario  di  governo, insieme a molti uomini d'affari russi,  risulta iscritto da Washington nella lista delle persone sanzionate da parte dell'Occidente.
Da notare che le  idee di Glaziev, brillantemente messe in pratica da Putin, contano con l'appoggio totale dei suoi colleghi della Cina di Xi Jinping.
Particolarmente interessante in questo contesto la dichiarazione dello scorso novembre della prima vicepresidente della Banca centrale della Federazione Russa, Ksenia Yudaeva, che ha enfatizzato il fatto che la banca Centrale Russa può utilizzare l'oro delle sue riserve per pagare tutte le importazioni se fosse necessario.





Ovviamente in termini di sanzioni da parte del mondo occidentale, questa dichiarazione si dirige ai BRICS e specialmente alla Cina.Per l Cina, la volontà della Russia di pagare beni con oro occidentale è molto conveniente. Ecco spiegato perché.
La Cina ha recentemente annunciato la sua intenzione di aumentare le sue riserve d'oro espresse in dollari statunitensi. Tenendo in considerazione il crescente deficit commerciale tra gli USA e la Cina (l'attuale differenza è di cinque volte a favore della Cina), questa dichiarazione si traduce nel linguaggio finanziario come: la Cina smetterà di vendere i suoi prodotti in cambio di dollari.
La domanda  no è: la Cina si negherà letteralmente a vendere i suoi beni in cambio di dollari statunitensi? La Cina ovviamente, continuerà ad accettare dollari USA come mezzo provvisorio di pagamento per i propri prodotti. Il punto è che, ricevendo dollari, la Cina cercherà immediatamente di disfarsene e di sostituire il dollaro nella struttura delle sue riserve, con oro o un'altra cosa.

Il contrario sarebbe insensato  per le autorità monetarie della Repubblica popolare Cinese. Cioè, la Cina non comprerà più dollari di quanti ne riceve vendendo i suoi prodotti. Per tanto, la Cina, rimpiazzerà tutti i dollari che riceverà in cambio dei suoi prodotti, non solo dagli USA ma anche, in generale, da tutto il mondo con un'altra cosa: la Cina non vuole aumentare, in pratica, le sue riserve monetarie misurate in dollari. Qui sorge la domanda più interessante: con cosa pensa la Cina di rimpiazzare le sue eccedenze in dollari? Con che tipo di moneta o attivo? L'attuale analisidella politica monetaria della cina mostra che la cosa più probabile è che i dollari provenienti dal commercio , o una parte significativa di questi, la Cina li rimpiazzerà, e di fatto lo sta già facendo, per oro fisico.



Recentemente, nei mezzi di comunicazione, sono apparse notizie che vanno nella direzione opposta. Approfittando della caduta del prezzo dell'oro nel mercato mondiale, la Banca popolare Cinese, potrebbe aver comprato grandi quantità di questo metallo nel tentativo di diversificare le sue riserve, suggeriscono alcuni esperti.
La Banca popolare Cinese assicura che le riserve d'oro della nazione si situano in 1054 tonnellate. Senza dubbio, diversi analisti assicurano che il gigante asiatico sta comprando oro clandestinamente. Uno di questi è Alasdair Macleod, articolista del sito web Gold Money.
Secondo la sua opinione, la domanda d'oro della Cina ha raggiunto nel 2013 le 4.843 tonnellate, quasi quattro volte la quantità contabilizzata ufficialmente dalla Associazione Cinese dell'oro.
Da parta sua, l'analista Koos Jansen, asserisce che la quantità ufficiale di 1054 tonnellate d'oro è una grande sottostima, come scrive nel portale Want China Times. A suo giudizio, la Cina si  proposta dominare il mercato aurifero è ci sta riuscendo, sopratutto grazie alle banche centrali occidentali. Allo stesso modo indica che il paese asiatico ha importato tra le 8.00 e le 9.000 tonnellate d'oro a partire dal 1995. Se questa quantità fosse stata messo sotto la custodia della Banca Popolare cinese, la cifra ufficiale delle riserve d'oro della China sarebbe pari al livello di quella dichiarata dagli USA.
Sotto questo punto di vista, le relazioni Russia - Cina sono estremamente buone tante per Mosca come per Pechino. La Russia compra beni direttamente dalla Cina, pagando in oro al suo prezzo attuale e la Cina compra energia Russa pagando con oro al suo prezzo attuale. In questa complicità tra Russia e Cina sono compresi i prodotti cinesi, l'energia russae l'oro come metodo di pagamento. al di fuori di questa complicità è rimasto il dollaro USA: questo dovuto al fatto che il dollaro non è altro che uno strumento finanziario intermedio e i due soci hanno deciso di escluderlo.
L'enfasi nel termine "oro fisico" vene fatta perché, in cambio della sua energia, la Russia ritira dall'Occidente l'oro, però solo in forma di oro fisico, al posto di oro su carta.Altrettanto fa la Cina, ritirando dall'occidente oro fisico come mezzo di pagamento per l'invio dei suoi prodotti.
L'Occidente sperava che la Russia e la Cina accettassero come pagamento per la loro energia e altri i tipi di beni quello che viene definito Shitcoin (oro di carta), però Russia e Cina non lo hanno accettato come mezzo di pagamento finale e hanno dimostrato interesse solo per l'oro fisico.
Con l'applicazione del meccanismo di ritiro attiva dell'oro artificialmente ribassato nel mercato occidentale in cambio dell'altro attivo finanziario artificialmente rialzato ( il dollaro USA), Putin ha iniziato il conto alla rovescia della egemonia mondiale del petroldollaro.
Pertanto, Putin sta mettendo l'Occidente contro le corde allontanandolo da qualsiasi prospettiva economica  positiva. L'Occidente può dedicare i suoi sforzi e le sue risorse per aumentare artificialmente il dollaro, ribassare i prezzi del petrolio e ridurre artificialmente la capacità d'acquisto dell'oro ma rimane un problema: le riserve di oro fisico a disposizione dell'occidente non sono illimitate. Dunque, più vengono svalutati il petrolio e l'oro rispetto al dollaro USA, più rapidamente l'Occidente perde l'oro delle sue riserve che non sono infinite.
Nella brillante partita economica di Putin, le riserve di oro fisico dell'Occidente stanno fluendo rapidamente verso la Russia, Cina, Brasile, Kazakistan e India, i Paesi del BRICS.  A partire da questo momento, l'occidente semplicemente non avrà tempo per fare niente contro la Russia di Putin mentre collassa il petroldollaro a livello mondiale.nella Scacchiera, la situazione nella quale Putin ha messo l'Occidente capeggiato dagli USA è chiamata " il tempo sta per scadere"
Il mondo Occidentale non aveva mai affrontato il tipo di eventi e fenomeni economici che stanno accadendo in questo momento. La  Russia, con la caduta dei prezzi del petrolio, compra rapidamente oro. Così facendo  la Russia si è convertita in una minaccia reale per l'esistenza del modello statunitense di dominazione mondiale attraverso il dollaro. 
Il principio più importante del modello del petroldollaro, che ha permesso ai Paesi occidentali capeggiati dagli USA di vivere sulle spalle del lavoro e delle risorse degli Paesi e Popoli, si basa nel FOMIN ( sistema monetario mondiale) nel quale domina il ruolo della moneta degli USA. Il ruolo del dollaro consiste nell'essere l'ultimo mezzo di pagamento. Questo significa che la moneta nazionale degli USA è l'ultimo deposito di attivi, che può essere scambiato per qualsiasi altro attivo. Quello che stanno facendo i Paesi del BRICS, con alla testa Russia e Cina, è n realtà cambiare il ruolo del dollaro nel sistema monetario mondiale. Da essere il mezzo definitivo di pagamento e di accumulazione di attivi, la moneta nazionale degli USA, dovuto all'azione congiunta di Mosca e Pechino, si sta convertendo in un semplice mezzo di pagamento. Il dollaro sarà usato solo come mezzo intermedio di scambio per altri prodotti e di fatto, l'attivo finanziario finale sarà l'oro. Il dollaro dunque si vede privato del suo ruolo come mezzo finale di pagamento e accumulazione di attivi, eliminando così il potere che aveva fino a questo momento nell'economia mondiale.
Tradizionalmente, l'Occidente ha utilizzato due forme per eliminare le minacce al modello egemonico del petroldollaro nel mondo e , per tanto, continuare a mantenere un privilegio esorbitante per se stesso. Uno di questi metodi è consistito nell'incoraggiare, promuovere e finanziare le cosiddette " Rivoluzioni colorate"
Il secondo metodo applicato in generale dall'Occidente, se non funziona il primo, è l'aggressione militare.però nel caso della Russia, tutti e due i metodi sono per l'Occidente impossibili o inaccettabili. Perchè, per iniziare, la popolazione russa, a differenza di molti altri Paesi, si è negata sistematicamente a inter cambiare le sue libertà e il futuro dei suoi figli, per le "perline" dell'ovest ottenibili in questo momento. Questo risulta evidente vedendo la popolarità record di Putin, segnalata regolarmente per i mezzi di comunicazione occidentali. L'oppositore di Putin, protetto da Washington, Navalny, amico personale del senatore McCain, è percepito per il 98% della popolazione russa unicamente come un vassallo di  Washington e un traditore degli interessi nazionali. Quindi, qualsiasi rivoluzione colorata in Russia, visto poi le ultime decisioni legislative, sarebbe un fallimento sicuro per i guerrafondai occidentali. Riguardo alla seconda forma tradizionale usata dall'Occidente, l'aggressione militare diretta, la Russia certamente non è la Yugoslavia, ne Irak, ne Libia. Qualsiasi operazione militare non nucleare contro la Russia, nel territorio russo, è condannata ad una schiacciante disfatta e i generali del Pentagono, nell'esercizio della loro leadership all'interno della Nato, sono ben coscienti di questo. Allo stesso modo, non ci sono prospettive per un attacco nucleare contro la Russia, anche includendo il concetto del cosiddetto "attacco nucleare preventivo". La Nato semplicemente non vede tecnicamente possibile dare un colpo tale da disarmare completamente il potenziale nucleare della Russia nelle sue molteplici forme. La massiva rappresaglia nucleare che seguirebbe contro le potenze nemiche aggreditrici rende questa opzione non percorribile e la capacità nucleare totale russa sarebbe sufficiente per far si che i vivi invidino i morti. In conclusione, una guerra nucleare con un Paese come Russia è , di principio, inutile per far fronte ai problemi del collasso mondiale del petroldollaro.
Gli economisti occidentali senza dubbio sono coscienti della profondità della tragedia e di quanto sia disperatala situazione a causa della trappola economica di Putin con l'oro. In effetti, dai tempi degli accordi Bretton Woods, la regola dell'oro, o meglio della economia era: chi possiede più oro, stabilisce le regole. Su questo punto però l'Occidente non parla e rimane in silenzio. Silenzio... perché non sa come trovare una via d'uscita a questa situazione. E anche perché, forse, se venissero spiegati all'opinione pubblica i dettagli del disastro economico in corso, la gente potrebbe chiedersi se sia necessario mantenere l comando i sostenitori della egemonia mondiale del petroldollaro
Per tanto:
- Quanto tempo potrà sostenere l'Occidente la compravendita di petrolio e gas russo in cambio di oro fisico?
- Che succederà con il petroldollaro USA dopo che l'Occidente sarà costretto a utilizzare solo oro fisico per pagare petrolio, gas e uranio russi così come per pagare i prodotti venduti dalla Cina?
Le risposte a queste domande, apparentemente semplici, nessuno le conosce oggigiorno in Occidente. Questo si chiama SCACCO MATTO, compagni e compagne!

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