Incontro di oltre un'ora. Sfida del premier al segretario: 'Se vuoi, sfiduciami in direzione del partito'. Lega apre al leader Pd: 'Nessun no a priori'. Fi: 'Ribaltone? Sarebbe finimondo'. Sel: 'Mai con Alfano'.
E’ terminato a palazzo Chigi l’incontro – che somiglia molto a una resa dei conti – tra Enrico Letta e Matteo Renzi, che potrebbe essere decisivo per le sorti del governo nato ad aprile dell’anno scorso. Un acceso scambio di battute tra i due, raccontano i fedelissimi, c’è già stato ieri sera, quando si sono fatte via via più insistenti le voci che davano il segretario del Pd pronto a scalzare il premier e a prendere in mano l’azione di governo. Nell’incontro Letta vorrebbe illustrare al segretario del Pd prima che a tutti gli altri i contenuti di quel patto di coalizione in grado “di convincere tutti, compreso il Partito democratico” e giocarsi così l’ultima chance di rimanere alla guida del governo. Patto che poi il presidente del consiglio dovrebbe presentare pubblicamente in una conferenza stampa.......
La “staffetta” divide il mondo politico, ma il segretario Pd incassa l’inatteso ok della Lega nord: “Vogliamo chiedergli che cosa vuole fare”, afferma il segretario Matteo Salvini. “Non diciamo no a priori. Ma se saranno solo chiacchiere faremo la guerra parlamentare”. Nettamente contraria la posizione di Forza Italia, benché i retroscenisti politici siano divisi nel valutare l’atteggiamento di Silvio Berlusconi,
che potrebbe anche gioire dell’affossamento di Letta e della
sostanziale sconfitta di Napolitano. “Se domani la direzione del Pd
togliesse la fiducia a Letta e proponesse Renzi come premier
succederebbe il finimondo”, afferma il capogruppo alla Camera Renato Brunetta.
“Ci sarebbe il ribaltone, un ennesimo ribaltone di palazzo prodotto dal
Pd che sta scaricando sulle istituzioni le proprie tensioni interne”.
Scelta civica conferma intanto la rottura con Letta: “Da tempo chiediamo che il governo riparta con un patto di coalizione serio, che si ricominci a governare bene, cosa che però non sta avvenendo”, spiega il capogruppo alla Camera Andrea Romano. “Se la ripartenza passa anche per la messa in gioco della figura più importante del Pd, che oggi è Matteo Renzi, si riparta. Ma così non si può più andare avanti”. Nel Pd si agitano diverse anime, tra chi teme che un’esperienza di governo non benedetta dalle urne possa bruciare il cavallo vincente Renzi e chi, nell’opposizione interna, magari lo spera. “Renzi non può tirarsi indietro” anche se “certamente la situazione è piena di rischi”, osserva il ministro Graziano Delrio a La telefonata di Canale 5. “Ma il problema non è quello che conviene a Renzi ma quello che conviene al Paese”.
CRONACA ORA PER ORA
13.54 - Camusso: “Problema non chi c’è ma cosa si sceglie”
“E’ un momento di scelta. Il problema non è chi la fa ma cosa si sceglie”: così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso ha risposto ai cronisti che le chiedevano un commento sull’ipotesi di staffetta tra Letta e Renzi al Governo. “Non vedo differenze – ha detto – tra i governo Berlusconi, Monti e Letta. Nuove tasse, no sviluppo e scelte che hanno aumentato la recessione. Ci vuole discontinuità. Bisogna fare cose che non si sono fatte come ridurre le tasse sul lavoro e sulle imprese”.
13.52 – Governo, la Cei: “Le urgenze della gente sono la priorità”
Il momento di incertezza politica “mi preoccupa ma non sono scoraggiato. Mi auguro che chi provoca o cavalca queste incertezze tenga conto anche delle urgenze vere, rispetto alle urgenze della gente non debbono prevalere altri meccanismi”. Lo ha detto all’ANSA il segretario generale Cei, mons. Nunzio Galantino a margine di un convegno sul Concordato.
13.32 – Vendola: “Renzi? Prima capiamo dove ha sbagliato Letta”
“Francamente non provo nessuna passione per questa contesa, se non capisco di cosa parlano e per cosa litigano. Se la discussione é su come contestare Bruxelles, su come rimettere al centro il welfare, su come rilanciare la politica industriale, io capisco, altrimenti non ho il vocabolario per capire perché c’è questa crisi”. Lo ha detto il leader di Sel, Nichi Vendola, commentando con i giornalisti la possibile staffetta Letta-Renzi. “C’è la paralisi del governo Letta? – ha chiesto Vendola – Allora discutiamo di questo. Perché c’è la paralisi? Che politica, che proposta, che agenda di governo ha messo in piedi?”, ha chiesto infine il leader di Sel.
13.21 – Renzi incontra i “fedelissimi”
Dopo il faccia a faccia a Palazzo Chigi con il premier Enrico Letta, Matteo Renzi è nella sede del Pd riunito insieme ai fedelissimi: il portavoce della segreteria Lorenzo Guerini, il responsabile organizzazione Luca Lotti, il responsabile Enti locali Stefano Bonaccini, il responsabile riforme Maria Elena Boschi, quella per il lavoro Marianna Madia e il ministro Graziano Delrio.
13.21 – Fonti Palazzo Chigi: “Letta e Renzi su proprie posizioni”
Il premier Enrico Letta e il leader del Pd Matteo Renzi sono rimasti, rispettivamente, sulle proprie posizioni. E’ quello che trapela da fonti di Palazzo Chigi al termine dell’incontro di stamattina nella sede del governo.
13.11 – Nel pomeriggio conferenza stampa di Letta
E’ prevista tra le 17 e le 18 la conferenza stampa del premier Enrico Letta, dopo l’incontro durato oltre un’ora con il segretario del Pd Matteo Renzi.
12.59 – Saccomanni: “Io in un nuovo governo? Se qualcuno me lo chiede”
Il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, è disponibile a restare in un eventuale nuovo esecutivo. “Vediamo cosa succede, mi pare di aver già dato in passato la mia disponibilità, ma qualcuno me lo deve chiedere”, ha risposto a una domanda sul suo futuro nella squadra di Governo.
12.58 – Renzi al Nazareno dopo l’incontro con Letta
Il segretario del Pd Matteo Renzi è appena arrivato al Nazareno dopo aver incontrato a palazzo Chigi il premier Enrico Letta. Il sindaco di Firenze è arrivato alla guida della smart blu del deputato Pd Ernesto Carbone, che lo ha accompagnato.
12.56 – Governo, Saccomanni: “Avanti misure,non importa chi lo fa”
Si deve “andare avanti con il lavoro intrapreso in questi mesi. Se lo portiamo avanti noi o qualcun altro ha poca importanza, l’importante è che si prosegua”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, in merito alle fibrillazioni del Governo.
12.48 – Terminato l’incontro Letta-Renzi
E’ terminato dopo circa un’ora l’incontro tra il premier Enrico Letta e il segretario del Pd, Matteo Renzi. Il sindaco ha lasciato Palazzo Chigi a bordo della Smart con cui era arrivato.
12.21 – Ferrara (Sel): “Noi discutiamo di contenuti, non poltrone con centrodestra”
“Le ricostruzioni giornalistiche di alcuni giornali per cui pezzi di Sel, me compreso, sarebbero pronti a pronti a governare con Renzi in contrapposizione ad altri, è del tutto fantasiosa e priva di fondamento”. Lo afferma l’esponente di Sel Ciccio Ferrara, fino al congresso di Sel di qualche settimana fa, coordinatore della segreteria nazionale. “Siamo disponibili a discutere di contenuti e programmi, non certo ad occupare poltrone insieme al centrodestra, o fare da semplici spettatori”.
12.12 – Civati (Pd): “Ministro? Assolutamente no, io contrario a staffetta”
“Leggo parecchi articoli in cui sarei nominato come ministro della Repubblica. Ringrazio perché fa sempre piacere essere citati, ma le notizie riportate sui principali quotidiani non hanno alcun fondamento, almeno nel mio caso”. Lo scrive nel suo blog il deputato Pd Pippo Civati, aggiungendo: “Non partecipo in nessun modo al toto ministri, né sono stato coinvolto da nessuno in questi giorni di consultazioni molto convulsi”. Per Civati, candidato alle primarie che hanno incoronato segretario Matteo Renzi, la ‘staffettà tra Letta e il sindaco di Firenze sarebbe “un errore, soprattutto se la maggioranza rimarrà la stessa e addirittura se avrà l’obiettivo di durare fino al 2018.
12.03 - Tabacci a Renzi-Letta: “Imitino Fanfani-Andreotti”
Renzi e Letta “trovino un punto d’incontro”, come in passato hanno fatto Fanfani e Andreotti. E’ l’auspicio di Bruno Tabacci, presidente di Centro Democratico, ospite di Giovanni Minoli a Mix24 su Radio 24.
11.41 – Airaudo (Sel): “Appoggiamo Renzi solo se scarica Alfano”
“Mi sembra che i renziani manifestano un nuovo entusiasmo e mi pare di capire che devono solo convincere Letta. Noi non appoggeremo un governo Renzi a meno che Renzi non scarichi Alfano. Alfano è diversamente berlusconiano e i ministri di Alfano sono berlusconiani doc. Se Renzi non scarica Alfano, noi continueremo a stare all’opposizione. Renzi ha usato tempo per raccogliere le forze e stringere Letta, che appare un uomo solo”. Lo ha dichiarato Giorgio Airaudo (Sel), intervenendo a Tgcom24.
11.29 – Incontro Letta-Renzi a Palazzo Chigi
Matteo Renzi è arrivato a PalazzoChigi per un incontro con il premier Enrico Letta. Renzi è arrivato alla guida di una Smart blu.
11.04 – Salvini (Lega): “Non diciamo no a priori a Renzi”
“Vogliamo chiedergli cosa vuole fare.Non diciamo no a priori”. Così il segretario della Lega Matteo Salvini, arrivando a un incontro con la stampa estera, replica a chi gli chiede di un eventuale Governo Renzi. “Ma se saranno solo chiacchiere – aggiunge – faremo la guerra parlamentare”.
10.55 – Delrio (Pd): “Renzi non può tirarsi indietro ma rischia”
“Renzi non può tirarsi indietro”anche se “certamente la situazione è piena di rischi. Ma il problema non è quello che conviene a Renzi ma quello che conviene al Paese”. Lo afferma il ministro degli Affari regionali Graziano Delrio nel corso de ‘La Telefonatà di Belpietro su Canale 5.
10.28 – Brunetta (Fi): “Se Renzi premier riforme a rischio”
“Berlusconi ha fatto un grandissimo accordo istituzionale per le regole, ma non per il governo. Con un governo Renzi dove andrà a finire l’accordo per la legge elettorale e l’accordo per le riforme istituzionali?”. Così il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta, intervistato da Radio Capital, evidenzia come in questo caso infatti si genererebbe un “corto circuito che non può andare da nessuna parte”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/12/governo-in-mattinata-a-palazzo-chigi-la-resa-dei-conti-tra-renzi-e-letta/878024/E’ terminato a palazzo Chigi l’incontro – che somiglia molto a una resa dei conti – tra Enrico Letta e Matteo Renzi, che potrebbe essere decisivo per le sorti del governo nato ad aprile dell’anno scorso. Un acceso scambio di battute tra i due, raccontano i fedelissimi, c’è già stato ieri sera, quando si sono fatte via via più insistenti le voci che davano il segretario del Pd pronto a scalzare il premier e a prendere in mano l’azione di governo. Nell’incontro Letta vorrebbe illustrare al segretario del Pd prima che a tutti gli altri i contenuti di quel patto di coalizione in grado “di convincere tutti, compreso il Partito democratico” e giocarsi così l’ultima chance di rimanere alla guida del governo. Patto che poi il presidente del consiglio dovrebbe presentare pubblicamente in una conferenza stampa.......
Scelta civica conferma intanto la rottura con Letta: “Da tempo chiediamo che il governo riparta con un patto di coalizione serio, che si ricominci a governare bene, cosa che però non sta avvenendo”, spiega il capogruppo alla Camera Andrea Romano. “Se la ripartenza passa anche per la messa in gioco della figura più importante del Pd, che oggi è Matteo Renzi, si riparta. Ma così non si può più andare avanti”. Nel Pd si agitano diverse anime, tra chi teme che un’esperienza di governo non benedetta dalle urne possa bruciare il cavallo vincente Renzi e chi, nell’opposizione interna, magari lo spera. “Renzi non può tirarsi indietro” anche se “certamente la situazione è piena di rischi”, osserva il ministro Graziano Delrio a La telefonata di Canale 5. “Ma il problema non è quello che conviene a Renzi ma quello che conviene al Paese”.
CRONACA ORA PER ORA
13.54 - Camusso: “Problema non chi c’è ma cosa si sceglie”
“E’ un momento di scelta. Il problema non è chi la fa ma cosa si sceglie”: così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso ha risposto ai cronisti che le chiedevano un commento sull’ipotesi di staffetta tra Letta e Renzi al Governo. “Non vedo differenze – ha detto – tra i governo Berlusconi, Monti e Letta. Nuove tasse, no sviluppo e scelte che hanno aumentato la recessione. Ci vuole discontinuità. Bisogna fare cose che non si sono fatte come ridurre le tasse sul lavoro e sulle imprese”.
13.52 – Governo, la Cei: “Le urgenze della gente sono la priorità”
Il momento di incertezza politica “mi preoccupa ma non sono scoraggiato. Mi auguro che chi provoca o cavalca queste incertezze tenga conto anche delle urgenze vere, rispetto alle urgenze della gente non debbono prevalere altri meccanismi”. Lo ha detto all’ANSA il segretario generale Cei, mons. Nunzio Galantino a margine di un convegno sul Concordato.
13.32 – Vendola: “Renzi? Prima capiamo dove ha sbagliato Letta”
“Francamente non provo nessuna passione per questa contesa, se non capisco di cosa parlano e per cosa litigano. Se la discussione é su come contestare Bruxelles, su come rimettere al centro il welfare, su come rilanciare la politica industriale, io capisco, altrimenti non ho il vocabolario per capire perché c’è questa crisi”. Lo ha detto il leader di Sel, Nichi Vendola, commentando con i giornalisti la possibile staffetta Letta-Renzi. “C’è la paralisi del governo Letta? – ha chiesto Vendola – Allora discutiamo di questo. Perché c’è la paralisi? Che politica, che proposta, che agenda di governo ha messo in piedi?”, ha chiesto infine il leader di Sel.
13.21 – Renzi incontra i “fedelissimi”
Dopo il faccia a faccia a Palazzo Chigi con il premier Enrico Letta, Matteo Renzi è nella sede del Pd riunito insieme ai fedelissimi: il portavoce della segreteria Lorenzo Guerini, il responsabile organizzazione Luca Lotti, il responsabile Enti locali Stefano Bonaccini, il responsabile riforme Maria Elena Boschi, quella per il lavoro Marianna Madia e il ministro Graziano Delrio.
13.21 – Fonti Palazzo Chigi: “Letta e Renzi su proprie posizioni”
Il premier Enrico Letta e il leader del Pd Matteo Renzi sono rimasti, rispettivamente, sulle proprie posizioni. E’ quello che trapela da fonti di Palazzo Chigi al termine dell’incontro di stamattina nella sede del governo.
13.11 – Nel pomeriggio conferenza stampa di Letta
E’ prevista tra le 17 e le 18 la conferenza stampa del premier Enrico Letta, dopo l’incontro durato oltre un’ora con il segretario del Pd Matteo Renzi.
12.59 – Saccomanni: “Io in un nuovo governo? Se qualcuno me lo chiede”
Il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, è disponibile a restare in un eventuale nuovo esecutivo. “Vediamo cosa succede, mi pare di aver già dato in passato la mia disponibilità, ma qualcuno me lo deve chiedere”, ha risposto a una domanda sul suo futuro nella squadra di Governo.
12.58 – Renzi al Nazareno dopo l’incontro con Letta
Il segretario del Pd Matteo Renzi è appena arrivato al Nazareno dopo aver incontrato a palazzo Chigi il premier Enrico Letta. Il sindaco di Firenze è arrivato alla guida della smart blu del deputato Pd Ernesto Carbone, che lo ha accompagnato.
12.56 – Governo, Saccomanni: “Avanti misure,non importa chi lo fa”
Si deve “andare avanti con il lavoro intrapreso in questi mesi. Se lo portiamo avanti noi o qualcun altro ha poca importanza, l’importante è che si prosegua”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, in merito alle fibrillazioni del Governo.
12.48 – Terminato l’incontro Letta-Renzi
E’ terminato dopo circa un’ora l’incontro tra il premier Enrico Letta e il segretario del Pd, Matteo Renzi. Il sindaco ha lasciato Palazzo Chigi a bordo della Smart con cui era arrivato.
12.21 – Ferrara (Sel): “Noi discutiamo di contenuti, non poltrone con centrodestra”
“Le ricostruzioni giornalistiche di alcuni giornali per cui pezzi di Sel, me compreso, sarebbero pronti a pronti a governare con Renzi in contrapposizione ad altri, è del tutto fantasiosa e priva di fondamento”. Lo afferma l’esponente di Sel Ciccio Ferrara, fino al congresso di Sel di qualche settimana fa, coordinatore della segreteria nazionale. “Siamo disponibili a discutere di contenuti e programmi, non certo ad occupare poltrone insieme al centrodestra, o fare da semplici spettatori”.
12.12 – Civati (Pd): “Ministro? Assolutamente no, io contrario a staffetta”
“Leggo parecchi articoli in cui sarei nominato come ministro della Repubblica. Ringrazio perché fa sempre piacere essere citati, ma le notizie riportate sui principali quotidiani non hanno alcun fondamento, almeno nel mio caso”. Lo scrive nel suo blog il deputato Pd Pippo Civati, aggiungendo: “Non partecipo in nessun modo al toto ministri, né sono stato coinvolto da nessuno in questi giorni di consultazioni molto convulsi”. Per Civati, candidato alle primarie che hanno incoronato segretario Matteo Renzi, la ‘staffettà tra Letta e il sindaco di Firenze sarebbe “un errore, soprattutto se la maggioranza rimarrà la stessa e addirittura se avrà l’obiettivo di durare fino al 2018.
12.03 - Tabacci a Renzi-Letta: “Imitino Fanfani-Andreotti”
Renzi e Letta “trovino un punto d’incontro”, come in passato hanno fatto Fanfani e Andreotti. E’ l’auspicio di Bruno Tabacci, presidente di Centro Democratico, ospite di Giovanni Minoli a Mix24 su Radio 24.
11.41 – Airaudo (Sel): “Appoggiamo Renzi solo se scarica Alfano”
“Mi sembra che i renziani manifestano un nuovo entusiasmo e mi pare di capire che devono solo convincere Letta. Noi non appoggeremo un governo Renzi a meno che Renzi non scarichi Alfano. Alfano è diversamente berlusconiano e i ministri di Alfano sono berlusconiani doc. Se Renzi non scarica Alfano, noi continueremo a stare all’opposizione. Renzi ha usato tempo per raccogliere le forze e stringere Letta, che appare un uomo solo”. Lo ha dichiarato Giorgio Airaudo (Sel), intervenendo a Tgcom24.
11.29 – Incontro Letta-Renzi a Palazzo Chigi
Matteo Renzi è arrivato a PalazzoChigi per un incontro con il premier Enrico Letta. Renzi è arrivato alla guida di una Smart blu.
11.04 – Salvini (Lega): “Non diciamo no a priori a Renzi”
“Vogliamo chiedergli cosa vuole fare.Non diciamo no a priori”. Così il segretario della Lega Matteo Salvini, arrivando a un incontro con la stampa estera, replica a chi gli chiede di un eventuale Governo Renzi. “Ma se saranno solo chiacchiere – aggiunge – faremo la guerra parlamentare”.
10.55 – Delrio (Pd): “Renzi non può tirarsi indietro ma rischia”
“Renzi non può tirarsi indietro”anche se “certamente la situazione è piena di rischi. Ma il problema non è quello che conviene a Renzi ma quello che conviene al Paese”. Lo afferma il ministro degli Affari regionali Graziano Delrio nel corso de ‘La Telefonatà di Belpietro su Canale 5.
10.28 – Brunetta (Fi): “Se Renzi premier riforme a rischio”
“Berlusconi ha fatto un grandissimo accordo istituzionale per le regole, ma non per il governo. Con un governo Renzi dove andrà a finire l’accordo per la legge elettorale e l’accordo per le riforme istituzionali?”. Così il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta, intervistato da Radio Capital, evidenzia come in questo caso infatti si genererebbe un “corto circuito che non può andare da nessuna parte”.
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