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domenica 8 dicembre 2013

Porcellum, Napolitano: “D’accordo con Zagrebelsky, Camere legittime”...no, Zagrabelsky, non ha detto questo!

 

PS: Dispiace leggere che la più alta carica istituzionale d'Italia, non riesca a leggere e capire, e dice: “D’accordo con Zagrebelsky, Camere legittime”.......mentre : "Il costituzionalista, Zagrabelsy,  spiega che il Parlamento, a seguito della pronuncia della Corte Costituzionale è "delegittimato, ma non annullato"....quindi "!il Parlamento , Camera dei Deputati..."è deligittimato" Zagrabelsky ha detto" che il Parlamento, non è annullato"....diteglielo al Presidente che forse ha capito male....o meglio, ...Zagrabelsky non si è spiegato bene!
umberto marabese
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Il Capo dello Stato concorda con il costituzionalista che, in un'intervista a Repubblica, spiega che il Parlamento, a seguito della pronuncia della Corte Costituzionale è "delegittimato, ma non annullato".
La Consulta boccia il premio di maggioranza e le liste bloccate della legge elettorale, ma il Parlamento è legittimo. Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano risponde ai giornalisti da Milano, dove si trovava per Prima della Scala, e si dice d’accordo con il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky. “Apprezzo molto la sua risposta di oggi – ha detto – gli argomenti dal punto di vista politico e istituzionale sono inoppugnabili e vanno nella direzione opposta” di chi dice che il Parlamento è delegittimato. Ieri sul blog di Beppe Grillo è comparso un blog che additava come “abusivi” da “fermare agli ingressi” tutti i 150 parlamentari entrati alla Camera grazie al premio di maggioranza, la cui entità è uno dei punti contestati dalla Consulta.......


Il costituzionalista, in un’intervista su Repubblica, spiega che il Parlamento, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale, “è delegittimato, ma non annullato”. Inoltre, la sentenza ha effetto dal momento della pubblicazione, prevista entro qualche settimana. I parlamentari eletti a febbraio non sono stati ancora convalidati formalmente dalle commissioni delle Camere di appartenenza, dunque si potrebbe porre un problema per quelli che ce l’hanno fatta grazie al premio. Anche se in realtà la Corte colpsce alla radice l’impianto del Porcellum, contestando anche l’impossibilità di esprimere una preferenza, dunque gli abusivi potrebbero essere tutti gli eletti.
Ma è solo un paradosso, secondo Zagreebelsky: i cosiddetti “abusivi”, sostiene il costituzionalista, “non potrebbero essere sostituiti da altri tra quelli non eletti, perché anche la loro elezione potrebbe essere illegittima” visto che la Consulta ha bocciato anche il criterio delle liste bloccate e non solo il premio di maggioranza. “Ma – puntualizza – è proprio qui che dovrebbe valere il principio di continuità dello Stato“. Vale a dire che la bocciatura della legge elettorale (in vigore da ben tre legislature) non può portare, ragiona Zagrebelsky, all’annullamento delle istituzioni che ne sono il frutto, pena il caos totale. Una tesi sulla stessa lunghezza d’onda del giurista e “saggio” Valerio Onida – anche lui citato positivamente da Napolitano – secondo il quale “la pronuncia di incostituzionalità colpirà la legge elettorale, non gli atti che hanno condotto alla formazione delle Camere”.
“Ci si è cacciati in un vicolo cieco – spiega  - del quale è difficile vedere l’uscita. Possiamo prevedere che ci sguazzeranno a lungo politici, politicanti, giuristi, azzeccagarbugli. Cerco di non far la fine di questi ultimi. Siamo forse alla fine di un ciclo”. La sentenza, dice, “è forse la decisione più legislativa che la Corte abbia mai pronunciato” e “ci riporta alla Prima Repubblica“. Per Zagrebelsky, c’ stato uno schiaffo della Corte Costituzionale al Parlamento, “ma forse finirà tutto lì”.
In sostanza, secondo il costituzionalista, “si può ragionare così: l’elezione di febbraio è un fatto concluso, sotto la vigenza di quella legge. Quindi la giunta per le elezioni non dovrebbe fare altro che trarre le conclusioni di quella elezione. Portando a termine la vicenda elettorale, secondo la legge vigente allora. Oppure – continua – si potrebbe dire che la giunta, nel convalidare o non convalidare, non può applicare la legge vecchia e deve tener conto di quella nuova”. Per il giurista “questa seconda soluzione porterebbe al caos”. Convinto della legittimità del Parlamento anche Valerio Onida, ex presidente della Consulta, che ieri dalle pagine di alcuni quotidiani dichiarava: “La pronuncia di incostituzionalità colpirà la legge elettorale, non gli atti che hanno condotto alla formazione delle Camere”.
In un’altra intervista rilasciata all’Unità, Zagrebelsky interviene sugli attacchi del Movimento 5 Stelle verso i giornalisti: “Chiunque ha diritto di recriminare su ciò che viene scritto dai giornali. Ma per reagire a presunte distorsioni, o anche a diffamazioni, la strada non è certo quella delle liste di proscrizione”.--------------------
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/08/porcellum-napolitano-daccordo-con-zagrebelsky-camere-legittime/805194/

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