Fonte: http://ansa.it/web/notizie/postit/specialepresidentedellarepubblica/2013/04/19/Meloni-Renzi-nostalgico-prima-repubblica_8578668.html
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Leader M5S: 'A Napolitano non resta che sciogliere Camere e non farsi più vedere in giro'
Napolitano "dal Quirinale non lo smuove nessuno". Il fatto che "sia
stato eletto due volte con il Porcellum e sia un presidente
incostituzionale al quadrato non lo turba. L'unico atto degno che gli
rimane è tornare al Mattarellum (basta un voto in Aula), sciogliere le
Camere e non farsi più vedere in giro". Lo afferma Beppe Grillo.
"Napolitano è un dogma. Habemus papam - scrive Beppe Grillo sul suo
blog, in un post dal titolo 'L'infallibilità di Napolitano' - Il pastore
quirinalizio ha acquisito motu proprio l'infallibilità papale in
materia elettorale e costituzionale. Se Napoleone fu incoronato re
d'Italia nel Duomo di Milano, Napolitano è stato incoronato due volte
dal 'porcellum cum gaudio'. Con il grande corso condivide il motto 'La
corona è mia e guai a chi me la tocca'". Il leader del Movimento 5
Stelle sostiene che dopo la bocciatura del Porcellum da parte della
Consulta, Giorgio Napolitano sia un "presidente incostituzionale"........
Ma questo "non lo turba", "anzi, lo incoraggia a pontificare 'La
Corte Costituzionale non ha delegittimato l'attuale Parlamento', infatti
la Corte ha solo bocciato il premio di maggioranza e la mancanza di
preferenze su cui si regge questo Parlamento ignobile e mercificato,
come nel Medioevo avvenne per la vendita delle indulgenze". "Solo
Napolitano - insiste Grillo - può dire ciò che è o ciò che non è
legittimo. 'Il Parlamento attuale può ben approvare in qualsiasi momento
la legge elettorale'. Un parlamento illegittimo con schiere di nominati
e un premio di maggioranza abnorme che consente a un Governo
illegittimo presieduto da un ectoplasma come Letta può fare una nuova
legge elettorale? Degli abusivi della democrazia possono riformare il
Paese?", si meraviglia il leader M5S.
Brunetta, Napolitano sta scardinando Costituzione -
Napolitano "non ha né poteri né competenze circa la legittimazione del
Parlamento" e "non spetta al Quirinale interloquire sulla validazione
degli eletti e la completa composizione delle Aule". Lo dice il
capogruppo di FI Renato Brunetta. "Purtroppo, a forza di compensare,
sopperire e sostituirsi, si sta completamente scardinando la
Costituzione". Dice Brunetta: "Non solo il presidente della Repubblica
non ha né poteri né competenze circa la legittimazione del Parlamento.
Non solo non spetta al Quirinale interloquire sulla validazione degli
eletti e la completa composizione delle Aule. Ma c'è assai di più: la
Costituzione esclude un sovrapporsi di Parlamento e presidenza, al punto
che per l'elezione del presidente della Repubblica descrive un collegio
elettorale diverso dal Parlamento stesso, e nel caso in cui il
presidente voglia rivolgersi al Parlamento fissa uno e un solo
strumento: il messaggio alle Camere. Purtroppo, a forza di compensare,
sopperire e sostituirsi, si sta completamente scardinando la Carta
costituzionale".
Contro il Colle cresce l'ipotesi di un asse tra Forza Italia e M5S (VAI).
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