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lunedì 7 ottobre 2013
Decadenza, l'Annunziata difende Berlusconi: "Non va espulso dal Senato"
In un editoriale, la direttrice
dell'Huffingtonpost si mette dalla parate del Cav: "Scusate se lo dico,
ma non si tratta così un grande leader politico".
Lucia Annunziata sta con Silvio Berlusconi: "Un leader
politico come lui non può essere umilitao in questo modo". La difesa
d'ufficio arriva proprio da chi meno te lo aspetti. E l'Annunziata lo
sa. Così nel suo editoriale sull'Huffingtonpost pro-Silvio dal titolo "Non infierirò su Silvio Berlusconi. Perché non sono una fascista",
L'Annunziata esordisce mettendo le mani avanti: "So che molti di voi,
forse la maggior parte, non sarà d'accordo con quello che sto per
scrivere, ma tant'è". Poi inizia la difesa di Silvio: "Il fascista più
fascista di tutti è a mio parere quella pulsione interiore che ci fa
infierire sui nemici vinti. Credo di non avere bisogno di patenti per
dimostrare da che parte sono stata in questi venti anni, ma davanti alla
conclusione giudiziaria e politica di questo periodo non mi metterò fra
chi affonda la lama dell'insulto, della soddisfazione, e ancor meno
della volgarità, contro Silvio Berlusconi. Non trarrò piacere dalla condanna di nessuno". .........
"Non va espulso dal Parlamento" -
Ma al netto della condanna in Cassazione, la difesa dell'Annunziata è
sul fronte politico e soprattutto sul fronte decadenza dopo il voto
favorevole della Giunta per le elezioni: "Non mi sento nemmeno gratificata dal
fatto che un leader politico che ho sempre considerato nemico della
nostra democrazia - per i suoi conflitti di interesse e per il modo con
cui ha trasformato la politica immettendovi il peso del denaro - abbia
fatto questa fine politica in un modo così infamante. La giustizia ha
trionfato ma quando un leader politico fa questo tipo di fine non sta bene l'intero paese".
"Non sono fascista" - Poi il direttore dell'Huffingtonpost esce
allo scoperto e sottolinea come sia sbagliato far fuori il Cav dal
Parlamento: "Non infierirò sul destino di Berlusconi invece proprio
perché non sono per nulla ottimista. Perché - ripeto - un paese i cui
leader politici fanno questa fine (condannati per frode ed espulsi dai
ranghi del senato) non è un paese che sta bene, comunque. Perché penso
che il potere avuto da Silvio Berlusconi è un sintomo di qualcosa di
sbagliato di cui tutti, cittadini e non solo politici, abbiamo una corresponsabilità -
ed è guardare davvero dentro di noi e dentro questo periodo la via per
uscire davvero da venti anni di Guerra civile fredda". Infine la
confessione: "Ma soprattutto non infierirò su Silvio Berlusconi, perché
non sono un maramaldo, non amo i bulli, non mi piacciono le feste sul
corpo degli altri. Non sono una fascista, insomma". Peccato che per
vent'anni l'Annunziata abbia "sparato" sul Cav spesso solo con le
pallottole del pregiudizio, politico e personale...
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