Con Berlusconi fuori gioco tocca ai democrat governare come hanno sempre fatto: aumentando le tasse. E sarà il baratro. Prendiamo
atto della mobilitazione dei parlamentari Pdl finalizzata a recare
sollievo al leader azzoppato. È un segno di gratitudine nei confronti di
chi ha fondato il partito, lo ha portato in maggioranza, addirittura al
governo. Ci auguriamo che il centrodestra, in questo momento di
emergenza, ritrovi compattezza e la volontà di superare lo choc e
continuare con profitto l'attività politica, confermando di essere un
pilastro della democrazia. Quanto all'attuale posizione di Silvio
Berlusconi, non c'è che da aspettare. Ora la situazione è troppo confusa
e non lascia intravedere spiragli. Detto questo, siamo curiosi di
vedere cosa sarà capace di fare la sinistra che, per lustri, non ha
combinato niente, giustificando la propria inerzia in modo bizzarro:
tutti noi progressisti siamo stati bloccati in ogni iniziativa dalla
presenza ingombrante del Cavaliere.
Non importa se per 9 anni su 19
il pallino è stato in mano agli ex comunisti. Giova infatti ricordare
che Romano Prodi è stato due volte a Palazzo Chigi, una Massimo D'Alema,
una Giuliano Amato e non contiamo per carità di Patria le esperienze di
Lamberto Dini, Mario Monti ed Enrico Letta. Quindi, se l'Italia è
conciata male, la responsabilità va attribuita equamente a entrambi gli
schieramenti: ciò che non si fa mai per bassi motivi polemici. Amen.....
Da
qui in avanti, e almeno per un po', dato che l'ex premier sarà
costretto a togliere l'incomodo per cause di forza giudiziaria,
lorsignori non potranno accampare scuse. Si diano presto una mossa e
dimostrino al popolo di essere all'altezza delle proprie ambizioni e
della reputazione che pensano di avere, definendosi moralmente e
culturalmente superiori agli avversari senza accorgersi di essere più
che supponenti: direi razzisti, un po' come Roberto Calderoli quando,
dalla tribuna leghista, ravvisa una certa somiglianza fra un ministro di
colore e l'orango. Digressione esplicativa: se i nipotini di Palmiro
Togliatti affermano di essere antropologicamente un gradino più su dei
compari di Berlusconi, fotografano la realtà; se invece un
vicepresidente del Senato dà della scimmia a una signora rivela un animo
da aderente al Ku klux klan. Il concetto mi pare limpido.
Ma
torniamo al Pd, a Sel e al M5S. Mo' che il Cavaliere è impedito, che
programmi hanno? Quale luminoso avvenire ci prospettano? D'accordo:
basta leggi ad personam, basta lodo di qua e lodo di là, basta giocare a
nascondino con Angela Merkel, basta istantanee di gruppo con gesto
delle corna, basta bunga bunga.
Poi che farà la sinistra per
restituire serenità e benessere ai cittadini? Finanzierà il cinema e
aggiusterà il tetto di qualche scuola. Con quali soldi? Cederà
all'Unione europea, ovvero alla Germania, altre quote di sovranità.
Seguiterà a sostenere l'euro impoverendoci ulteriormente. Naturalmente
aumenterà subito l'Iva e ripescherà l'Imu. E avanti con gli inasprimenti
fiscali applicando il dogma del fu Tommaso Padoa-Schioppa: le tasse
sono belle.
Sarà in grado di approvare una legge sul conflitto
d'interessi? I sogni progressisti svaniranno già all'alba di domani,
allorché i tre succitati partiti si incontreranno e litigheranno su
tutti i punti dell'ordine del giorno. Dopodiché addio intesa sulla
costituzione di una maggioranza alternativa alle larghe intese. Beppe
Grillo si illude che Giorgio Napolitano affidi ai pentastellati un
esecutivo monocolore che raccatti in Parlamento i voti per stare in
piedi. Campa cavallo. Il capo dello Stato e i democratici non
accetteranno mai simile soluzione. Per cui? Elezioni anticipate? Non ci
crediamo. Piuttosto il presidente della Repubblica si dimette,
provocando un tale caos che neppure immaginiamo.
Oddio, un volontario
per il Quirinale non è impossibile reclutarlo: c'è una fila di
aspiranti. Ma quanto tempo passerebbe prima di poter andare alle urne,
per giunta con una legge elettorale chiamata Porcellum che tutti odiano e
nessuno sa modificare? Se con Berlusconi al suo posto eravamo sull'orlo
del burrone, senza di lui (e magari senza il Pdl) rotoliamo già a
valle. Andremo a sbattere sul fondo e lì resteremo.
Non importa se per 9 anni su 19
il pallino è stato in mano agli ex comunisti. Giova infatti ricordare
che Romano Prodi è stato due volte a Palazzo Chigi, una Massimo D'Alema,
una Giuliano Amato e non contiamo per carità di Patria le esperienze di
Lamberto Dini, Mario Monti ed Enrico Letta. Quindi, se l'Italia è
conciata male, la responsabilità va attribuita equamente a entrambi gli
schieramenti: ciò che non si fa mai per bassi motivi polemici. Amen.....
Da qui in avanti, e almeno per un po', dato che l'ex premier sarà costretto a togliere l'incomodo per cause di forza giudiziaria, lorsignori non potranno accampare scuse. Si diano presto una mossa e dimostrino al popolo di essere all'altezza delle proprie ambizioni e della reputazione che pensano di avere, definendosi moralmente e culturalmente superiori agli avversari senza accorgersi di essere più che supponenti: direi razzisti, un po' come Roberto Calderoli quando, dalla tribuna leghista, ravvisa una certa somiglianza fra un ministro di colore e l'orango. Digressione esplicativa: se i nipotini di Palmiro Togliatti affermano di essere antropologicamente un gradino più su dei compari di Berlusconi, fotografano la realtà; se invece un vicepresidente del Senato dà della scimmia a una signora rivela un animo da aderente al Ku klux klan. Il concetto mi pare limpido.
Ma torniamo al Pd, a Sel e al M5S. Mo' che il Cavaliere è impedito, che programmi hanno? Quale luminoso avvenire ci prospettano? D'accordo: basta leggi ad personam, basta lodo di qua e lodo di là, basta giocare a nascondino con Angela Merkel, basta istantanee di gruppo con gesto delle corna, basta bunga bunga.
Poi che farà la sinistra per restituire serenità e benessere ai cittadini? Finanzierà il cinema e aggiusterà il tetto di qualche scuola. Con quali soldi? Cederà all'Unione europea, ovvero alla Germania, altre quote di sovranità. Seguiterà a sostenere l'euro impoverendoci ulteriormente. Naturalmente aumenterà subito l'Iva e ripescherà l'Imu. E avanti con gli inasprimenti fiscali applicando il dogma del fu Tommaso Padoa-Schioppa: le tasse sono belle.
Sarà in grado di approvare una legge sul conflitto d'interessi? I sogni progressisti svaniranno già all'alba di domani, allorché i tre succitati partiti si incontreranno e litigheranno su tutti i punti dell'ordine del giorno. Dopodiché addio intesa sulla costituzione di una maggioranza alternativa alle larghe intese. Beppe Grillo si illude che Giorgio Napolitano affidi ai pentastellati un esecutivo monocolore che raccatti in Parlamento i voti per stare in piedi. Campa cavallo. Il capo dello Stato e i democratici non accetteranno mai simile soluzione. Per cui? Elezioni anticipate? Non ci crediamo. Piuttosto il presidente della Repubblica si dimette, provocando un tale caos che neppure immaginiamo.
Oddio, un volontario per il Quirinale non è impossibile reclutarlo: c'è una fila di aspiranti. Ma quanto tempo passerebbe prima di poter andare alle urne, per giunta con una legge elettorale chiamata Porcellum che tutti odiano e nessuno sa modificare? Se con Berlusconi al suo posto eravamo sull'orlo del burrone, senza di lui (e magari senza il Pdl) rotoliamo già a valle. Andremo a sbattere sul fondo e lì resteremo.
Da qui in avanti, e almeno per un po', dato che l'ex premier sarà costretto a togliere l'incomodo per cause di forza giudiziaria, lorsignori non potranno accampare scuse. Si diano presto una mossa e dimostrino al popolo di essere all'altezza delle proprie ambizioni e della reputazione che pensano di avere, definendosi moralmente e culturalmente superiori agli avversari senza accorgersi di essere più che supponenti: direi razzisti, un po' come Roberto Calderoli quando, dalla tribuna leghista, ravvisa una certa somiglianza fra un ministro di colore e l'orango. Digressione esplicativa: se i nipotini di Palmiro Togliatti affermano di essere antropologicamente un gradino più su dei compari di Berlusconi, fotografano la realtà; se invece un vicepresidente del Senato dà della scimmia a una signora rivela un animo da aderente al Ku klux klan. Il concetto mi pare limpido.
Ma torniamo al Pd, a Sel e al M5S. Mo' che il Cavaliere è impedito, che programmi hanno? Quale luminoso avvenire ci prospettano? D'accordo: basta leggi ad personam, basta lodo di qua e lodo di là, basta giocare a nascondino con Angela Merkel, basta istantanee di gruppo con gesto delle corna, basta bunga bunga.
Poi che farà la sinistra per restituire serenità e benessere ai cittadini? Finanzierà il cinema e aggiusterà il tetto di qualche scuola. Con quali soldi? Cederà all'Unione europea, ovvero alla Germania, altre quote di sovranità. Seguiterà a sostenere l'euro impoverendoci ulteriormente. Naturalmente aumenterà subito l'Iva e ripescherà l'Imu. E avanti con gli inasprimenti fiscali applicando il dogma del fu Tommaso Padoa-Schioppa: le tasse sono belle.
Sarà in grado di approvare una legge sul conflitto d'interessi? I sogni progressisti svaniranno già all'alba di domani, allorché i tre succitati partiti si incontreranno e litigheranno su tutti i punti dell'ordine del giorno. Dopodiché addio intesa sulla costituzione di una maggioranza alternativa alle larghe intese. Beppe Grillo si illude che Giorgio Napolitano affidi ai pentastellati un esecutivo monocolore che raccatti in Parlamento i voti per stare in piedi. Campa cavallo. Il capo dello Stato e i democratici non accetteranno mai simile soluzione. Per cui? Elezioni anticipate? Non ci crediamo. Piuttosto il presidente della Repubblica si dimette, provocando un tale caos che neppure immaginiamo.
Oddio, un volontario per il Quirinale non è impossibile reclutarlo: c'è una fila di aspiranti. Ma quanto tempo passerebbe prima di poter andare alle urne, per giunta con una legge elettorale chiamata Porcellum che tutti odiano e nessuno sa modificare? Se con Berlusconi al suo posto eravamo sull'orlo del burrone, senza di lui (e magari senza il Pdl) rotoliamo già a valle. Andremo a sbattere sul fondo e lì resteremo.
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