PS: Ricevo/copio/incollo....ringrazio e mi indigno pure io!
umberto marabese
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comunicato Stampa 30.07.2013
Terroristi,
eversori? Noi non ci crediamo. Giulia, Martina, Luca, William e Andrea
sono compagni e compagne nostri tesserati, che insieme agli altri
compagni hanno subito l’accanimento della procura di Torino, Compagni
che si spendono nella nostra sezione per portare avanti quei valori di
democrazia e libertà che i nostri Partigiani ci hanno insegnato e
trasmesso. Sono giovani che credono in ciò che fanno e che lottano
contro un’opera inutile e devastante, tanto più in questo momento di
crisi generale pesante. Sono giovani che lottano per un futuro migliore
ma che sappiamo non capaci di alcuna azione terroristica o eversiva.
Chiediamo che la giustizia non sia ancora una volta porta girevole per i
veri criminali e trappola per chi ha la sola colpa di lottare per la
propria terra e il proprio futuro e per quello degli altri. Questo, nel
giorno dei festeggiamenti del compleanno del boia nazista Priebke ed
alla vigilia del giorno in cui agli assassini di Aldrovandi sarà
permesso di tornare a casa.
Alla luce di ciò che è emerso dalla
lettura dei verbali di sequestro in mano ai nostri Compagni, si
evidenzia che uno dei reperti “più sequestrati” ai dodici attivisti è un
foulard rosso, in cotone con recante il logo della “42 Brigata D’assalto “Walter Fontan” – A.N.P.I. sez. Bussoleno-Foresto-Chianocco”.
Dunque il foulard della nostra sezione. Ciò ci inorgoglisce molto ma
allo stesso tempo ci fa riflettere su una questione: è allora da
ritenersi eversivo solo il foulard rosso garibaldino per il quale i
nostri martiri partigiani si sono immolati ed altri hanno rischiato la
vita, oppure anche la nostra sezione deve ritenersi eversiva?
È pur vero che di questi tempi,
l’antifascismo, la Resistenza, l’A.N.P.I. stesso, sono considerati da
molti, da troppi come valori non più attuali, da dismettere in qualche
modo, ma noi crediamo che questa volta si sia passato il segno ed il
confine della serietà ed in altro modo
della democrazia stessa.
Li
hanno chiamati eversivi, terroristi, attentatori, rimbalzati sulle
prime pagine di tutte le testate giornalistiche, cartacee, radiofoniche e
televisive. Ma loro non sanno, coma sappiamo noi chi sono i nostri
Compagni e le nostre Compagne. Han sequestrato maglie, felpe,
cappellini, foulard rossi, telefoni, computer, pile frontali, torce (a
pila). Alcuni nella data dell’episodio contestato addirittura non
c’erano, basta forse questo alla Procura e ai media per definirli in tal
modo?
I Compagni della sezione “68 Martiri”
dell’A.N.P.I. di Grugliasco, mesi addietro organizzarono un dibattito
dal titolo “Emergenza Democratica in Valle di Susa” e furono derisi,
ingiuriati ed attaccati poiché secondo alcuni non esisteva nessuna
emergenza democratica. E questa allora cos’è?
Repressione è il termine che ci viene in mente.
Sono
forse meno eversori gli esponenti politici, deputati, senatori,
ministri addirittura che predicavano e predicano la secessione
dell’italia? Sono meno eversori quegli esponenti politici, deputati,
senatori, ministri addirittura, che si schierano davanti ai tribunali
per difendere un loro pari accusato per un infinita di reati? O quelli
che tempo fa chiedevano alla marina di aprire il fuoco sui migranti che
arrivavano via mare in Italia scappando da un Africa in sangue?
Ribadiamo inoltre la nostra vicinanza e
la nostra solidarietà anche ai nostri iscritti, i gestori dell’Osteria
“La Credenza” di Bussoleno, da sempre punto di aggregazione e di
socialità che tanto ha contribuito per la crescita di tanti di noi.
Per
questo motivo e per un infinità d’altri domani sera la nostra sezione
parteciperà al presidio solidale previsto in Piazza del Municipio a
Bussoleno alle ore 21.00. Perché nessuno è mai da solo, perché si parte e
si torna insieme e perché, come i nostri Partigiani, non faremo
mai nessun passo indietro. Ne ora, ne Mai.
Direttivo A.N.P.I. sez. G.Peirolo – F.Ferrario (Bussoleno)
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