PS: << Per il momento attendiamo sviluppi,
auspicando, per la par condicio tanto amata alla sinistra italiana, che
la Bocassini possa occuparsi della vicenda e accanirsi contro i politici
di sinistra coinvolti in questo triste scandalo, come ha fatto finora
con il processo Ruby contro Berlusconi.
La legge è uguale per tutti, cara Bocassini e cara sinistra, non dimenticatelo mai.>>
umberto marabese
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“Ride bene chi ride ultimo” significa
che non bisogna mai fare il passo più lungo della gamba perché le cose
non sempre vanno come ci si aspetta, anzi il più delle volte la vita ci
riserva realtà inaspettate e magari privilegia o sfavorisce chi non
avremmo mai pensato. Ecco perchè ,di solito, ride bene l’ultimo quando
ormai le cose son già concluse.
Questo è quello che sta accadendo in
queste ore nella Firenze bene vicinissima, per non dire apparentata, al
buon primo cittadino piddino Matteo Renzi. Lo scandalo a luci rosse che
sta prendendo forma in questi momenti intorno e dentro a Palazzo
Vecchio, ha dell’incredibile : mesi e mesi passati a
condannare,insultare,chiedere la testa di Berlusconi, salvo poi
commettere gli stessi errori, facendo probabilmente peggio. Chapeau....
La vicenda che coinvolge anche il
sindaco rottamatore (interessato nella vicenda solo però per gli atti
commessi dagli assessori e consiglieri della propria giunta) è molto
semplice : alcuni politici della maggioranza passavano il loro tempo
libero tra sveltine in uffici comunali o giorni interi all’interno di
camere di alberghi conniventi (uno su tutti l’hotel Villa Fisole dei
fratelli Taddei,ndr) in compagnia di ragazze,prevalentemente dell’est
perchè per la sinistra bisogna aiutare gli stranieri in difficoltà con
ogni mezzo, con le quali praticavano ogni tipo di fantasia sessuale,
anche con 3,4,5 componenti per volta. Per la sinistra la condivisione è
tutto.
Spuntano intercettazioni dal cellulare
di Adriana, ex modella ora 42enne, ambita e richiesta dai molti
interessati nella vicenda, che accoglie i suoi “clienti – amici” in un
appartamento «messole a disposizione» nella periferia sud della
città da alcuni “amici” importanti, potenti, gente del Palazzo, vicini
alle sale dei bottoni, così vicini, appunto, da invitare qualche ragazza
in uffici comunali per una sveltina.
Ma c’è di più. Le intercettazioni rivelano frasi come «Quando ci si vede si fa a scambio di figurine»,
proferita da due clienti importanti delle ragazze dell’est oppure frasi
proferite dalle stesse fra loro che rivelavano atteggiamenti strani da
parte degli uomini di Palazzo, come ci svela un’intercettazione della
stessa Adriana : «Tutto che tremava, mi ha strappato le calze, era tutto partito»
(si pensa che la ragazza si riferisca a un funzionario comunale che ha
lavorato a stretto contatto con l’assessore alla Mobilità Massimo
Mattei, da pochissimi giorni dimissionario per problemi di salute, a
detta dello stesso).
La vicenda sembra essere una polveriera
pronta a scoppiare, uno scandalo che coinvolgerebbe moltissimi nomi
illustri della Firenze bene e della Firenze politica (per giunta di
maggioranza).
Magari, anche questa volta, sarà colpa
di Berlusconi che ha dato il cattivo esempio, oppure sarà tutta colpa
delle ragazze stesse che hanno indotto all’errore i puritani di
sinistra.
Per il momento attendiamo sviluppi,
auspicando, per la par condicio tanto amata alla sinistra italiana, che
la Bocassini possa occuparsi della vicenda e accanirsi contro i politici
di sinistra coinvolti in questo triste scandalo, come ha fatto finora
con il processo Ruby contro Berlusconi.
La legge è uguale per tutti, cara Bocassini e cara sinistra, non dimenticatelo mai.
http://www.ilradar.com/top-news/scoppia-il-bunga-bunga-alla-fiorentina-ma-qui-stranamente-non-ce-
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