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martedì 18 giugno 2013

Scoppia il bunga bunga al Comune di Firenze. Ma qui, stranamente, non c’è la Boccassini…

 
bunga-bunga
 PS: << Per il momento attendiamo sviluppi, auspicando, per la par condicio tanto amata alla sinistra italiana, che la Bocassini possa occuparsi della vicenda e accanirsi contro i politici di sinistra coinvolti in questo triste scandalo, come ha fatto finora con il processo Ruby contro Berlusconi.
La legge è uguale per tutti, cara Bocassini e cara sinistra, non dimenticatelo mai.>>
umberto marabese
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“Ride bene chi ride ultimo” significa che non bisogna mai fare il passo più lungo della gamba perché le cose non sempre vanno come ci si aspetta, anzi il più delle volte la vita ci riserva realtà inaspettate e magari privilegia o sfavorisce chi non avremmo mai pensato. Ecco perchè ,di solito, ride bene l’ultimo quando ormai le cose son già concluse.
Questo è quello che sta accadendo in queste ore nella Firenze bene vicinissima, per non dire apparentata, al buon primo cittadino piddino Matteo Renzi. Lo scandalo a luci rosse che sta prendendo forma in questi momenti intorno e dentro a Palazzo Vecchio, ha dell’incredibile : mesi e mesi passati a condannare,insultare,chiedere la testa di Berlusconi, salvo poi commettere gli stessi errori, facendo probabilmente peggio. Chapeau....

La vicenda che coinvolge anche il sindaco rottamatore (interessato nella vicenda solo però per gli atti commessi dagli assessori e consiglieri della propria giunta) è molto semplice : alcuni politici della maggioranza passavano il loro tempo libero tra sveltine in uffici comunali o giorni interi all’interno di camere di alberghi conniventi (uno su tutti l’hotel Villa Fisole dei fratelli Taddei,ndr) in compagnia di ragazze,prevalentemente dell’est perchè per la sinistra bisogna aiutare gli stranieri in difficoltà con ogni mezzo, con le quali praticavano ogni tipo di fantasia sessuale, anche con 3,4,5 componenti per volta. Per la sinistra la condivisione è tutto.
Spuntano intercettazioni dal cellulare di Adriana, ex modella ora 42enne, ambita e richiesta dai molti interessati nella vicenda, che accoglie i suoi “clienti – amici” in un appartamento «messole a disposizione» nella periferia sud della città da alcuni “amici” importanti, potenti, gente del Palazzo, vicini alle sale dei bottoni, così vicini, appunto, da invitare qualche ragazza in uffici comunali per una sveltina.
Ma c’è di più. Le intercettazioni rivelano frasi come «Quando ci si vede si fa a scambio di figurine», proferita da due clienti importanti delle ragazze dell’est oppure frasi proferite dalle stesse fra loro che rivelavano atteggiamenti strani da parte degli uomini di Palazzo, come ci svela un’intercettazione della stessa Adriana : «Tutto che tremava, mi ha strappato le calze, era tutto partito» (si pensa che la ragazza si riferisca a un funzionario comunale che ha lavorato a stretto contatto con l’assessore alla Mobilità Massimo Mattei, da pochissimi giorni dimissionario per problemi di salute, a detta dello stesso).
La vicenda sembra essere una polveriera pronta a scoppiare, uno scandalo che coinvolgerebbe moltissimi nomi illustri della Firenze bene e della Firenze politica (per giunta di maggioranza).
Magari, anche questa volta, sarà colpa di Berlusconi che ha dato il cattivo esempio, oppure sarà tutta colpa delle ragazze stesse che hanno indotto all’errore i puritani di sinistra.
Per il momento attendiamo sviluppi, auspicando, per la par condicio tanto amata alla sinistra italiana, che la Bocassini possa occuparsi della vicenda e accanirsi contro i politici di sinistra coinvolti in questo triste scandalo, come ha fatto finora con il processo Ruby contro Berlusconi.
La legge è uguale per tutti, cara Bocassini e cara sinistra, non dimenticatelo mai.
http://www.ilradar.com/top-news/scoppia-il-bunga-bunga-alla-fiorentina-ma-qui-stranamente-non-ce-

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