Da imperturbabile fustigatrice dei vizi europei a zerbino. E' la parabola, percorsa nel giro di una sola notte, da Christine Lagarde, numero uno dell'Fmi. La canuta francese ha perso la rettitudine e si è piegata a re Sarkò con una lettera dal tono a dir poco sottomesso.
La missiva è stata trovata nell'appartamento di Lagarde lo scorso 20 marzo dagli investigatori nel corso di una perquisizione che coinvolge l'attuale direttrice del Fondo monetario internazionale nell'affaire Tapie-Crédit Lyonnais. La lettere non è firmata, ma dovrebbe risalire al tempo in cui Lagarde era ministro e Sarkò presidente. Un atto di zerbinismo che cambia la reputazione dell'imperturbabile Christine, sempre elegante, austera, paladina delle donne capaci di sfondare il soffitto di cristallo. Una genuflessione che non è sfuggita alla rete.
http://www.affaritaliani.it/economia/lagarde-usami-come-vuoi180613.html
Caro Nicolas, molto brevemente e rispettosamente:
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La missiva è stata trovata nell'appartamento di Lagarde lo scorso 20 marzo dagli investigatori nel corso di una perquisizione che coinvolge l'attuale direttrice del Fondo monetario internazionale nell'affaire Tapie-Crédit Lyonnais. La lettere non è firmata, ma dovrebbe risalire al tempo in cui Lagarde era ministro e Sarkò presidente. Un atto di zerbinismo che cambia la reputazione dell'imperturbabile Christine, sempre elegante, austera, paladina delle donne capaci di sfondare il soffitto di cristallo. Una genuflessione che non è sfuggita alla rete.
La vicenda potrebbe riportare alla mente il Cavaliere "utilizzatore finale". Ma il pensiero corre anche a un'altra missiva con inchino: il pizzino inviato da Enrico Letta all'allora presidente del Consiglio Mario Monti. Tono e vocabolario sono molto simili a quello della lettera della sottomessa Lagarde. Per chi non ci credesse, eccolo qui...
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