PS: <<La sentenza segna il passaggio dallo stato di diritto, fondato sull'inviolabilità delle leggi, alla barbarie del libero arbitrio e delle mafie che sovvertono le istituzioni, proclamando il loro potere assoluto . E' una sentenza che svilisce la stessa magistratura, rendendola poco credibile agli occhi di quanti giudicano i fatti alla luce della ragionevolezza e dell' intelligenza, valutano il peso delle testimonianze e l' enormità di una condanna che oltraggia quanti, ancora oggi in Italia, hanno la forza di credere nel valore della giustizia e della libertà politica . Le parole di Sansonetti raccontano una verità che pochi uomini della sinistra hanno il coraggio di rendere manifesta, intimiditi da un potere incontrollato che, fin dai tempi di mani pulite, viene esercitato facendo tintinnar di manette.>>
umberto marabese
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Intervista a....:
Piero Sansonetti, grande giornalista di scuola comunista, vecchio e indomito libertario, non ha dubbi nel commentare la sentenza che condanna Silvio Berlusconi a sette anni di carcere e all'interdizione perpetua ai pubblici uffici: “E' una sentenza politica che non ha quasi precedenti. E mi sento di dire che, dagli anni Cinquanta a oggi, c'è effettivamente un rischio concreto di fascismo in questo Paese”.
Addirittura, Sansonetti?
Con una sentenza di questo tipo la
magistratura milanese ha voluto ribadire il suo potere “totale e
incontrastato”. In un certo senso, il carattere di questa sentenza mi
ricorda anche i comunicati delle Brigate Rosse, proprio quando parlavano
di potere “totale e incontrastato”. Il tribunale è addirittura andato
più in là di quello che aveva chiesto il pubblico ministero, Ilda
Bocassini. Se non è un segnale questo, non so proprio più come
interpretare i fatti che accadono......
Il suo giudizio sembra molto drastico.
Lo è in effetti, ma al momento non riesco a
fare altri commenti rispetto a tutto quello che è successo, a quello
che ho seguito, alle conoscenze che ho del processo e di tutta questa
vicenda. Sette anni di condanna alla reclusione equivalgono alla
condanna per un omicidio, anzi la pena è superiore a quella prevista per
un omicidio preterintenzionale. Quanto all'interdizione perpetua ai
pubblici uffici, rimango sempre del parere che su questo punto è il voto
popolare che deve decidere, che cosa c'entra la magistratura?
Che motivo esisterebbe per aver scelto una strada di questo tipo da parte della magistratura?
Vogliono ribadire il loro potere nel modo
che le ho detto prima. Non c'è un'altra spiegazione logica. C'è solo una
logica di potere che la magistratura sta perseguendo in modo continuo.
Non è un caso che la condanna superi la richiesta fatta dal pubblico
ministero. E' questo che fa pensare che ci sia qualche cosa possa
sfuggire di mano. Ci si ritrova ormai in una situazione che può sfuggire
di mano.
Lei allude in questo caso a delle
conseguenze politiche sul governo della grandi intese ? Pensa che ci
saranno? Ritiene che il quadro politico rischi nuovamente di saltare per
aria?
Non so rispondere a una domanda come questa
che si riferisce all'assetto attuale della maggioranza e del governo.
Non so che cosa possa accadere nell'equilibrio della maggioranza di
governo dopo una sentenza di questo tipo. Il problema in questo caso mi
sembra un altro e riguarda l'azione della magistratura, il potere della
magistratura. Sono loro che stanno dettando l'agenda politica di questo
Paese. Se non è un rischio questo , non so proprio di che cosa stiamo
parlando.
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