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domenica 28 aprile 2013

Vendola sulla sparatoria: "Il regime incolpa chi è contro l'inciucio"

 PS: Rompere "l'alleanza"con il Pd ( io non l'avrei mai fatta....)ancor prima della venuta di E.Letta, è la dimostrazione che oggi è difficilissimo potersi fidare dei"capi bastone", che non solo comandano, ma sono veri "padroni-capitalisti" del proprio movimento o partito che sia. In questo caso, l'alleanza Pd Bersani e SEL Vendola, iniziata con le primarie di dicembre e proseguita anche dopo con parole e fatti concreti, è stata cancellata subito dopo le elezioni: perchè questa fretta? Due gli obiettivi che Nichi stà raggiungendo; partiamo dal secondo, uscendo dall'abbraccio mortale del Pd , spera di formare un'altro partito e raccogliere una buona parte dei dissidenti del Pd stesso; primo, e qui che porgo una domanda a Vendola:" Ti sembra giusto abbandonare il Pd dopo che solo grazie a lui, perchè con il tuo 2,9% non hai raggiunto il quorum, hai il Presidente della camera e 34(credo...) deputati?
Bello vincere facile!
umberto marabese 
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Su Twitter il leader di Sel polemizza con il centrodestra: "Criminalizzare il dissenso sa di regime". E Di Pietro rincara la dose: "Vogliono usare un fatto di cronaca per scopi politici"

Nel giorno della sparatoria davanti a Palazzo Chigi, arriva la condanna unanime da parte delle forze politiche.


Ma c'è una voce che si spinge oltre e approfitta dell'occasione per scatenare un'assurda polemica politica. Si tratta di Nichi Vendola, governatore della Puglia e leader di Sel, che su Twitter scrive questo messaggio: "Un disperato o pazzo spara ed è tutta colpa di chi dissente, di chi non si piega all’inciucio... Non sentite puzzetta di regime?".


Quella di Vendola è una risposta polemica a quanto, ore prima, avevano affermato altri esponenti politici, in particolare del centrodestra. Renato Schifani, capogruppo dei senatori del Popolo della libertà, aveva dichiarato: "Quello che è successo stamattina davanti a Palazzo Chigi è un attacco alle istituzioni che deve indurre a riflettere... soprattutto chi in questi mesi, e anche negli ultimi giorni, ha alimentato veleni e acuito un clima di scontro politico e sociale".
Considerazioni condivise dal capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta: "Chi semina vento raccoglie tempesta - ha detto al Tgcom24 -. Tanti anni di odio e di antipolitica e negazione del dialogo e dell'avversario, visto sempre come il nemico, tutto questo insieme a una fortissima crisi economica. Il cocktail drammatico di questi
elementi può portare alla disperazione criminale, omicida e suicida".

Sulla stessa linea Ignazio La Russa, presidente del movimento Fratelli d’Italia: "Abbiamo sempre sostenuto che la predicazione dell’odio e dell’abbattimento dell’avversario che si manifesta anche col sistematico disturbo organizzato delle manifestazioni altrui a cui il centrodestra non si é mai accodato, può portare le persone psicologicamente predisposte all’uso criminale della violenza".
Antonio Di Pietro, invece, si allinea a Vendola: "Mi auguro - scrive sul proprio blog - che nessuno continui a strumentalizzare questo episodio per criminalizzare chi, come il Movimento Cinque Stelle in parlamento e noi nelle
piazze, nel pieno e trasparente rispetto delle regole democratiche, si oppone all’accordo Pd-Pdl-Monti
e al governo Letta... I soliti soloni infatti stanno tentando in tutti i modi di giustificare il governo dell’inciucio con un fatto drammatico. Tentano di accorpare a un’unica trama questi due fatti, tra loro molto diversi. Insomma, vogliono utilizzare un fatto di cronaca per scopi politici e per creare un allarmismo sociale, volto a condizionare le
valutazioni sul nuovo esecutivo. Io non ci sto".


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