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mercoledì 16 gennaio 2013
Rivoluzione Civile Ingroia in politica: pregi e difetti
di Andrea Scanzi
Encomiabile catalizzatore di minoranze. Rivoluzione Civile dà la possibilità di votare a molti che, altrimenti, non lo avrebbero fatto. O sarebbero rimasti comunque fuori dal Parlamento, come la sinistra radicale che si suicidò cinque anni fa. E’ auspicabile che quella fetta d’Italia torni a essere rappresentata a Camera e Senato.
Sfonderà? Ho letto con attenzione l’articolo di Benny Calasanzio Borsellino, “Perché Ingroia sfonderà“. Molto gradevole, anche se più che un’analisi mi sembrava una speranza. L’esatto opposto della Cassandra che si autoavvera. Secondo Calasanzio Borsellino, il 5% (di cui lo accreditava sin dall’esordio Piepoli) era la dimostrazione di magnifiche sorti e progressive. Tale riflessione mi ricorda l’entusiasmo che portò il direttore di Repubblica, Ezio Mauro, a mandare ai suoi amici e colleghi sms di giubilo nei giorni delle elezioni 2008: era sicuro che la sinistra avrebbe vinto o almeno pareggiato. Sicurissimo. Si sa, poi, come andò: trionfo fragoroso di Berlusconi. Mauro, e tanti come lui, commisero l’errore di misurare il termometro civile italiano parlando unicamente con i suoi simili: poiché tutti erano amici di Mauro, la pensavano come Mauro.
http://www.megachip.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/9631-ingroia-in-politica-pregi-
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