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lunedì 17 settembre 2012

L'arcivescovo Nosiglia : “Impegno comune contro il declino”

L'arcivescovo Nosiglia riceve in udienza gli esponenti laici del Pd firmatari della lettera aperta. “La crisi c’è, ma insieme possiamo evitare che divampi l’incendio”.
«La crisi sferza l’economia e gli uomini e noi, tutti insieme, dobbiamo contenerne gli effetti affinché non diventi emergenza sociale». E’ il monito di monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, faccia a faccia per un’ora con amministratori e dirigenti del Pd torinese. C’erano i parlamentari Stefano Esposito e Antonio Boccuzzi, il vice presidente del Consiglio regionale Roberto Placido, l’assessore al Lavoro della Provincia Carlo Chiama ...continua...
http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/impegno-comune-contro-il-declino-6270.html
PS: Che accoppiata l'Arcivescovo e i parlamentari del Pd Stefano Esposito e Antonio Boccuzzi, per non dire di Roberto Placido, di Carlo Chiama, sempre del Pd Piemontese. Andiamo per ordine di "potere":
- l'Arcivescovo Nosiglia, ma secondo voi come uno può parlare di fermare il declino quando "loro(il Vaticano)" non pagano una tassa nemmeno se vogliono; e poi, secondo voi uno addobbato in quella maniera sente il declino?....ma per favore!
- i due Parlamentari del Pd, Esposito e Boccuzzo cercano di prendere le distanze o riparare, naturalmente solo a parole, alle nefandezze che fino ad ora hanno votato in Parlamento contro i loro stessi votanti.....un po' di dignità non guasterebbe!
- il vice capo gruppo in regione Placido, sempre Pd, con in dote lo stesso stipendio e benifit dei parlamentari, e l'Assessore al Lavoro in Provincia Carlo Chiama (Pd....), non essendo in grado di, non solo di migliorare la situazione occupazionale, ma nemmeno di fermarla  in questa caduta continua e giornaliera, dovrebbero solo dare le dimissioni e "dichiarare fallito" il loro dovere di istituzionali; invece.... cercano santi in paradiso, ma va bene anche  solo qualcuno che dovrebbe avere in rete "quelli che contano" in cielo, per continuare la loro carriera e magari fare il salto di "quantità" di stipendio.
umberto marabese

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