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sabato 25 agosto 2012

Contrordine da"la Repubblica": le intercettazioni non sono più sempre belle e pure.

Il direttore de "la Repubblica" dice che a volte un sano bavaglio è meglio. Per esempio per difendere uno che sta dalla "nostra parte", come Napolitano....
Oggi su Repubblica il direttore, Ezio Mauro, prende posizione sulla polemica tra Eugenio Scalfari e Gustavo Zagrebesky sulla questione Quirinale-intercettazioni.
La querelle è scoppiata alcune settimane fa, quando Scalfari (a sorpresa) ha preso posizione a favore di Giorgio Napolitano, a suo dire indebitamente intercettato dalla procura di Palermo impegnata nell’inchiesta sulla trattativa fra Stato e Cosa nostra dei primi anni Novanta.
Il fondatore di Repubblica ha successivamente spalleggiato il capo dello Stato, quando questi ha fatto ricorso alla Corte costituzionale sollevando un conflitto di attribuzione e chiedendo che si pronunci sulla possibilità che una procura possa intercettare il Qurinale, anche indirettamente.
Il caso si è infiammato perché Zagrebelski, costituzionalista e opinionista di Repubblica, ha attaccato frontalmente Scalfari (e in qualche misura Napolitano) e gli ha dato torto su tutta la linea. La diatriba è sorprendente per Repubblica, da sempre favorevole alle intercettazioni-a-prescindere: ricorderete la lunga e insistita campagna dei post-it gialli contro la presunta «legge bavaglio», che cercava inutilmente di porre un argine alla divulgazione dei nastri...continua...
http://italia.panorama.it/in-giustizia/napolitano-intercettazioni-repubblica
PS: Il Pd si stà sempre più distinguendo tra quello va bene a lui, anche se fino a ieri, e magari da domani, era completamente contrario. Le intercettazioni sono una prova  palese di questo slalom dove si è messo il Pd, o vanno bene se sono contro Berlusconi o vanno male se sono contro Napolitano.
umberto marabese

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