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domenica 30 ottobre 2011

Ichino(Pd): "La riforma del lavoro? molti del centrosinistra la voterebbero"

Il senatore del Pd rassicura i sindacati: "La Cgia prevede una disoccupazione all’11%? Allarmismo inutile e premesse sbagliate, la legge si applicherebbe solo ai nuovi contratti". E poi: "Bisogna superare l'attuale disparità tra i dipendenti: c'è chi è protetto e chi no.

Tra i fattori che compromettono la competitività del sistema Italia c’è la scarsa flessibilità del mercato del lavoro. Ieri il ministro Maurizio Sacconi ha rilanciato la necessità di una riforma e il premier Silvio Berlusconi ha sottolineato l’efficacia del disegno di legge presentato dal senatore Pietro Ichino. Chiediamo al noto giuslavorista del Pd che cosa prevede la proposta di riforma da lui elaborata. «In sostanza si tratta di questo: un codice del lavoro semplificato, composto di 70 articoli molto chiari e facilmente traducibili in inglese, suscettibili di applicarsi a tutta l’area del lavoro sostanzialmente dipendente. Così si supera il dualismo fra protetti e non protetti nel mercato del lavoro. L’idea è che, in partenza, questo nuovo “diritto del lavoro unico”, per la parte relativa ai licenziamenti si applichi soltanto ai rapporti di lavoro nuovi, che si costituiranno da qui in avanti»...continua..

http://www.ilgiornale.it/interni/la_riforma_lavoro_e_priorita_molti_centrosinistra_
PS: <<Ichino era così entusiasta anche quando fu varata la legge Biagi senza ammortizzatori sociali. Abbiamo visto tutto come è finita. Stavolta non me ne frega niente dei disegni di legge:se alla fine le aziende troveranno altre scappatoie per sfruttare la gente allora vorrà dire che andremo a lamentarci sotto casa di ichino e vedremo se gli ritornerà la voglia di giocare coi disegni di legge>>. Non c'è il secondo  senza il terzo!
umberto marabese

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