Dopo la bagarre sulla candidatura di Cristiano alle regionali in Molise, l'ex pm cerca di giustificarsi: "Per lui nessuna scorciatoia". I militanti però non ci stanno e tirano fuori i rapporti del figlio con Mautone .
Roma - "Io, da militante Idv, credo fermamente che non sia opportuna questa candidatura, e soprattutto in questo momento. Si parla tanto di combattere la casta, il nostro movimento sembrava un punto di riferimento in tal senso ma questa storia va decisamente contro le buone intenzioni manifestate". Andrea Bruni non usa mezzi termini nel commentare le giustificazioni che Antonio Di Pietro ha dato sul suo blog dopo aver candidato il figlio Cristiano alle regionali in Molise suscitando numerose defezioni all'interno del partito. Cade nel vuoto la difesa dell'ex pm. "Di Pietro come Bossi, accomunati dalla stessa concezione familistica e privatistica della politica", avevano denunciato ieri mattina i componenti del circolo Idv di Termoli che hanno abbandonato l'Italia dei Valori per protestare contro la candidatura di Di Pietro junior....continua...
http://www.ilgiornale.it/interni/di_pietro_difende_figlio__per_lui_nessuna_spinta_la_base_PS: Pizziccare gli altri è la migliore diffesa del "Molisano"; quando però pizziccano lui........!
umberto marabese
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