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giovedì 8 settembre 2011

D’Alema è un "nobiluomo" del Vaticano: Il vice conte Max emblema della sinistra snob

La scoperta: il leader Pd è "nobiluomo" del Vaticano dopo aver richiesto invano un titolo superiore. Tre benemerenze in sei anni: così il "compagno" è diventato un nobile. Idealizzava una società senza classi, ora si ritrova in business class. Da anni la sinistra è un susseguirsi di yacht, case chic e lussi...

Il «conte rosso» per antonomasia è sempre stato Luchino Visconti. L’idea che ora possa esserlo Massimo D’Alema è di sicura impronta marxiana: la storia, ammoniva il gran barbuto di Treviri, quando si ripete è sempre una farsa. Il Fatto pubblica delle foto del conte Max, allora ministro degli Esteri, infracchettato e superdecorato in un’udienza papale del 2006: più che il diavolo e l’acqua santa è una specie di Miseria e nobiltà: al posto del principe di Casador c’è un N.H. con i baffi, l’Ordine Cileno, la Legion d’Onore di Francia e, fresco di nomina pontificia, lo stellone di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Piano sul petto. Voleva il titolo più alto, lui. Quello di conte. Ma non sapeva che il Vaticano lo riserva ai capi di Stato.
Così si è dovuto «rassegnare» a essere solo un vice. Ma, a conti .....continua....

PS: Io mi chiedo: ma chi ritiene oggi, e anche ieri, D'Alema un politico di sinistra?
umberto marabese

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