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martedì 12 luglio 2011

Pd: “Alle politiche niente primarie”.

La linea è emersa sabato durante l’assemblea regionale del partito. Stumpo: “La selezione dei parlamentari non sarà presa nel buio di una stanza”. Morgando: “Valutare assieme agli iscritti”

A Roma si sente odor di elezioni e il Partito democratico inizia a discutere sul metodo di selezione dei parlamentari. Alla Camera e in Senato non ci sono i numeri per riformare la legge elettorale, nonostante gli italiani si siano dimostrati sempre più insofferenti nei confronti del cosiddetto "Porcellum" e soprattutto della variante che prevede liste bloccate per ogni partito. Ma allora come ovviare? Il segretario Pier Luigi Bersani, pur sottolineando la necessità di aprire la discussione alla società civile, non pare intenzionato a istituire primarie per la scelta dei parlamentari...
continua... http://www.lospiffero.com/article.php?id_sezione=2&id=1810PS:

PS: Non sono mai stato un tifoso-sostenitore delle primarie. La posizione del Pd, in questo caso, è da rispettare fino in fondo. Allora saranno sempre i soliti a essere candidati, sarà sempre solo il Pd a decidere chi sarà il sindaco, il Parlamentare, il leader? certamente, è giusto così. Allora non ci sarà mai un cambiamento? No, il cambiamento si può fare in ogni momento, basta che noi votanti dei"piccoli "partiti, i quali esistono solo per mantenere una poltroncina, uno sgabello e perfino un cuscino sgualcito, smettano di correre dietro a questi "petit" santoni della politica italiana, si mettano insieme e vedrete che l'alternativa al Pd c'è, esiste e forse è anche vincente!
Una buona mattinata, umberto marabese

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