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giovedì 14 luglio 2011

Lacrime e sangue, ma non per i padroni.

No signor Presidente della Repubblica, mi permetto di obiettarLe che questo non è il momento della coesione nazionale. Capisco le buone intenzioni di natura istituzionale, ma esse oggi lastricano una via che porta al massacro sociale in Italia come in Europa. Non di coesione, ma di una irruzione di giustizia, eguaglianza sociale e democrazia ha oggi bisogno la nostra stanca ed inutile politica per affrontare davvero la crisi. Giustizia, perché nessuna misura è credibile se non vanno in galera i potenti che rubano, se non si colpiscono davvero gli evasori fiscali, se non c’è un risanamento morale della politica e se non si liquida il suo intreccio con gli affari. Eguaglianza sociale, perché sinora il mondo del lavoro, i pensionati, i disoccupati, ancor più se giovani o donne, han pagato tutti, ma proprio tutti i costi della crisi. Mentre le banche, la finanza, i padroni hanno ricevuto tutti gli aiuti possibili, li hanno intascati e han continuato a fare lo stesso di prima, peggio di prima...
continua... http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/07/14/

PS: <<Ogni parola è uno specchio dei miei pensieri. Ogni giorno uno scandalo seguito dalle dichiarazioni che non se ne vanno, restano lì tutti inefficenti ed uniti soltanto per i loro tornaconti, lasciando andare l’Italia sempre peggio e colpendo soltanto le tasche dei pensionati e dei meno abbienti. Occorre fermarli.>>
Saluti da umberto marabese

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