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martedì 7 giugno 2011

L'esercito per il Tav? Crosetto: "Basta che ce lo chiedano".

La procura apre un'inchiesta sulla sassaiola a Chiomonte.

ALESSANDRO MONDO
Tav: sale la tensione sul fronte giudiziario e su quello politico. La Procura di Torino ha aperto un fascicolo in merito alla sassaiola scatenata dai No Tav la notte fra il 23 e il 24 maggio per impedire l’apertura del cantiere di Chiomonte: gli indagati sono una mezza dozzina, i magistrati procedono per resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata e danneggiamento aggravato (con riferimento all’abbattimento di alberi e alla demolizione dei guard-rail per costruire le barricate).
Non solo: è ancora in corso il procedimento per la costruzione della baita-presidio dei No Tav costruita alla Maddalena l’anno scorso. Nelle prossime ore i pm decideranno quali iniziative adottare a carico delle 25 persone iscritte nel registro degli indagati: fra i denunciati dai carabinieri compare anche il nome di Beppe Grillo, che il 6 dicembre aveva partecipato alla costruzione della struttura.
La politica, al solito, ci mette del suo. Fa discutere l’opportunità o meno di dare al cantiere di Chiomonte la giurisdizione di «sito di interesse strategico nazionale» per garantire l’avvio e la prosecuzione dei lavori in sicurezza. Detto in soldoni, significherebbe mobilitare l’esercito in aggiunta a polizia e carabinieri. «L’esercito è uno strumento del Paese - rassicura .....

PS: Il bitartisan, Pdl-Pd, di moda nelle guerre "per salvare i civili inermi"( Iraq, Balcani, Afghanistan , Libia....) prende piede anche nella Val di Susa: complimenti!
Un saluto da Umberto Marabese.

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