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martedì 26 aprile 2011

Sandro Pertini e Giorgio Napolitano: la differenza c'è e si legge!

Ha il sostegno di Giorgio Napolitano la decisione del governo italiano di partecipare ai bombardamenti in Libia. Intervenendo all'incontro con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche Partigiane e d'Arma, il capo dello Stato ha spiegato che «l'ulteriore impegno costituisce il naturale sviluppo della scelta compiuta dall'Italia a metà marzo». Mentre, dunque, si estende il fronte del «no» dei cattolici della maggioranza alla nuova missione, dopo l'ira della Lega, Napolitano fa arrivare il suo appoggio alle scelte del premier Silvio Berlusconi. Poi fa riferimento al «piano di interventi della coalizione postasi sotto la guida della Nato» in Libia e spiega che l'Italia non può restare indifferente. Giorgio Napolitano.

Dal discorso d’insediamento alla Presidenza della Repubblica
L’Italia, a mio avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame. Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della terra. Questa è la strada, la strada della pace che noi dobbiamo seguire.  Sandro Pertini.

PS: Come si può nominare tutti i minuti, le ore, i giorni, i mesi "la Costituzione non si tocca...." e poi dimenticarsi di ciò che in essa vi e scritto: Art. 11. L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; ...
Se ad una certa età si perde la memoria e per evitare di dire  delle c.....e,  è meglio andare in pensione.

Un saluto da Umberto Marabese.

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