Il presidente della Camera: "Meglio fare così anzichè questa inaccettabile flessibilità con tante tipologie contrattuali". Nei giorni scorsi la proposta di Ichino, Montezemolo e Rossi.
"Meglio un contratto di lavoro unico per le assunzioni a tempo indeterminato, anzichè questa inaccettabile flessibilità con tante tipologie contrattuali. Ma diamo la possibilità ai datori di lavoro di licenziare". Il presidente della Camera Gianfranco Fini risponde così alla domanda di uno studente a Marsala. E lo fa dopo la grande manifestazione dei precari a Roma. 1
Il presidente della Camera sposa, dunque, la ricetta del senatore democratico Pietro Ichino, di Luca Cordero di Montezemolo e dell'economista Nicola Rossi che punta a un contratto a tempo indeterminato per tutti e ad una maggiore flessibilità in uscita. Il contratto unico "dovrà essere caratterizzato da una protezione crescente per tutti i futuri dipendenti, eccezion fatta per quei casi come le sostituzioni temporanee o le punte stagionali". Insomma, occupazione "a tempo indeterminato per tutti" ma anche "nessuna inamovibilità per motivi economici e organizzativi. In caso di licenziamento - affermano i tre - trattamento complementare di disoccupazione 'alla scandinava', contribuzione figurativa per i periodi di disoccupazione, assistenza nel mercato del lavoro più efficace e controllo altrettanto efficace sulla effettiva disponibilità del lavoratore alla nuova occupazione".
Nei giorni scorsi il partito di Fini aveva presentato una proposta di legge che prevede una stretta sui stage (gratuiti solo fino a due mesi, poi andranno remunerati), un limite all'abuso dei co.co.pro e un contratto di lavoro unico a tempo indeterminato che sostituirebbe tutte le forme contrattuali subordinate e parasubordinate oggi in uso
No della Uil: "Vecchia idea". "E' una vecchia idea" e "non mi sembra che abolire l'articolo 18 possa risolvere i problemi del precariato". Così il segretario confederale della Uil, Paolo Pirani, risponde alla proposta lanciato dal presidente della Camera. Per il sindacalista la questione della precarietà deve essere affrontata "creando nuovi posti di lavoro e facendo costare di più il lavoro flessibile", che oggi risulterebbe più conveniente per le imprese rispetto ad un contratto a tempo indeterminato
PS: La proposta progressista del Pd( Ichino), Fini(Fli), Montezemolo(futuro leader del Terzo Polo) e Nicola Rossi (economista) di assumere tutti a tempo inderminato con licenza di licenziamento a prescindere, sembra prendere piede e scarpa nel centro/exsinistra: poi si piange quando qualcuno sparerà!
Um amarissimo saluto da Umberto Marabese.
"Meglio un contratto di lavoro unico per le assunzioni a tempo indeterminato, anzichè questa inaccettabile flessibilità con tante tipologie contrattuali. Ma diamo la possibilità ai datori di lavoro di licenziare". Il presidente della Camera Gianfranco Fini risponde così alla domanda di uno studente a Marsala. E lo fa dopo la grande manifestazione dei precari a Roma. 1
Il presidente della Camera sposa, dunque, la ricetta del senatore democratico Pietro Ichino, di Luca Cordero di Montezemolo e dell'economista Nicola Rossi che punta a un contratto a tempo indeterminato per tutti e ad una maggiore flessibilità in uscita. Il contratto unico "dovrà essere caratterizzato da una protezione crescente per tutti i futuri dipendenti, eccezion fatta per quei casi come le sostituzioni temporanee o le punte stagionali". Insomma, occupazione "a tempo indeterminato per tutti" ma anche "nessuna inamovibilità per motivi economici e organizzativi. In caso di licenziamento - affermano i tre - trattamento complementare di disoccupazione 'alla scandinava', contribuzione figurativa per i periodi di disoccupazione, assistenza nel mercato del lavoro più efficace e controllo altrettanto efficace sulla effettiva disponibilità del lavoratore alla nuova occupazione".
Nei giorni scorsi il partito di Fini aveva presentato una proposta di legge che prevede una stretta sui stage (gratuiti solo fino a due mesi, poi andranno remunerati), un limite all'abuso dei co.co.pro e un contratto di lavoro unico a tempo indeterminato che sostituirebbe tutte le forme contrattuali subordinate e parasubordinate oggi in uso
No della Uil: "Vecchia idea". "E' una vecchia idea" e "non mi sembra che abolire l'articolo 18 possa risolvere i problemi del precariato". Così il segretario confederale della Uil, Paolo Pirani, risponde alla proposta lanciato dal presidente della Camera. Per il sindacalista la questione della precarietà deve essere affrontata "creando nuovi posti di lavoro e facendo costare di più il lavoro flessibile", che oggi risulterebbe più conveniente per le imprese rispetto ad un contratto a tempo indeterminato
PS: La proposta progressista del Pd( Ichino), Fini(Fli), Montezemolo(futuro leader del Terzo Polo) e Nicola Rossi (economista) di assumere tutti a tempo inderminato con licenza di licenziamento a prescindere, sembra prendere piede e scarpa nel centro/exsinistra: poi si piange quando qualcuno sparerà!
Um amarissimo saluto da Umberto Marabese.
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