sabato 26 febbraio 2011
Nichi Vendola:«Io sono la prova che le intercettazioni telefoniche sono uno strumento fondamentale: senza non avrei potuto dimostrare di essere innocente».
Dopo 24 ore di «giramenti di testa», Nichi Vendola parla della sua sanità. Quella «clientelare», «da manuale Cencelli», «incondizionata e supina alle richieste della politica» per citare le parole del gip Giuseppe De Benedictis. «Quella di cui ora vado fiero» per dirla con il Governatore.
Presidente, lei voleva cambiare una legge per nominare un uomo di sua fiducia.
«Primo: un giudice e la procura stessa dicono che non c´è alcun rilievo penale nel mio atteggiamento e nemmeno un profilo di malcostume. Secondo: un altro giudice dice che non esiste nessuna cupola, ma singoli fatti che è giusto discutere nei processi. Terzo: se mi si contesta una modifica di legge, sono francamente strabiliato. È il mio mestiere. Io in quell´intercettazione chiedevo al mio assessore di cambiare una vecchia legge che impediva a un galantuomo, Rodolfo Rollo, di diventare direttore generale dopo essere stato commissario straordinario perché dipendente di quella azienda. Noi siamo intervenuti perché sentivamo necessaria garantire la continuità nella gestione di quella Asl. Ricordo che la norma fu..........continua.
PS. Allo "zar di Gallipoli " gli è andata male ancora una volta! La decisione di azzerare la Giunta Regionale della Puglia, nel 2009, è ora supportata dalla verità!
http://www.sinistraecologialiberta.it/articoli/nichi-intercettazioni-fondamentali#more-20397
Nichi Vendola:«Io sono la prova che le intercettazioni telefoniche sono uno strumento fondamentale: senza non avrei potuto dimostrare di essere innocente».
Dopo 24 ore di «giramenti di testa», Nichi Vendola parla della sua sanità. Quella «clientelare», «da manuale Cencelli», «incondizionata e supina alle richieste della politica» per citare le parole del gip Giuseppe De Benedictis. «Quella di cui ora vado fiero» per dirla con il Governatore.
Presidente, lei voleva cambiare una legge per nominare un uomo di sua fiducia.
«Primo: un giudice e la procura stessa dicono che non c´è alcun rilievo penale nel mio atteggiamento e nemmeno un profilo di malcostume. Secondo: un altro giudice dice che non esiste nessuna cupola, ma singoli fatti che è giusto discutere nei processi. Terzo: se mi si contesta una modifica di legge, sono francamente strabiliato. È il mio mestiere. Io in quell´intercettazione chiedevo al mio assessore di cambiare una vecchia legge che impediva a un galantuomo, Rodolfo Rollo, di diventare direttore generale dopo essere stato commissario straordinario perché dipendente di quella azienda. Noi siamo intervenuti perché sentivamo necessaria garantire la continuità nella gestione di quella Asl. Ricordo che la norma fu..........continua.
PS. Allo "zar di Gallipoli " gli è andata male ancora una volta! La decisione di azzerare la Giunta Regionale della Puglia, nel 2009, è ora supportata dalla verità!
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