Duro botta e risposta tra le due sponde dell’Atlantico. Il presidente americano ha rilasciato una intervista, al settimanale Politico, in cui ha bollato i leader europei come “deboli”.
La distinzione
Donald Trump ha detto che sa molto bene chi sono le guide dei componenti del vecchio continente. “Alcuni sono amici e sono a posto. Conosco i buoni, quelli cattivi, gli intelligenti e i veramente stupidi”. Ha ammesso la propria preferenza nei riguardi del premier ungherese, Viktor Orban, che non piace però all’Unione dei 27.
Le divergenze
Ha accusato inoltre la stessa di non compiere, sotto diversi punti di vista, un buon lavoro. “Parla troppo, soprattutto dell’Ucraina, alimentando così la prosecuzione delle ostilità” che, a suo avviso, non sarebbero mai incominciate se ci fossero state altre condizioni.
L’accusa
Profonda stoccata anche nei confronti di Volodymyr Zelensky, paragonato a uno showman : “La nazione – ha poi rincarato la dose – è diventata una burocrazia”, invocando così la necessità di immediate elezioni anticipate. Il pretesto per non indirle è, secondo l’inquilino della Casa Bianca, la prosecuzione del conflitto.
La reazione
Immediata la replica della portavoce dell’esecutivo comunitario guidato da Ursula von der Leyen: “L’appuntamento alle urne è opportuno che si svolga in tempi consoni”, ha puntualizzato Anitta Hipper incolpando, come ha ribadito lo scorso 4 dicembre in un’intervista rilasciata a Byoblu, il Cremlino dell’avvio dell’aggressione verso il partner.
Critiche intense non sono mancate, sempre dall’esponente d’Oltreoceano, anche sul tema della gestione dell’immigrazione da parte della Commissione. “Stiamo assistendo a un vero e proprio disastro”, ha chiosato.
L’apprezzamento
Mosca ha apprezzato infine le riflessioni del numero uno della superpotenza del dollaro. “Dice la verità”, ha scritto su X Il consigliere di Vladimir Putin, Kirill Dmitriev.
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