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venerdì 25 luglio 2025

Marco Tosatti - La Knesset Vota l’Annessione della Cisgiordania. Parlamento Catalano: Sionismo Forma di Razzismo

 

Il primo, importantissimo, è questo post di InsideOver e la risposta di Voce Ebraica per la Pace:



Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione, fra i tanti spunti, alcuni elementi per giudicare quello che sta accadendo in Medio Oriente. Buona lettura e diffusione.

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25 Luglio 2025 Pubblicato da  

“La terra di Israele appartiene al popolo di Israele”.

Il 23 luglio 2025 la Knesset israeliana ha approvato con 71 voti favorevoli e 13 contrari una mozione non vincolante che chiede ufficialmente l’annessione della Cisgiordania. Sebbene priva di valore legale, questa mozione rappresenta un forte segnale politico e ideologico a favore dell’espansione territoriale israeliana.

L’idea è stata inizialmente avanzata lo scorso anno dal ministro delle finanze israeliano di estrema destra, Bezalel Smotrich, che vive in un insediamento israeliano illegale e ricopre un incarico presso il Ministero della Difesa israeliano, dove sovrintende all’amministrazione della Cisgiordania e dei suoi insediamenti.

La Cisgiordania, insieme alla Striscia di Gaza e a Gerusalemme Est, è sotto occupazione israeliana dal 1967. Da allora, gli insediamenti israeliani si sono espansi, nonostante siano illegali secondo il diritto internazionale.

A gennaio 2025 l’operazione “Muro di Ferro” ha assunto le caratteristiche di una campagna militare e di pulizia etnica sistematica a lungo termine, volta a consolidare il controllo israeliano in Cisgiordania.

Questa offensiva, che ha interessato in particolare le città di Jenin, Tulkarm e i relativi campi profughi mira a modificare in modo irreversibile la geografia politica e demografica della Cisgiordania con la distruzione di interi quartieri, infrastrutture civili essenziali e sfollamento forzato di oltre 70.000 palestinesi.

L’occupazione israeliana si trasforma nella fine della “soluzione a due Stati”. L’annessione della Cisgiordania potrebbe infatti rendere impossibile la creazione di uno Stato palestinese autosufficiente, considerato a livello internazionale il modo più realistico per risolvere l’occupazione israeliana.

La demolizione e il vuoto creato nei territori palestinesi diventano terreno fertile per la costruzione di nuove colonie israeliane, rafforzando così la strategia di annessione, confermata e legittimata dalla mozione della Knesset.

#westbankunderattack #israel #knesset #netanyahu #idf

voceebraicaperlapace

La mozione votata dalla Knesset è l’ennesimo atto d’accusa contro uno Stato che si sente al di sopra di ogni legge internazionale. Parlano di “terra promessa” mentre radono al suolo città, deportano civili e impongono l’apartheid. L’annessione della Cisgiordania non è solo una provocazione: è la conferma di un progetto coloniale violento e razzista, che mira a cancellare un intero popolo. E il mondo? Tace, complice.

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Poi c’è questo articolo di Vatican News:

Gaza, primi esiti dell’inchiesta sul bombardamento della parrocchia

Un rapporto dell’Idf spiegherebbe che il colpo sparato contro la chiesa, e che ha provocato tre morti e 10 feriti, non solo non sarebbe stato intenzionale, ma neanche causato da errore umano, piuttosto dal malfunzionamento dell’arma.

Roberto Cetera – Gerusalemme

Dopo l’attacco israeliano di giovedì scorso alla parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza le autorità israeliane, scusandosi, avevano aperto un’inchiesta sull’accaduto, e promesso che questa volta i risultati delle indagini sarebbero stati certi e veloci (differentemente da quanto accaduto in passato, ad esempio, con l’assassinio della giornalista cristiana Shireen Abu Akleh, o con le due, madre e figlia, Nahida e Samar Kamal Anton, uccise sul sagrato della parrocchia nel dicembre 2023).

Nessun colpevole

Sembrerebbe — secondo quanto riferito oggi dal «Jerusalem Post» — che la promessa sia stata adempiuta, ancorché  con delle risposte che lasciano perplessi. Un rapporto dell’Idf, infatti, spiegherebbe che il colpo sparato contro la chiesa, e che ha provocato tre morti e 10 feriti, non solo non sarebbe stato intenzionale, ma neanche causato da errore umano, piuttosto dal malfunzionamento del proiettile o del meccanismo del pezzo di artiglieria che lo ha lanciato. Conseguentemente nessuna responsabilità individuale può essere attribuita, e nessuno incorrerà in una punizione, né penale né disciplinare. L’Idf non ha chiarito quale sia la natura del malfunzionamento, aggiungendo che l’episodio consente comunque di migliorare le regole di apertura del fuoco nella prossimità di siti particolarmente sensibili. C’è da aggiungere che nei passati 22 mesi di guerra in nessun altro episodio simile — come quelli che hanno riguardato l’uccisione di volontari umanitari e soccorritori stranieri, operanti per conto di Ong o sotto le bandiere dell’Onu — alcuna responsabilità è stata mai accertata  e nessun soldato punito.

Coloni assolti a Taibeh

Ma nelle stesse ore i risultati di un’altra indagine sta suscitando molte perplessità. Si tratta dell’inchiesta condotta dalla polizia israeliana circa l’incendio appiccato nei pressi della chiesa di san Giorgio nel villaggio di Taibeh, l’unico interamente cristiano della Palestina.  Sito che era stato nelle ultime settimane costantemente minacciato dalle provocazioni e violenze dei coloni di un insediamento ebraico vicino. Lunedì 14, un nutrito gruppo di diplomatici, insieme ai patriarchi Teofilo III e cardinale Pizzaballa, si era recato a Taibeh per esprimere solidarietà agli abitanti della cittadina. Ora un rapporto della polizia smentisce la versione fornita dal clero e dagli abitanti di Taibeh, assolvendo i settlers ebraici, che secondo le autorità israeliane non solo sarebbero totalmente estranei all’accaduto, ma addirittura avrebbero aiutato a spegnere il fuoco.  Il rapporto della polizia non chiarisce però chi sarebbe stato ad appiccare il fuoco.

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ULTIM’ORA: Israele ha ufficialmente “concluso” la sua indagine sull’attacco alla chiesa della Sacra Famiglia ritenendolo un “incidente”.

Ciò contraddice le notizie del Patriarcato greco-ortodosso, dei funzionari vaticani e dei testimoni oculari secondo cui questo attacco è stato deliberato. Si riferisce che i soldati dell’IDF hanno intenzionalmente mirato utilizzando un proiettile MP-T da 120 mm sparato da un carro armato Merkava 4.

I Merkava 4s hanno un controllo avanzato del fuoco con computer balistici, immagini termiche e telefilm laser.

Non si è trattato di un incidente o di un “misfuoco” come sostiene Israele. I soldati dell’IDF puntano regolarmente alle croci viste sul Monte Hermon e in Libano. I canali telegram e i social media israeliani hanno celebrato l’attacco e hanno elogiato l’IDF per aver quasi fatto saltare in aria la “croce paganana”.

Questo è stato un attacco deliberato, visto e ripetuto molte volte prima. #palestine #jewish

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Poi c’è questo post di ortodoxtruth:

 

ULTIM’ORA: Sono emerse notizie inquietanti che fonti vicine al patriarcato greco-ortodosso e al cardinale cattolico romano Pizzaballa hanno detto a “Il pilastro” che l’uccisione di tre cristiani palestinesi in un attacco alla Chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza potrebbe essere stata una VENDETTA per i leader della chiesa che si sono pronunciati su israeliani attacchi contro i cristiani a Taybeh la scorsa settimana.

La scorsa settimana, le chiese di tutte le confessioni hanno rilasciato una dichiarazione in cui condanna gli attacchi di coloni israeliani a Taybeh, un villaggio cristiano palestinese.

I social media israeliani si sono alzati in furia chiedendo vendetta. #church #pray

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Poi c’è questo post su Instagram:

 

Il Parlamento Catalano oggi ha approvato una risoluzione storica e importantissima, sperando che apra la strada ad altri Parlamenti e si rompa il tabù del sionismo affinché venga considerato ciò che è.

Questa risoluzione riconosce ufficialmente il sionismo come una forma di razzismo!

Inoltre nella stessa risoluzione chiedono di interrompere i rapporti con lo Stato terrorista di Israele e con le aziende che traggono profitto dal genocidio, dall’occupazione, dall’apartheid e dal colonialismo. Chiedono anche di impedire l’attracco a navi coinvolte nel traffico di armi o materiali per la loro fabbricazione, destinati a israele.

Una risoluzione coraggiosissima oltre che sacrosanta. Viva la Catalogna!

P.S: trovate tutte le fonti sul canale Telegram “Giuseppe Salamone”

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