CUBA:" base USA di Guantanamo".
umberto marabese
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L’allarme è giunto dal Washington Post che ha citato fonti anonime al di là dell’Atlantico. Gli Stati Uniti si starebbero preparando a trasferire migliaia di stranieri nella base di Guantanamo perché sarebbero considerati migranti irregolari.
Le nazioni coinvolte
Il quotidiano ha specificato che sarebbero coinvolti anche quelli provenienti dagli alleati come Gran Bretagna, Francia, Germania, Irlanda, Belgio, Paesi Bassi, Lituania, Polonia, Turchia, Ucraina e Italia.
La reazione di Roma
Il capo della Farnesina ha subito rassicurato, sostenendo che non vi è alcuna possibilità che i nostri cittadini raggiungano il noto centro di detenzione situato sull’isola di Cuba. “Siamo disponibili a riprenderli”, ha chiarito così Antonio Tajani in un’intervista radiofonica rilasciata stamane all’emittente RTL 102.5.
I dettagli
Il giornale d’Oltreoceano ha evidenziato che molti governi non hanno compiuto i dovuti passi per domandare il rimpatrio, al dipartimento alla sicurezza interna in tempi utili, dei propri connazionali.
L’operazione, programmata dall’amministrazione guidata da Donald Trump, coinvolgerà circa 9mila individui che verranno sottoposti, prima del viaggio, ad accurate visite mediche volte ad accertarne le condizioni cliniche.
Le perplessità
Non mancano dubbi tuttavia sulla capacità, dell’edificio di massima sicurezza, di ospitare un così grande numero di persone con le conseguenti preoccupazioni per il rispetto dei diritti umani posti in discussione dalla possibile assenza di condizioni di vita dignitose. L’iniziativa viene motivata comunque con la necessità di alleggerire la pressione delle strutture penitenziarie americane che ospitano, al proprio interno, una quantità considerevole di reclusi. “Quello che abbiamo programmato non è una novità”, ha assicurato il portavoce del ministero degli Esteri della Casa Bianca Tammy Bruce.
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