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mercoledì 11 giugno 2025

BYOBLU24 - ONU ACCUSA ISRAELE DI STERMINIO A GAZA E DI VIOLARE IL DIRITTO INTERNAZIONALE...

11 Giugno 2025 -  

Un’inchiesta delle Nazioni Unite del 10 giugno ha accusato Israele di sterminio nei confronti della popolazione palestinese di Gaza. L’Onu ha stabilito che gli attacchi mirati contro siti civili come scuole e siti religiosi costituiscono crimini di guerra e possono essere iscritti sotto il crimine contro l’umanità di sterminio. L’inchiesta motiva la decisione precisando che i continui attacchi sulla popolazione civile non vanno soltanto a colpire gli abitanti di Gaza nell’immediato, ma la distruzione di scuole, struttura sanitarie e siti religiosi “compromettono il futuro del popolo palestinese, compreso il suo diritto all’autodeterminazione”, come si legge nel rapporto.

A sostegno della decisione, la commissione d’inchiesta Onu ha dichiarato che Israele ha distrutto il sistema dell’istruzione e la maggior parte dei siti culturali in quello che ha definito un “assalto generalizzato e incessante contro il popolo palestinese”. L’inchiesta è stata condotta da una commissione indipendente sui Territori palestinesi, presieduta dall’ex giudice della Corte Penale Internazionale Navi Pillay. Secondo il rapporto dunque è palese che Israele non stia distruggendo solo gli abitanti di Gaza ma sta pregiudicando la vita delle generazioni future.

Le continue violazioni del diritto internazionale

La demolizione delle strutture educative come scuole e università costituiscono una chiara violazione del diritto internazionale. Non è la prima né l’unica, e purtroppo non sarà neanche l’ultima, violazione del diritto internazionale da parte di Israele. In questi giorni, lo stato ebraico ha abbordato in acque internazionali la nave Madleen della Freedom Flotilla Coalition, che portava aiuti umanitari, e arrestato gli attivisti a bordo. Secondo Israele si è trattata di un’azione legittima in base al blocco navale posto a largo di Gaza. Il diritto internazionale però pur permettendo il blocco navale precisa che bisogna consentire l’accesso di aiuti umanitari. Amnesty International ha bollato l’episodio come violazione del diritto internazionale perché Israele in quanto potenza occupante dovrebbe garantire ai civili i beni di prima necessità, un dovere ribadito dalla risoluzione del 2023 del Consiglio di sicurezza.

Il passaggio della nave umanitaria sarebbe da considerarsi inoffensivo e dunque non violava il diritto del mare né il blocco navale posto da Israele. L’evento però non ha suscitato alcuna reazione da parte dei paesi da cui provenivano gli attivisti né dall’Unione europea, che intanto preferisce emanare il 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia. Tranne poche voci sparse di alcuni politici di sinistra, solo la Turchia ha condannato apertamente la violazione del diritto internazionale di Israele. Purtroppo le violazioni non si limitano a Gaza ma vanno avanti, dal 1967 in Cisgiordania con le occupazioni illegali dei coloni, così come la costruzione del muro.

Le varie risoluzioni e pareri dell’Onu e della Corte di giustizia internazionale, che Israele ignora da oltre 60 anni, delineano un quadro giuridico molto chiaro. Secondo il diritto internazionale Israele e le sue azioni mostrano una condotta genocidaria e il suo intento di distruggere il popolo palestinese costituisce il crimine di sterminio. Nonostante ciò, la comunità internazionale, così come l’Unione europea non si mobilitano, sebbene potrebbero mettere in campo vari strumenti giuridici, come le sanzioni poste alla Russia, per mettere fine a questa situazione.

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