Questa volta, a Modena, è un evento filo-ucraino a far discutere. È stato sospeso l’incontro organizzato per venerdì dalla Polisportiva Sacca, che avrebbe visto la partecipazione di Yuri Previtali.
Si tratta di un cittadino italiano che nel 2022 è andato a combattere con l’esercito ucraino e che è entrato nel mirino di alcuni gruppi perché farebbe parte di un battaglione ritenuto estremista.
Perfino il governo russo è intervenuto sulla questione: nonostante la sospensione, per il Ministero degli Esteri la vicenda è un chiaro esempio di doppio standard.
“In Italia si continuano a vietare gli eventi sociali e culturali russi, mentre si incoraggia un tour di un mercenario italiano che ha combattuto a fianco delle forze ucraine. Ricordiamo la decisione delle autorità di Bologna di sfrattare il centro culturale Villa Paradiso dalla sua sede storica nel gennaio 2025, con il pretesto della scelta della direzione di proiettare un film russo”.
Maria Zakharova, portavoce Ministero degli Esteri russo
Tra i gruppi che avevano stigmatizzato l’evento c’era il Coordinamento modenese contro la guerra, che adesso chiede l’annullamento e non la semplice sospensione.
Il Coordinamento critica l’amministrazione comunale per aver censurato eventi e manifesti considerati filorussi, poi evidenzia che Previtali risulta arruolato con il battaglione Karpatska Sich, definito “ultranazionalista e neonazista“.
Questo battaglione viene formato nel 2014 da paramilitari e dal 2022 viene integrato nell’esercito ucraino. Negli anni ’30 e ’40 esisteva un gruppo con lo stesso nome, che sosteneva la Germania nazionalsocialista, che allora occupava anche l’Ucraina. Una risoluzione del Parlamento Europeo del 2018 aveva condannato il Karpatska Sich ‘moderno’ per contribuire a un presunto aumento della violenza di estrema destra in Europa.
“La pressione ha funzionato. Sosteniamo ogni resistenza popolare contro l’oppressione dei popoli e l’occupazione illegale, ma la lotta di un popolo non può diventare pretesto per normalizzare il neofascismo o per cancellare il contesto politico, né in questo momento storico abbiamo bisogno di incentivare la propaganda bellicista”
Rifondazione Comunista Modena
Non gradisce la sospensione dell’evento con Previtali, invece, la Comunità ucraina di Modena, che parla di “attacco ipocrita e indegno“, accusando i contestatori di utilizzare la parola ‘pace’ come pretesto. In realtà, comitati e partiti autori della protesta simpatizzano con la Russia, attacca la portavoce Olena Kim.
Non è la prima volta che si parla di combattenti italiani in Ucraina e di Yuri Previtali. Lo scorso marzo, la Russia aveva annunciato la morte del 30enne bergamasco con il tridente ucraino tatuato sul braccio. Notizia poi smentita dallo stesso Previtali, che nel 2022 raccontò di essere partito per difendere l’Italia e l’Europa, negando di essere un mercenario e dichiarandosi antifascista.
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