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lunedì 16 giugno 2025

BYOBLU24 - L’IRAN SORPRENDE ISRAELE NELLA NOTTE: TEL AVIV IN CRISI.

 

Proseguono gli scontri tra Israele e Iran. Nella notte, è stata la Repubblica Islamica a lanciare gli attacchi.

Teheran fa sapere di avere attaccato “con successo” Tel Aviv. Questo, “nonostante il supporto occidentale nei confronti di Israele, che possiede peraltro “una tecnologia di difesa avanzata, dichiarano gli iraniani. La Repubblica Islamica ha colpito con alcuni missili l’area centrale di Israele, con un bilancio di almeno 8 morti e 267 feriti.

La risposta dell’Iran non si fermerebbe qui, perché Teheran già preannuncia nuovi attacchi contro Tel Aviv, che tre giorni fa aveva attaccato per primo con l’operazione ‘Leone crescente’, mirata principalmente a colpire siti nucleari e militari. Un attacco che secondo il Ministero della Salute iraniano ha causato però 224 vittime e migliaia di feriti, di cui il 90% civili. L’Iran aveva quindi risposto a Israele nelle ore successive e ha proseguito nel corso della notte.

Con un discorso in Parlamento, il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, ha invitato il Paese a restare unito: un messaggio evidentemente rivolto a chi spera di approfittare dell’attuale situazione per rovesciare la Repubblica islamica al potere dal 1979. Guarda caso, nelle scorse ore, il figlio dello scià Pahlavi, gradito a Israele e all’Occidente, si è detto pronto a tornare in Iran.

Tra le altre dichiarazioni, il presidente Pezeshkian ha affermato che Teheran non sta cercando di dotarsi di armi nucleari: “Continueremo ad arricchire l’uranio per scopi energetici, abbiamo il diritto di beneficiare dell’energia nucleare”, ha aggiunto.

Intanto, sul fronte israeliano, l’esercito fa sapere di avere attaccato i centri di comando della Forza Quds, una delle tre Forze armate dell’Iran, mentre il ministro della Difesa, Israel Katz dice: Teheran e il suo dittatore pagheranno il prezzo”. Il riferimento è rivolto alla Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, che secondo i media filo-occidentali sarebbe al sicuro, forse in un bunker.

Oltre al conflitto esistenziale, lo scontro in Medio Oriente è anche psicologico ed energetico. Da una parte, Tel Aviv prova a spostare il focus dalla Palestina all’Iran, tentando di colpire il vero nemico della regione. Dall’altra parte, gli attacchi iraniani stanno mettendo a nudo la vulnerabilità di Israele. Attacchi che non riguardano solo le infrastrutture nucleari ma anche quelle del petrolio e del gas e che potrebbero avere ripercussioni sui prezzi in tutto il mondo. Sullo sfondo, c’è anche il ruolo delle altre potenze (dagli Stati Uniti, alla Russia, fino alla Cina), che potrebbero essere coinvolti nello scenario mediorientale, che sta rubando la scena a quello ucraino.---

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