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domenica 1 giugno 2025

BYOBLU24 - 15ENNE IN OSPEDALE PER ASTINENZA DA SMARTPHONE

 

PS: Invece di sperperare migliardi di Euri per mandare armi  a Ucraina e Isdraele e fare un genocidio...questa è la guerra Italiana da vincere....tra giovani e Smartpone.

umberto marabese

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1 Giugno 2025 Arianna Graziato

Allontanato dal proprio cellulare, 15enne del torinese finisce in ospedale in crisi di astinenza.

Sudori freddi, tremori, stato di forte agitazione, elevati livelli di ansia e irritabilità.

“Quando è arrivato in pronto soccorso presentava esattamente gli stessi sintomi di una persona in crisi di astinenza da sostanze. Peccato che, a mancargli in modo psicotropo, fosse lo smartphone”, ha raccontato il professor Gianluca Rosso, medico chirurgo e psichiatra, di turno al momento del ricovero.

L’episodio è stato rievocato e reso pubblico in occasione di un incontro recente sul tema delle dipendenze digitali.

Il professor Rosso ha colto l’occasione per sottolineare il problema concreto della dipendenza da cellulare nei più giovani, una questione ancora sottovalutata, se non del tutto ignorata.

Lo stato di agitazione psicomotoria evidenziato nell’adolescente è stato causato dal ritiro improvviso del telefono deciso dai genitori.

Il 15enne era da ore e ore chiuso in camera a giocare con il proprio dispositivo, ma la totale proibizione dall’uso ha peggiorato la situazione.

“Un gesto che ha scatenato in lui una reazione, di fatto, omologa a quella di ogni tossicodipendente in carenza”, ha racconta Rosso.

Secondo il medico, “l’utilizzo dello smartphone crea un legame con l’oggetto molto simile a quello ottenuto da altre sostanze d’abuso come alcolsigarette e stupefacenti. Tutte portano a uno stimolo continuo del sistema dopaminergico, al quale il cervello si abitua e del quale poi sente la necessità“.

I medici sono stati costretti a somministrare al giovane forti dosi di ansiolitici, somministrati sia per via intramuscolare sia endovenosa.

Una volta calmato, il paziente è stato dimesso e si è suggerito ai genitori di impostare un percorso di cura al SerD, i Servizi pubblici per le dipendenze patologiche, che si occupano appunto di accompagnare le persone in percorsi di recupero.

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