
Non solo la difesa del piano di riarmo per l’Unione europea, ma anche le accuse a chi contesta l’investimento massiccio in difesa di “essere a favore di Putin”. La presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, intervenendo al Congresso del Ppe di Valencia dove è stato rieletto presidente Manfred Weber, ha rivendicato il suo intervento: “I cittadini dell’Unione sono in grandissima parte favorevoli” alla spinta per una difesa dell’Europa, ha sostenuto. “Ma l’estrema sinistra e l’estrema destra si sono sempre opposte a questa idea. E ora di nuovo, dalle frange, alcuni cercano di boicottare questo risveglio europeo. Dicono che la Russia non è una minaccia e che l’Europa non è la risposta. Voglio essere chiara. Solo una Ue forte può proteggere la pace nel nostro continente. L’estrema sinistra e l’estrema destra non sono a favore della pace. Sono solo a favore di Putin”..
Quindi ha attaccato il presidente russo: “Abbiamo visto tutti come Putin negozia. Solo due settimane fa, la Domenica delle Palme, Putin ha lanciato missili balistici su persone che andavano in chiesa. Ha dimostrato più volte che non ci si può fidare di lui e che lo si può solo scoraggiare. Per una pace giusta e duratura, dobbiamo continuare a stare dalla parte dell’Ucraina. Con una maggiore pressione sulla Russia. E sì, con un percorso chiaro per l’adesione dell’Ucraina alla nostra Unione. Il nostro messaggio all’Ucraina è chiaro. La vostra libertà è la nostra libertà. La vostra sicurezza è la nostra sicurezza. E il vostro futuro è nella nostra Unione”, ha conclude.Dalla pace in Ucraina, alla tensione con Trump sui dazi, dalla lotta contro l’immigrazione clandestina alla partita sulla crescita, il Ppe insiste sulla necessità di una responsabilità della leadership europea. L’Europa a guida popolare lancia poi un monito a Trump: “I mercati globali – ha ammonito Von der Leyen – sono scossi dall’imprevedibile politica tariffaria dell’amministrazione Usa. I loro dazi sul resto del mondo sono ai massimi da un secolo a questa parte. Le tariffe sono come le tasse. Fanno male sia ai consumatori che alle imprese. Non possiamo e non dobbiamo permettere che questo accada”.
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