Dopo la notizia dell'indagine a carico, i ministri Nordio e Piantedosi non riferiranno alle Camere sul rimpatrio del libico. Nuovo post sui social di Meloni: "Dritti per la nostra strada"....
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...Le opposizioni: “Il governo scappa”. Il segretario Anm: “Dal governo disinformazione”!
Il nuovo post di Meloni: “Dritti per la nostra strada” – Intanto, dopo il fuoco di fila aperto martedì sera – strategia decisa a tavolino a partire dall’annuncio social della presidente del Consiglio – Meloni è tornata a scrivere sui propri canali. “Il nostro impegno per difendere l’Italia proseguirà, come sempre, con determinazione e senza esitazioni. Quando sono in gioco la sicurezza della Nazione e l’interesse degli italiani, non esiste spazio per passi indietro. Dritti per la nostra strada”, sono state le parole della premier. Nonostante il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, non avesse scelta dopo l’esposto presentato dall’avvocato Luigi Li Gotti: doveva iscrivere i quattro per trasmettere tutto al Collegio dei reati ministeriali informando, come impone la legge, “immediatamente” gli indagati permettere loro di presentare memorie o farsi sentire.
La sorella della premier: “Alcuni vogliono perpetuare potere” – Alla “strategia del complotto”, mercoledì mattina, si è unita anche Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio e coordinatrice di Fratelli d’Italia: “Anni di vergogna, derisione rassegnazione. Poi l’Italia rialza improvvisamente la testa. Fiera, rispettata, ascoltata, guardata come un modello. Tante cose ancora da risolvere, certo, ma una speranza che improvvisamente divampa. Un orgoglio che torna, impetuoso, e tante, tante persone che si rimettono a remare, tutte nella stessa direzione. Si può fare! Si può ancora stupire e crescere! Si può tornare grandi! Solo che alcuni non lo possono accettare”, ha scritto su Instagram. Poi l’affondo, pesantissimo, contro la magistratura: “Perché in un’Italia così non c’è più spazio per la meschinità. E perché, per alcuni, dovessero anche rimanere solo macerie, l’importante è continuare a perpetuare la loro fetta di potere – continua il messaggio – Ma la storia è fatta di uomini e donne, di piccoli passi e scelte quotidiane. È tempo che le persone perbene di questa martoriata Nazione scelgano da che parte stare. Avanti sorella mia, sei il nostro orgoglio”.
Il segretario Anm: “Dal governo disinformazione” – Dall’Associazione nazionale magistrati, l’organismo di rappresentanza delle toghe, si respingono gli attacchi e in particolare il tentativo di descrivere l’indagine come una “vendetta” per la separazione delle carriere: “Mettere in relazione le critiche della magistratura associata alla riforma con quanto accaduto è semplicemente assurdo“, dice il segretario Salvatore Casciaro. “I magistrati fanno il loro dovere quotidianamente con rigore, professionalità e imparzialità. Il fatto che ci possa essere una valutazione critica sulle iniziative di riforma costituzionale non ha alcuna attinenza con altro. Mi sembra disinformazione anche solo adombrare simili scenari e mi rincresce che dichiarazioni di questo tipo, non improntate a rispetto fra istituzioni, provengano da chi ricopre cariche istituzionali”.----
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