PS: Una domanda:" Ma la Signora...non era condannata....e ora è a Capo della UE? Grazie
umberto marabese
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“C’è una cospirazione contro l’Ungheria“. Viktor Orban torna a puntare il dito contro i principali esponenti dell’Unione Europea. L’accusa del primo ministro è pesante: c’è un piano per rovesciare il suo governo. Orban fa nomi e cognomi: Ursula von der Leyen e Manfred Weber.
Secondo il capo dell’esecutivo ungherese, la presidente della Commissione Europea e il capogruppo del Partito Popolare stanno guidando un progetto che ha come obiettivo quello di instaurare un governo di signorsì, quindi più accondiscendente, a Budapest.
“Ci hanno detto chiaramente che il nostro governo deve andare via e che loro sostengono altri. I tedeschi Von der Leyen e Weber vogliono delle marionette. In sostanza: Bruxelles o Berlino alzano il telefono e la risposta alla chiamata deve essere: sissignore. Ma noi non permetteremo che ciò accada!”
Viktor Orban
Orban traccia il paragone con la Polonia, dove l’europeista Donald Tusk è diventato primo ministro nei mesi scorsi.
Per la verità, il cambio di governo a Varsavia era avvenuto a seguito di elezioni in cui però aveva ottenuto più voti il partito conservatore Diritto e Giustizia. Tusk, però, aveva ottenuto la maggioranza formando una coalizione.
A sostegno del parallelismo di Orban, si può comunque sostenere che l’attuale governo polacco è certamente più gradito a Bruxelles rispetto al precedente esecutivo conservatore, che era entrato nel mirino dell’UE per le stesse accuse rivolte al governo ungherese, cioè quelle legate a un presunto mancato rispetto dello Stato di diritto.
Il mancato gradimento si traduce in multe e procedure di infrazione da parte degli organi europei ma anche con minacce.
Come quelle contenute in un documento del Consiglio Europeo dello scorso gennaio, in cui veniva messo nero su bianco un congelamento dei finanziamenti per mettere in ginocchio l’economia dell’Ungheria: un’arma di ricatto per rispondere all’ostruzionismo di Orban nei confronti degli aiuti militari all’Ucraina.
Negli ultimi tempi, Orban risulta essere sempre più inviso a Bruxelles perché mostra troppa autonomia in veste di presidente del Consiglio dell’Unione Europea: un incarico che spetta a Budapest per sei mesi.
Il primo ministro è andato a Tbilisi a poche ore dalle elezioni in Georgia, sostenendo la vittoria alle urne dei filorussi. Orban si è quindi opposto alle dichiarazioni degli europeisti che sostengono l’irregolarità nel voto.
Appena tre settimane fa, l’ungherese si era scontrato con Ursula von der Leyen al Parlamento Europeo, in un duro faccia a faccia che aveva confermato le divergenze. Con i Popolari di Weber invece il conto è ancora aperto dopo l’espulsione dal gruppo del partito di Orban, Fidesz, che ora è approdato nel nuovo raggruppamento dei Patrioti.----
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