Leonardo Sinigaglia 17 Ottobre 2024 - 09:00
Il clima di mobilitazione generale a favore delle guerre che la NATO sta conducendo contro la Russia e, sostanzialmente, buona parte del resto del mondo ha visibilmente portato a un imbarbarimento sempre più marcato del dibattito pubblico e della condotta politica della classe dirigente e dei media italiani, ma negli ultimi giorni, grazie agli sforzi del Partito Democratico, si è toccata una nuova vetta di odio russofobico.
Nel piccolo comune siciliano di Sciacca (AG), su iniziativa di alcuni assessori, si sarebbe dovuto tenere un incontro pubblico sulle adozioni a distanza e la situazione dei bambini del Donbass. L’iniziativa aveva trovato il patrocinio dell’amministrazione comunale, e si sarebbe svolta proprio nella sala del consiglio comunale di Sciacca.
Al termine della stessa sarebbe stata fatta una donazione di 1500 euro finalizzata al sostegno di un orfanotrofio a Lugansk gestito dall’associazione “Aiutateci a salvare i bambini”, un’organizzazione di volontariato regolarmente registrata che opera dal 2004 in territorio russo. Questa fu, tra le altre cose, la prima associazione straniera a intervenire dopo la strage di Beslan, e dallo scoppio delle ostilità in Ucraina nel 2014 non ha mai mancato di portare il proprio contributo a favore di bambini orfani e malati, senza riguardi per la nazionalità.Non era in programma nessuna discussione sulla guerra, sulle sue cause e sulle ragioni delle varie parti, ma unicamente un dibattito aperto alla cittadinanza per sensibilizzare sulla situazione di quelle che, a prescindere dalla partigianeria, non possono che essere viste come vittime innocenti. L’iniziativa, dal titolo ‘Adozioni internazionali e nuovi orizzonti- la prospettiva di Lugansk nel contesto attuale”, avrebbe avuto un sapore esclusivamente umanitario, e proprio a questo fine avrebbe visto l’intervento, salutato con entusiasmo dal Comune, di Anna Soroka, commissario per i diritti umani della Repubblica Popolare di Lugansk.
Ma evidentemente l’idea che qualche bambino malato o rimasto orfano a causa delle bombe della NATO avrebbe potuto vedere la sua storia raccontata e, magari, ottenere un piccolo miglioramento della sua situazione proprio non è andata giù ai dirigenti del Partito Democratico. A intervenire poche ore dopo l’annuncio dell’evento è stata Pina Picierno, vice-presidente del Parlamento Europeo, che tramite il suo profilo X ha fatto sapere che si sarebbe mossa subito affinché l’evento venisse “immediatamente cancellato”.
E così è stato. Lo scorso lunedì mattina l’evento è stato annullato a causa di quelle che da parte di alcuni membri del consiglio comunale di Sciacca, come ci ha riferito il reporter Vincenzo Lorusso che li ha ascoltati telefonicamente, sono state definite “pressioni istituzionali” particolarmente intense.
Una vera e propria vergogna nazionale, l’ennesima umiliazione che il nostro paese ha dovuto subire agli occhi di tutto il mondo civilizzato, provocata dall’odio integralista dei collaborazionisti euro-atlantici che gestiscono l’Italia in nome di Washington e in particolare dalla loro frangia più integralista, quella rappresentata dal Partito Democratico.
In risposta a tutto ciò presto sarà avviata una campagna di sottoscrizioni per garantire comunque ai bambini orfani e malati di Lugansk un contributo economico dall’Italia.---
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