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mercoledì 7 agosto 2024

BYOBLU24 - NIGER ROMPE CON UCRAINA: “SOLIDARIETÀ AL MALI”.

 


7 Agosto 2024   -   Andrea Murgia

Dopo il Mali, anche il Niger taglia le relazioni diplomatiche con l’Ucraina. Il governo nigerino ha annunciato la sospensione dei rapporti con Kiev, esprimendo solidarietà proprio nei confronti del Mali.

Niger interrompe relazioni con Ucraina dopo il sostegno

 anti Mali.


La decisione è influenzata da quanto accaduto una settimana fa:  "ù

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MALI, ATTACCO AI RUSSI DI WAGNER: “DIETRO C’È L’UCRAINA”.

Un attacco mortale ai danni dei mercenari del gruppo Wagner e una forza separatista locale che, per esultare, espone la bandiera dell’Ucraina. Il conflitto tra Mosca e Kiev non è solo nelle aree contese al confine tra i due Paesi ma è anche in Africa.

Nel Mali da tempo guidato da un governo entrato nell’orbita russa, i ribelli tuareg (che si trovano nel nord del Paese) hanno dichiarato di avere ucciso decine di militari maliani.

La stessa sorte sarebbe toccata ai mercenari della compagnia militare privata russa che sostiene l’esercito, mentre altri sarebbero finiti ostaggio dei separatisti.

Attacco a Wagner in Mali: conferme da Ucraina e Russia

Dopo l’attacco, i ribelli islamisti tuareg (ritenuti vicini all’ISIS e agli occidentali) hanno esposto la bandiera dell’Ucraina e il servizio di intelligence militare di Kiev ha confermato di avere svolto un ruolo nell’operazione.

Il portavoce Andrij Yusov dichiara che “i ribelli hanno ricevuto le informazioni necessarie” che hanno consentito di colpire con successo quelli definiti come “criminali di guerra russi.

Il numero delle vittime sarebbe più basso secondo le forze armate del Mali. In ogni caso, anche da Mosca i canali vicini all’apparato militare dichiarano che l’Ucraina ha addestrato i separatisti tuareg, anche dalle stesse parti di Kiev, insegnando loro a usare i droni.

Wagner e il ruolo della Russia in Africa

Va ricordato che, dopo l’incidente occorso all’ex capo Yevgeny Prigozhin nel giugno 2023, il gruppo Wagner è stato riorganizzato in più reparti.

Secondo i media russi, l’attacco in Mali accelererà l’invio da parte del Cremlino di forze regolari in Africa, un continente dove peraltro la presenza di Mosca è in forte ascesa, mentre è in declino quella occidentale, Francia su tutti.

Non solo Mali: Ucraina in Africa

Non è la prima volta che emerge la presenza ucraina in Africa: nei mesi scorsi erano stati diffusi dai media alcuni video che ritraevano militari di Kiev in Sudan.

Elementi che evidenziano come il conflitto russo-ucraino, già influenzato da attori esterni, abbia avuto un’espansione in un altro continente, in attesa di un negoziato ormai non più sottaciuto nemmeno dalle parti di Kiev.

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 Il Niger accusa l’Ucraina di avere sostenuto l’attacco mortale scagliato dai separatisti locali in Mali, i tuareg, contro decine di soldati dell’esercito maliano e combattenti del gruppo russo Wagner.

Kiev aveva ammesso di avere avuto un ruolo nell’operazione, fornendo informazioni ai tuareg che avevano poi attaccato i militari maliani e i russi.

Non solo: a sostegno di ciò, i tuareg avevano anche diffuso una foto che ritraeva gli stessi separatisti locali, stanziati nel nord del Mali, che esibivano la bandiera ucraina.

Segno che il conflitto russo-ucraino si è spostato in modo indiretto anche in Africa. In Mali, peraltro, Kiev ha dichiarato di avere sostenuto una forza separatista, mentre dal 2014 il governo ucraino rivendica la propria integrità territoriale, condannando i separatisti russi nel Donbass.

Niger rompe dopo il Mali: altre nazioni africane contro Ucraina

Dopo l’operazione, il Mali aveva interrotto le relazioni con l’Ucraina e adesso il Niger ha fatto lo stesso, con il portavoce del governo Amadou Abdramane che ha detto di avere preso la decisione per esprimere solidarietà nei confronti del Mali, annunciando anche che il Niger si rivolgerà al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Tra gli altri Paesi africani, anche il Senegal e il Burkina Faso hanno criticato l’Ucraina per il sostegno ai separatisti in Mali. Va notato che, insieme al Niger, tutte queste nazioni hanno avuto negli ultimi anni dei cambiamenti al governo, allontanandosi dall’orbita di un Occidente sempre più in declino in Africa.


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