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venerdì 9 agosto 2024

BYOBLU24 - Attacco Ucraino sul suolo Russo. È LEGITTIMO? Rispondono il Generale Camporini e il Reporter Lucidi.

 

Sembra esserci una sterzata nel conflitto in Europa tra NATO e Russia.

Kiev infatti avanza sul suolo russo ampliando la sua offensiva che procede dal 6 agosto. Almeno nove persone sono rimaste ferite nella notte a causa di un “massiccio attacco con droni” nella regione russa di Lipetsk che ha “danneggiato un’infrastruttura energetica”.

Le autorità di Kiev hanno ordinato la mega evacuazione di 20 mila persone che vivono nelle aree limitrofe alla regione russa di Kursk. Un attacco russo a un supermercato nell’Ucraina orientale, ha ucciso 11 persone e ne ha ferite 35, secondo gli ultimi aggiornamenti del tardo pomeriggio.  

Stati Uniti e Unione Europea ritengono la riposta ucraina sul suolo russo pienamente legittima. È davvero così? Lo abbiamo chiesto a Vincenzo Camporini, generale dell’aeronautica militare ed esperto di aviazione a cui abbiamo aggiunto il commento del reporter Andrea Lucidi.

ATTACCO UCRAINO, L’INTERVISTA A VINCENZO CAMPORINI

Da quattro giorni Kiev sta portando avanti un’offensiva anche sul territorio russo nella regione di Kursk. Il ministro Crosetto ha detto che le nostre armi non possono essere usate a questo scopo. Vuole commentare queste dichiarazioni del ministro?

Sono dichiarazioni che rispondono a una logica di politica interna, ma purtroppo non rispondono a una logica più stringente dal punto di vista concettuale e militare. La convivenza pacifica si basa sul concetto di deterrenza che non si esaurisce con lo scoppio delle ostilità.

La deterrenza è quella strategia che obbliga una controparte a indebolire la possibilità di aggressioni verso una nazione. Cos’è tecnicamente la deterrenza, in campo del diritto militare?

Se io sono così forte che se tu mi attacchi io ti farò più male di quello che tu possa sopportare, sto usando la deterrenza. Ma nel momento in cui scoppiano le ostilità scatta un altro concetto che è quello della deterrenza dinamica. E se l’avversario continua io ti posso fare tanto male da costringerlo a smettere.

Quindi da questo punto di vista non c’è nessuna contraddizione logica in quello che sta accadendo adesso. È semplicemente un atto di deterrenza dinamica allo scopo di porre fine alle ostilità. Ma dal punto di vista concettuale le cose sono molto chiare. Se uno stato viene attaccato può difendersi in due modi.

Può alzare uno scudo oppure eliminare la sorgente del fuoco nemico. Anche questo è un atto di difesa, anche se si svolge e se i suoi effetti avvengono all’interno del territorio di chi mi ha attaccato. Se poi questo sarà efficace questo è un discorso completamente diverso. È chiaro che si debbano valutare le cose sul terreno.

L’Unione Europea e gli Stati Uniti supportano la reazione di Kiev e dicono che è legittimata ad attaccare. Noi vorremmo capire, anche per quanto riguarda il diritto internazionale, che vige anche in tempi di guerra, se Zelensky ha diritto ad attaccare e a rispondere sul territorio russo.

Certamente, non c’è il minimo dubbio. Zelensky è stato attaccato e può scegliere come rispondere a questa aggressione. Ora il fatto che la risposta si debba fermare al confine ucraino è assolutamente ridicolo.

IL REPORTER ANDREA LUCIDI: “ATTACCO DI KIEV HA FINALITÀ PROPAGANDISTICA”

Le forze ucraine continuano a controllare una fascia di territorio profonda alcune decine di chilometri, dai 10 ai 25 km, all’interno del territorio russo, ma le informazioni sono confuse perché i servizi segreti hanno condotto l’operazione nel massimo riserbo.

Ciò che più è più importante da notare è che al momento non si comprende quale può essere l’utilità effettiva e reale di questa manovra di Kiev sul campo di battaglia, per il momento la principale finalità che vediamo è quella propagandistica; evidentemente a Kiev serviva dimostrare che l’esercito ucraino è ancora in grado di effettuare questo tipo di operazioni. Quello che mi chiedo è a che prezzo questo è stato dimostrato.

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