Pagine

mercoledì 20 marzo 2024

Mario Adinolfi X Marco Tosatti - Putin è Hitler? Svegliatevi dal Delirio, Date Retta al Papa.


 19 Marzo 2024 Pubblicato da  


Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione queste riflessioni pubblicate da Mario Adinolfi, che ringraziamo di cuore, su Facebook. Buona lettura e condivisione.

PUTIN È HITLER?
di Mario Adinolfi

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione queste riflessioni pubblicate da Mario Adinolfi, che ringraziamo di cuore, su Facebook. Buona lettura e condivisione.

§§§

PUTIN È HITLER?
di Mario Adinolfi
Nel giorno in cui i russi eleggono per la quinta volta Vladimir Putin come loro presidente e in cui finalmente tutti i media occidentali ammettono che la sconfitta militare dell’Ucraina è prossima, si può forse riflettere sulle parole di due personalità importanti: il Papa e Macron. Il Papa ha evocato la bandiera bianca per convincere Zelensky (che l’ha presa malissimo) a mettersi al tavolo delle trattative per evitare ulteriori inutili sofferenze al suo popolo; Macron, al contrario, si è detto favorevole all’idea di schierare truppe francesi nel conflitto teorizzando dunque un coinvolgimento diretto di soldati Nato nella guerra alla Russia. I fanatici della dottrina Biden 2022 (“Putin is a killer, l’Ucraina lo batterà con le nostre armi”), oggi nel 2024 non sanno più che dire. E allora arriviamo alla domanda cruciale: Putin è Hitler?
La risposta è un sì o un no. Per due anni qui ho ripetuto che fare la guerra alla Russia era un errore strategico colossale, lo insegnano la storia e la cronaca. La cronaca dal 2014 ci raccontava della guerra russofoba di Kiev nel Donbass e delle strategie di progressivo allargamento della Nato, insomma di quell’abbaiare dei cani contro Mosca che il Papa ha indicato come causa del conflitto; la storia ci diceva poi che puoi avere pure il più invincibile esercito del mondo, tipo quello napoleonico o quello nazista, ma se prendi di punta la Russia quella te lo sgretolerà in una forma di rovinosa sconfitta che sarà l’inizio della fine. Davanti a lezioni chiarissime della storia e della cronaca veniva opposta un’accusa altrettanto chiara: “Voi siete come Chamberlain e gli occidentali alla conferenza di Monaco del 1938 quando Hitler invase i Sudeti e lo lasciarono fare, dopo i Sudeti toccò alla Polonia ed era troppo tardi per scongiurare la seconda guerra mondiale”. Traduzione sillogistica: Putin invade l’Ucraina come Hitler invase i Sudeti, Putin è Hitler, voi siete pavidi e pure un po’ stupidi come Chamberlain a Monaco. Nella traduzione un po’ più brutale da social quelli come me contrari alla guerra alla Russia venivano sbrigativamente definiti “putiniani” o “seguaci del patriarca Kirill”. Intendendo che anche davanti a Hitler ci saremmo calati le braghe.
Con la similitudine “Putin uguale Hitler” si è giustificata ogni follia: forniture militari multimiliardarie a Zelensky, rischio continuo di allargamento del conflitto, impennata del costo degli approvvigionamenti energetici, sanzioni economiche che hanno danneggiato più l’economia nostra che quella russa, inflazione alle stelle, costo del denaro che ha appesantito le rate di mutui e prestiti per famiglie e imprese. Pagando questi prezzi Putin è stato battuto? No. Putin oggi vince le elezioni e domani vince la guerra. Come mai?
Perché Putin non è Hitler. Putin è un autocrate russo certamente violento presso gli oppositori che però i russi vogliono a capo della loro nazione, territorialmente la più estesa della terra, con infinite risorse naturali, con propri radicati valori culturali oltre che religiosi, con una capacità di resistere all’ingerenza straniera consolidata da secoli. I russi non amano l’Occidente e la sua democrazia, intanto perché da Occidente sono sempre arrivate le guerre, poi perché la democrazia non l’hanno mai conosciuta se non nella stagione eltsiniana, che per i russi coincide con l’idea di confusione e estrema povertà da cui Putin li ha tirati fuori. Per questo da un quarto di secolo lo votano in elezioni che certo non sono libere elezioni all’occidentale, ma questo perché la stragrande maggioranza dei russi non si fida dei metodi occidentali.
No Putin non è Hitler e oggi ha ragione il Papa, non Macron. Ma, attenzione: chi insiste nel dire che Putin è Hitler ha come conseguenza ormai solo la proposta Macron, perché Putin sta vincendo la guerra. Se Putin è Hitler e noi siamo i Chamberlain fessi e un po’ stupidi, dovete essere Churchill e fargli la guerra, quella vera, con i nostri ragazzi schierati a morire per l’Ucraina e le nostre nazioni pronte a patire le sofferenze di una terza guerra mondiale. Noi siamo Chamberlain e voi Churchill? Allora abbiate il coraggio di promettere “lacrime e sangue”, a morire per Kiev come si morì per Danzica.
Forse è più probabile che vi svegliate dal vostro delirio, che ammettiate che avete giustificato anni di azioni ingiustificabili in nome di un assunto fallace, perché Putin non è Hitler e il Donbass non sono i Sudeti. Si tratta di una delle tante guerre regionali i cui confini di torto e ragione sono labili, in cui non dovevamo farci coinvolgere e rispetto alla quale dovevamo perseguire un solo obiettivo: far deporre le armi. Invece gliele abbiamo fornite, abbiamo alimentato la guerra, abbiamo impoverito il nostro popolo vendendo i nostri sacrifici come necessari ad evitare la terza guerra mondiale sconfiggendo subito il nuovo Hitler. L’unico Hitler della storia eletto per cinque volte dal proprio popolo.
Ora, date retta al Papa. Fate alzare la bandiera bianca e costruite la pace. A questo c’è una sola reale alternativa e sareste davvero stupidi a perseguirla.----


Nessun commento:

Posta un commento