Pagine

sabato 30 marzo 2024

BYOBLU 24 - 1) Meloni, la Mentitrice Maurizio Blondet 29 Marzo 2024 // 2) Rotschild non crede a Giorgia…!

 

1 - Meloni, la Mentitrice...

Spero che molte migliaia abbiano visto questo video 

magistrale di Mazzucco. A me era sfuggito e lo posto qui per il 

carattere satanico della colossale menzogna della Meloni.

L’accusa a Putin di fare la guerra per la volontà riconquistare i 

territori e le nazioni persi dall’impero russo, – dai Baltici alla 

Moldova alla Polonia (sic) è così spudorata, così 

assurdamente 

sesquipedale, e smentita, che nemmeno il Dipartimento di 

Stato, gli anglo, né Stoltenberg, che dico? Nemmeno la 

Nuland 

l’hanno mai enunciata. Detta da un capo di governo europeo, 

una menzogna così enorme è anche pericolosa per l’Italia; è 

una dichiarazione di odio totale per il governo russo, che la 

squalifica a qualunque iniziativa diplomatica, e non può che 

avere come conseguenza l’inimicizia totale e la guerra ad 

oltranza; detta ufficialmente e irresponsabilmente. Questo 

inqualificabile personaggio finirà male. Come merita: Ma 

trascina nella sua rovina l’Italia.

L’espansione della NATO è iniziata durante l’amministrazione 

Clinton ed è continuata sotto Bush, Obama, Trump e Biden. 

Invece di “stabilità e sicurezza”, NATO l’espansione nei confini 

russi ci ha portato sull’orlo di WWIII . Sarà un’estate 

pericolosa…!-------

===============================

2 - Rotschild non crede a Giorgia…

Secondo il quotidiano Libération , ex di sinistra, – che appartiene ai Rotschild – ed è diretto da israeliani, la Meloni recita la parte di iper atlantista e iper-UE solo per entrare nella stanza dei bottoni UE e distruggerla dall’interno. E portarla su posizioni di “estrema destra”. Ricordiamoci, dice, che viene dal paese di Macchiavelli…

Un attacco in piena regola, traboccante di odio, che dà un segnale d’allarme ai poteri fori: non fidatevi, non fidiamoci. Una chiave di interpretazione interessante. Anche il nostro giudizio su “Giorgia” e il suo eccesso di zelo cambierebbe.

Sommario del violentissimo articolo, firmato da DOV ALFON, israeliano (biografia più sotto):

“La capo del governo usa una duplicità vecchia come il mondo: rassicurare con la sua politica estera per meglio terrorizzare all’interno”

Articolo:

Coloro che sanno calcolare la profondità dell’abisso in cui precipiterebbe la Francia se l’estrema destra salisse al potere hanno diversi scenari possibili da elaborare, ma nessuno è più chiaro, minaccioso e immediato della svolta antidemocratica dell’Italia sotto Giorgia Meloni.

Primo capo di Stato di estrema destra nel Vecchio Continente dai tempi di Benito Mussolini, e prima donna a guidare l’Italia, Meloni è anche il leader più abile, calcolatore e spietato dell’Europa occidentale. Da quando è salita al potere, in meno di diciotto mesi è riuscita a imbavagliare i media del servizio pubblico, a ostacolare l’accesso all’aborto, a prosciugare le istituzioni culturali, a perseguitare le coppie LGBT+, a evirare i contropoteri, a perseguitare i richiedenti asilo e soprattutto a riscrivere la storia per oscurare meglio la situazione. futuro.

Tutto questo grazie ad una doppiezza politica vecchia come il tempo: rassicurare attraverso la politica estera per terrorizzare meglio in patria.

Allineata con sorrisi sulla posizione dell’Unione Europea su temi di cui si temeva la sua ascesa al potere – la guerra in Ucraina, i vaccini contro il Covid, la transizione ecologica, il conflitto israelo-palestinese, il riarmo della NATO o il deficit di bilancio – la Meloni ha affascinato leader che avrebbero potuto limitare le sue politiche autoritarie, tanto che il presidente degli Stati Uniti è arrivato al punto di baciarlo teneramente sulla testa durante la sua visita alla Casa Bianca.

Di una possibile Brexit italiana, anche i membri più inflessibili del suo partito, Fratelli d’Italia, non ne parlano quasi più. E per una buona ragione, per loro si tratta di restare nell’Unione Europea per meglio distruggerla dall’interno. La nostra indagine sulla tattica di Giorgia Meloni è edificante, da Roma a Bruxelles, ma i suoi risultati non sorprenderanno troppo i lettori di Machiavelli.

In un precedente articolo il giornale dei Rotschild aveva accusato:

Divieto dei rave party, criminalizzazione dei genitori, collocamento dei minori in cure preventive [per cambio di sesso], diatribe contro l’aborto, pressioni sulle persone LGBT+, contropoteri attaccati… L’estrema destra sta cambiando profondamente la società italiana.

Insomma: bisogna accettare il pacchetto completo, altrimenti resti fascista..

Rotschild azionista del quotidiano ex “di sinistra”

Figlio di Guy de Rothschild e Marie-Hélène van Zuylen van Nyevelt[1], appartiene al ramo francese della famiglia Rothschild. Dopo la laurea in legge all’Università Panthéon-Assas si trasferì negli Stati Uniti d’America dove studiò economia alla business school dell’Università di New York, conseguendo un MBA[2].

Banchiere di investimento a Londra e Parigi, nel 1987 fondò la Rothschild & Cie Banque insieme al fratellastro David ed al cugino Eric[3].

Nel 2004 si ritirò dalla gestione della banca, mantenendo la carica di presidente non esecutivo[4], poi nel 2005 divenne azionista di maggioranza del quotidiano francese Libération[5][6][7]. Nel corso degli anni ha ottenuto vari seggi in diversi consigli di amministrazione, tra i quali quello del vigneto di famiglia Chateau Lafitte[8], oltre alla gestione della scuderia di purosangue Haras de Meautry in Normandia[9]. Dal 2004 al 2011 è stato presidente di France Galop, la società che gestisce le corse dei cavalli in Francia[10].

Titolare di una fortuna superiore ai 300 milioni di euro[11], Rothschild vive in Israele[12] e ha quattro figli: David, Alienor, Ferdinand e Louis.

Dov Alfon (nato nel 1961) è un giornalista e scrittore israeliano residente in Francia. Il 16 settembre 2020, Dov Alfon è stato nominato caporedattore e responsabile della strategia editoriale del quotidiano francese Libération. Ex ufficiale dell’Unità 8200, sezione speciale dell’intelligence militare israeliana.----







Nessun commento:

Posta un commento