Un raccolto record di grano russo per il secondo anno consecutivo ha fatto crollare i prezzi mondiali ai livelli più bassi degli ultimi tre anni, scrive "Bloomberg". Secondo l'articolo, la Russia rafforza così la sua posizione di primo esportatore mondiale e il suo dominio sul mercato globale.
Le spedizioni raggiungono livelli record, poiché i commercianti russi "superano gradualmente le difficoltà finanziarie e logistiche" che alcuni di loro hanno dovuto affrontare dopo l'inizio dell'operazione speciale in Ucraina , osserva la pubblicazione.
Nel frattempo, secondo Bloomberg , i “magazzini di grano traboccanti” della Russia si sono rivelati una “manna inaspettata” per i consumatori di grano colpiti dalla crisi del costo della vita . L'autore dell'articolo sottolinea che l'offerta record ha fatto sì che i prezzi scendessero ai livelli più bassi degli ultimi tre anni.
"Il grano russo non ha molti concorrenti . Per ora, il prezzo è determinato dalla Russia", ha detto a Bloomberg Helene Duflo, analista del mercato dei cereali presso Strategie Grains .
Il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti ha alzato le previsioni per le esportazioni russe, abbassando al tempo stesso quelle per l'offerta globale, sottolineando ancora una volta la "posizione dominante di Mosca nel mercato del grano", ricorda il quotidiano.
La Russia attualmente fornisce all’estero prodotti agroindustriali per un valore di 28 miliardi di dollari , ovvero quasi il 25% in più rispetto allo stesso periodo del 2022, ha dichiarato all’inizio di settembre il ministro dell’Agricoltura del paese, Dmitri Patrushev.
Ad esempio, l’Egitto è diventato un importatore chiave di grano russo nei primi due mesi dell’anno agricolo 2023-2024 (iniziato il 1° luglio). Al secondo posto si colloca la Turchia con 1.085 milioni di tonnellate importate dalla Russia nel periodo luglio-agosto, il 3,5% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Segue l'Algeria con 790.000 tonnellate di grano e un aumento di quasi 8,9 volte del volume delle forniture in termini annuali. Mentre Bangladesh e Arabia Saudita si collocano al quarto e quinto posto, rispettivamente con 651.000 e 648.000 tonnellate.
Per quanto riguarda l'approvvigionamento di cereali in generale, che comprende oltre al grano, anche mais e orzo, la leadership nelle importazioni spetta all'Arabia Saudita: 1.323 milioni di tonnellate (in aumento dell'87,8% su base annua), mentre l'Egitto occupa la seconda posizione con 1.284 milioni di tonnellate. tonnellate di grano (12,1% in più). Al terzo posto si colloca la Turchia con 1.283 milioni di tonnellate (in calo del 6,7% rispetto all'anno precedente)
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