Pagine

domenica 3 settembre 2023

BYOBLU24 - SARMAT SCHIERATI IN RUSSIA. SI RITORNA ALLA GUERRA FREDDA?



SARMAT Rs-28: operativi. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti i temibili missili balistici, che nel gergo militare della NATO sono stati ribattezzati Satan 2, hanno raggiunto la posizione di combattimento. 

Il Cremlino cala l’asso: SARMAT 2

A rendere noto il livello di allerta predisposto per i vettori intercontinentali capaci di trasportare 10 o più testate nucleari, è Yury Borisov, direttore dell’agenzia spaziale russa Roscosmos.

Il vettore, il SARMAT RS-28, RS-28, era stato testato nell’aprile del 2022 in un evento seguito in diretta dal presidente Vladimir Putin. Nel febbraio scorso ne poi aveva annunciato l’imminente dispiegamento nei silos diffusi sul territorio della federazione.

Deterrenza 2.0: la Russia in posizione di vantaggio...

Il sistema sostituirà gli R-36M2 Voyevoda dispiegati dai tempi della guerra fredda. A detta dello stesso Putin “Può penetrare ogni sistema di difesa missilistica presente e futura e farà riflettere chi ci sta minacciando“. Missili da 35 metri e più di 200 tonnellate di peso con velocità di 20 volte quella del suono. Un raggio d’azione che raggiunge 18mila chilometri. Un potenziale di deterrenza accresciuto dalla capacità di passare inosservato ai sistemi di difesa missilistici occidentali.

Capace di colpire in pochi secondi le capitali occidentali con testate nucleari da 150 o 300 kilotoni. Per dare un’idea della capacità distruttiva, i Sarmat superano di oltre dieci volte la potenza delle bombe sganciate dagli Stati Uniti sul Giappone nel ’45.

Guerra fredda dicevamo, proprio questo è lo scenario che si prospetta. L’arma russa, se verrà mai usata, non colpirà l’Ucraina, ma l’Occidente, interlocutore principale nel conflitto in atto da un anno e mezzo.

Le contromosse della NATO

Il Pentagono aveva a suo tempo bollato le promesse di Putin come un’operazione di “routine” che non rappresentava una seria “minaccia”. Ora vediamo però la tipica risposta da guerra fredda che arriva dalla NATO: un’esercitazione navale nel Mar Baltico con oltre trenta unità navali e  tremila uomini. Operazioni che per la prima volta simuleranno la reazione ad un attacco russo nella regione, per inviare alla Russia, secondo le dichiarazioni NATO “un chiaro segnale di vigilanza”.

Vigilanza contro deterrenza, per rinverdire l’eterno braccio di ferro tra Mosca e Washington.  

Intanto l’amministrazione americana sta per inviare a Kiev munizioni perforanti contenenti uranio impoverito, mandate finora solo da Londra. I proiettili costituiscono un nuovo pacchetto di aiuti militari tra i 240 e i 375 milioni. Il Regno Unito aveva gia inviato munizioni all’uranio impoverito in Ucraina all’inizio di quest’anno, ma la decisione della casa Bianca costituisce un passo avanti verso un livello di conflitto che non tiene conto della pericolosità che questo tipo di armi comportano per i civili.

E per l’incoscienza non c’è nessuna deterrenza che sia efficace. 

Nessun commento:

Posta un commento