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venerdì 17 marzo 2023

Maurizio Blondet 17 Marzo 2023 - La popolazione si ribella ovunque, tranne che in Italia1 Olanda: l’establishment ecologista votato fuori....

 


Olanda: l’establishment ecologista votato fuori. La  popolazione si ribella ovunque, tranne che in Italia..

   


I Paesi Bassi erano ancora sbalorditi giovedì, il giorno dopo il maremoto elettorale di un partito che riunisce gli agricoltori, che mette a repentaglio le deliranti volontà  ecologiste  del governo. Il “Movimento Contadino-Cittadino” (BBB), nato nel 2019 dagli allevatori di cui è stata decretata l’eliminazione perché  le vacche inquinano, ha fatto un forte ingresso al Senato durante le elezioni provinciali: dovrebbe diventare il più grande partito della Camera alta con 16 o addirittura 17 seggi su 75.

 

Il partito è stato uno dei principali attori di un’ondata di proteste contro i piani della coalizione del primo ministro Mark Rutte per limitare le emissioni di azoto, inclusa la riduzione del bestiame .

“La gente ha fatto sentire la propria voce, e come!”, ha esclamato Caroline van der Plas, co-fondatrice del BBB e unica deputata del partito.

Le elezioni provinciali, utilizzate per nominare i senatori, hanno visto il BBB ottenere il maggior numero di voti nella maggioranza delle 12 province del Paese, secondo gli ultimi conteggi, una “vittoria mostruosa” agli occhi della stampa olandese.

 

Il BBB ha raccolto anche i voti degli elettori delusi dai cosiddetti partiti tradizionali e che hanno perso fiducia in Mark Rutte, in carica dal 2010 e primo ministro olandese con la maggiore longevità. “Il guadagno storico della BBB è il risultato di molti voti di protesta”, osserva Marleen de Rooy, giornalista politica per la televisione pubblica NOS.

 

Il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia di Rutte (VVD) si è dovuto accontentare di una stima di 10 seggi sui 75 al Senato. “Non è la vittoria che volevamo”, ha detto il signor Rutte mercoledì sera.  Queste manifestazioni hanno attirato l’attenzione di tutto il mondo e raccolto il sostegno in particolare dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e di diverse figure di estrema destra.

Già minoranza prima delle elezioni, il quadripartito si trova ancora più lontano da una maggioranza al Senato, divisa con il BBB da una parte e gli ecologisti (GroenLinks) e il Labour Party (PvdA) dall’altra, che dovrebbero ottenere insieme 15 posti.

Il compito si preannuncia complicato per trovare il supporto necessario ai folli  piani ambientali dell’esecutivo: la BBB potrebbe allearsi con partiti di destra anche loro  contrari, mentre GroenLinks e il Partito laburista ritengono che questi piani non siano abbastanza ambiziosi.

 

“Gli elettori hanno dato al governo un complesso puzzle politico” da risolvere, poiché BBB e blocco di sinistra chiederanno “concessioni sostanziali” per cooperare con l’esecutivo, riferisce il quotidiano De Volkskrant.

 

Il signor Rutte ha detto al NOS che avrebbe analizzato la situazione “con calma” e che la coalizione – maggioranza alla camera bassa – avrebbe poi cercato una maggioranza “per file” al Senato.

 

Caroline van der Plas, apparsa sbalordita dai risultati in diversi titoli di giovedì, ha immediatamente sottolineato il suo impegno a sfidare i piani del governo per l’ambiente.

 

L’esecutivo vuole ridurre del 50% entro il 2030 le emissioni di azoto, un gas serra emesso in particolare dai fertilizzanti e dagli effluenti del bestiame. Questa misura è necessaria, secondo lui, per risolvere la crisi degli alloggi. I grandi progetti di costruzione, che emettono anche azoto, sono stati sospesi dai tribunali per motivi ambientali. L’Aia vuole stanziare 25 miliardi di euro entro il 2035 per aiutare il settore agricolo a ridurre le proprie emissioni. Ma quest’ultimo afferma di essere ingiustamente preso di mira in relazione all’industria e ai trasporti.

La Francia si sveglia sotto assedio dopo che Macron ha approvato la riforma che alza l’età pensionabile, senza alcun passaggio parlamentare.
I francesi non ci stanno: barricate in fiamme per le strade di Parigi e non solo.

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E da noi?  L’inchiesta di Bergamo scopre altre verità:

In piena emergenza gli uomini del ministro si odiavano tra loro. Sileri veniva minacciato da Zaccardi ed era pure spiato: «Trovai un collaboratore che frugava nei miei cassetti». Escluso dalle riunioni, ammetteva: «Sono costretto a mentire ai giornalisti»

Goffredo Zaccardi, potentissimo capo di gabinetto di Speranza, con cui Sileri e il suo collaboratore, Francesco Friolo, ebbero notevoli tensioni, sfociate in uno scontro minacciò il sottosegretario: «Smettila di rompere le palle, stai buono o tiro fuori i dossier che ho nel cassetto».
Dopo i litigi e le minacce arrivò addirittura una causa (presso il Tribunale di Roma) di Sileri e Friolo contro Zaccardi, poi archiviata nella primavera del 2022 (anche perché, successivamente, le parti in causa tentarono di ricomporre la situazione).

E poi dicono che la mafia è in Sicilia…

Fonte La Verità

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