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domenica 1 gennaio 2023

Byoblu24 - ZELENSKY FIRMA DISEGNO DI LEGGE SUI MEDIA: SE NON ALLINEATI UN ENTE STATALE POTRÀ AMMONIRLI E CHIUDERL

ZELENSKY: "DIALOGO CON LA RUSSIA SOLO SE SI RITIRA DALL'UCRAINA"

Il 3 maggio si celebra la giornata mondiale della libertà di stampaun’opportunità per ricordare che non può esservi democrazia se la libertà di espressione e la libertà dei media sono soggette a restrizioni, si legge nei comunicati di presentazione. 

Con il termine democrazia si intende una forma di governo in cui il potere viene esercitato dal popolo, tramite rappresentanti liberamente eletti. Fra le altre cose, in uno Stato democratico vige la libertà di espressione ed il pluralismo dell’informazione.

Fatto questo doveroso ripasso, nell’ultimo anno, con il conflitto in corso abbiamo appreso dai media e dalle istituzioni che l’Ucraina è a tutti gli effetti una democrazia, una repubblica democratica semi-presidenziale; per questo deve essere difesa dalle altre democrazie europee contro il regime russo di Vladimir Putin.  

Eppure è notizia di pochi giorni fa che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato un disegno di legge che aumenta ed estende l’autorità di regolamentazione del governo sui mezzi di informazione. La nuova legge conferisce all’autorità di regolamentazione delle trasmissioni televisive ucraine nuovi poteri di controllo anche nei confronti di giornali o siti web che non si allineano alle narrazione del governo e alle sue veline

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Una legge che sferra un nuovo colpo alla libertà di stampa nel Paese. Non è la prima volta, infatti, che il governo tenta di introdurre una legislazione per controllare i media. Una legge simile è apparsa quasi tre anni fa, all’inizio del governo Zelensky.

Il nuovo disegno di legge  firmato da Zelensky subordina tutti i media ad un unico ente statale che ha il potere di ammonire, multare e chiudere un mezzo di informazione. L’ente potrà revocare le licenze senza un giusto processo e bloccare temporaneamente alcuni siti web senza passare attraverso i tribunali.

Non solo, l’autorità di regolamentazione lavorerà a stretto contatto con big tech ordinando a Google e altre piattaforme di social media di rimuovere i contenuti.

Quando questo disegno di legge è stato approvato dal Parlamento, i membri di organizzazioni internazionali come la Federazione europea dei giornalisti e il Comitato per la protezione dei giornalisti hanno espresso forti preoccupazioni.

“La regolazione coercitiva prevista dal disegno di legge in mano a un regolatore totalmente controllato dal governo è degna dei peggiori regimi autoritari. Deve essere ritirato. Uno Stato che applichi tali disposizioni semplicemente non ha posto nell’Unione europea”, ha affermato il segretario generale dell’EFJ, la federazione dei giornalisti europei, Ricardo Gutiérrez. 

“La regolamentazione dei media dovrebbe essere attuata da un organismo indipendente dal governo e il suo obiettivo dovrebbe essere l’indipendenza dei media, non il controllo dei media”, ha aggiunto Gutiérrez.

Probabilmente questa notizia non la sentirete passare sui telegiornali né la leggerete sulle pagine dei quotidiani. Il disegno di legge mette seriamente in pericolo la libertà di stampa nel Paese rafforzando il controllo del governo sulle informazioni.

La misura è stata approvata dal parlamento ucraino insieme ad una serie di altri progetti di legge che secondo i legislatori sono destinati ad aiutare il Paese a soddisfare le condizioni legislative dell’Unione europea per l’adesione. 

Ma i giornalisti e i gruppi internazionali per la libertà di stampa hanno sottolineato come tale disegno di legge vada ben oltre ciò che l’Unione europea richiede accusando il governo di utilizzare gli obblighi di adesione come pretesto per ottenere un maggiore controllo della stampa.

Anche i membri dell’Unione nazionale dei giornalisti ucraini si sono opposti. Ma la risposta di Yevheniia Kravchukvicepresidente della commissione per la politica dell’informazione del Parlamento, non ha tenuto conto della deriva liberticida del disegno di legge affermando semplicemente che la legislazione sui media necessitava di un aggiornamento che non avveniva da 16 anni. 

Questo nuovo disegno di legge più ampio è stato dunque necessario per la vicepresidente per aggiornare le leggi sui media e fornire un maggiore accesso a informazioni e tecnologie accurate. Nessun attacco per lei alla libertà di stampa…


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