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lunedì 17 ottobre 2022

Byoblu24 - NATO: “ABBIAMO UN PROGRAMMA DI RIARMO IN UCRAINA PER I PROSSIMI DIECI ANNI”.

NATO: "ABBIAMO UN PROGRAMMA DI RIARMO IN UCRAINA PER I PROSSIMI DIECI ANNI"

C’è una precisa linea rossa in Ucraina, che, se oltrepassata, può portare verso la terza guerra mondiale: si tratta dell’entrata di Kiev dentro la NATO.

Il nodo dell’entrata nella NATO di Kiev

L’allargamento dell’Alleanza atlantica verso est, fino a comprendere i confini russi, è stato il motivo principale per cui oggi si sta combattendo una guerra nelle regioni del Donbass. Mosca ha sempre chiesto garanzie rispetto alla neutralità dell’Ucraina, senza però essere mai accontentata. Anzi, nel corso del vertice NATO che si è svolto a Bruxelles nel giugno del 2021 era stata ribadita l’intenzione di intraprendere il processo di adesione dellUcraina. Non è un caso che qualche mese dopo sia iniziata quella che i russi chiamano “operazione speciale”.

Da allora la distanza tra la NATO e Kiev si è ridotta progressivamente e, seppure nessuno ne parli, l’ingresso nell’Alleanza Atlantica sembra ormai prossimo. Intanto alla fine del mese di settembre il Presidente Zelensky aveva presentato la richiesta formale per entrare nell’Alleanza Atlantica, aggiungendo che in questo modo: “l’Ucraina sta facendo un passo decisivo per la sicurezza delle nazioni libere”.

Una mossa che è stata immediatamente seguita dalla risposta russa. “L’ingresso dell’Ucraina nella Nato può portare alla Terza guerra mondiale”, aveva ribadito il vice segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Aleksandr Venediktov. Tuttavia a livello formale, la procedura di ammissione all’interno dell’Alleanza Atlantica richiede il consenso da parte di tutti i Paesi membri. In questo momento diversi Stati sono contrari rispetto a questa ipotesi, come l’Ungheria, la Turchia e in parte anche la Germania.

Il piano NATO per inglobare l’Ucraina

La NATO potrebbe però percorrere una via alternativa, ossia mettere gli Stati contrari di fronte al fatto praticamente compiuto. Secondo quanto riferito dal quotidiano Politico l’Alleanza Atlantica starebbe sviluppando un piano della durata di dieci anni per ricostruire l’industria della difesa ucraina.

“Esamineremo i requisiti di pianificazione della difesa per rendere l’Ucraina pienamente interoperabile con la NATO. Si tratta di passare dall’equipaggiamento sovietico all’equipaggiamento occidentale compatibile con la NATO”, ha riferito a Politico un alto ufficiale dell’Alleanza Atlantica, che è voluto restare anonimo.

Quindi anche nel caso in cui non si dovesse arrivare ad un’adesione formale di Kiev, entro dieci anni il sistema difensivo ucraino risulterà essere pienamente integrato con quello dei Paesi NATO.

Intanto arrivano nuove armi 

Intanto da diversi mesi è operativo l’Ukraine Defense Contact Group, riunione che raccoglie gli alti funzionari della NATO e il settore della difesa ucraino per il coordinamento dell’invio di tutti gli armamenti occidentali verso Kiev. Ormai non si parla più solo di armi leggere e carri armati: Kiev è tornata a chiedere missili a lungo raggio, caccia da combattimento e sistema di difesa antiaerea avanzati. In particolare gli ultimi missili richiesti, gli Atacms, consentono di colpire bersagli a 300 km.

Ancora una volta la NATO dimostra quindi di andare oltre il concetto di alleanza difensiva, come stabilito nel trattato costitutivo, diventando invece un’organizzazione che arma attivamente Paesi al di fuori del sua sfera d’influenza, favorendo le condizioni di un futuro conflitto.

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