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giovedì 8 settembre 2022

Byoblu24 - COMMISSIONE COVI: BIG PHARMA DETTA LEGGE IN SEDE EUROPEA


Si è recentemente svolta una sessione della commissione COVI, istituita dal Parlamento europeo per discutere sulla strategia adottata a livello comunitario contro il Covid. I rappresentanti del Parlamento hanno potuto così avere un momento di confronto con alcuni esponenti del mondo di Big Pharma.

Dalla Gilead a Moderna: Big Pharma in commissione

Tra questi Rudolf Ertl, della multinazionale GileadThomas Triomphe, per la SanofiIskra Reic di Astrazeneca e Stephane Bancel per Moderna. Vista dall’esterno la sessione sembra rendere piuttosto evidente lo squilibrio di potere che c’è tra i colossi del farmaco e gli eletti di Bruxelles.

I rappresentanti di Big Pharma si comportano infatti ormai come se fossero i padroni del vapore, arrivando ad esercitare effettive pressioni alle istituzioni europee, mentre d’altra parte svicolano le domande più scomode poste dai parlamentari. Un esempio? L’intervento del rappresentante della Sanofi che ha chiesto ripetutamente il mantenimento di procedure accelerate di approvazione dei farmaci, anche in tempi non di emergenza.

Un risultato a cui ambiscono le multinazionali del farmaco e che in parte è già stato ottenuto oltreoceano, dove la FDA ha approvato i nuovi vaccini, che erano stati testati solo sui topi. Non solo.

Immunizzazione a vita

Il rappresentante della Sanofi sembra voler imporre l’agenda della sua azienda a livello europeo, chiedendo investimenti pubblici adeguati per i nuovi farmaci, il rispetto della proprietà intellettuale dei brevetti e accordi preliminari sulle prossime gare d’appalto. In pratica quindi Big Pharma vuole continuare a scaricare il proprio rischio di impresa sulle tasche dei contribuenti europei.

E per chi avesse domande su quante dosi di richiamo verranno somministrate, ecco qual è la risposta della multinazionale francese: “Dovremmo realizzare una campagna di immunizzazione standard per tutto l’arco della vita”. Così il corpo dei cittadini europei può essere a disposizione delle case farmaceutiche fino alla morte.

Sorrisetti e risposte evasive

Non tutti i parlamentari europei sono rimasti a guardare questa forma di bullismo istituzionale. Per esempio Ivan Sincic, deputato del partito croato antisistema Zivi Zid, ha infatti messo sul piatto tutte le giravolte fatte dalle aziende del farmaco in merito all’efficacia dei vaccini anti Covid, chiedendone conto ai presenti. Risposte? Sorrisini accompagnati da tanta retorica e nessun dato concreto. 

Si è parlato poi del fantomatico farmaco Remdesivir, l’antivirale che era stato acquistato dall’Unione europea nell’autunno del 2020 per una cospicua cifra, per poi scoprire che non c’erano ancora dati sufficienti per il suo utilizzo.

Infine, ennesima giravolta, il farmaco può essere offerto solo in determinati casi e con percentuali di rischio in particolare per i pazienti cardiopatici, come ci aveva raccontato Maurizio Blondet nel corso di un’intervista. Procedure accelerate, soldi pubblici per le ricerche e vaccini per la vita: Big Pharma in Europa sembra aver trovato il proprio eldorado.

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