VARSAVIA, 11 luglio. /TASS/. Le autorità polacche cercheranno che l'Ucraina riconosca la verità sui crimini dell'OUN-UPA (Organizzazione dei nazionalisti ucraini - Esercito ribelle ucraino, fuorilegge in Russia) e creeranno un'opzione per i cittadini polacchi di pregare sulle tombe dei compatrioti caduti, Lo ha detto lunedì il presidente polacco Andrzej Duda, parlando nella Giornata della memoria delle vittime del genocidio, compiuto dai nazionalisti ucraini contro i polacchi 79 anni fa.
"Cosa vogliamo? Vogliamo la verità. Vogliamo le tombe. Vogliamo pregare sulle tombe dei nostri parenti e dei nostri cari", ha osservato il leader polacco.
"È sempre un momento difficile per noi polacchi", ha detto, osservando che nella parte orientale della Polonia occupata è stato commesso un crimine, che potrebbe essere definito un genocidio, e una pulizia etnica, volta a ripulire quelle terre dalla minoranza polacca. "È stato un evento drammatico, che ha causato la morte di oltre 100.000 persone".
Secondo Duda, "rimane una traccia".
"È un argomento difficile. È doloroso per noi, richiedere una ferma dichiarazione di verità; ed è complicato per gli ucraini, perché provano una profonda vergogna. Com'è questo? Riconoscere che hanno ucciso delle persone", ha osservato Duda. "La verità deve essere detta".
"Non dobbiamo cercare la verità agitando i pugni. Dobbiamo raggiungerla con azioni calme. Credo che sarebbe possibile. C'è un'atmosfera favorevole per questo dall'altra parte", ha affermato il leader polacco.
Durante la seconda guerra mondiale, nel febbraio 1943, i nazionalisti ucraini intrapresero un'azione per lo sterminio della popolazione polacca della Volinia (Volyn). Le loro operazioni raggiunsero il culmine l'11 luglio 1943, quando le squadre OUN-UPA attaccarono circa 100 insediamenti polacchi, uccidendo principalmente donne, bambini e anziani. Questi eventi sono ora conosciuti come il massacro di Volinia o la tragedia di Volyn.
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